Nell’emisfero settentrionale, alle medie ed alte latitudini, possono essere individuate durante la stagione invernale una considerevole mole di teleconnessioni (Hurrel,2002). Tra le più importanti è appunto la NorthAtlanticOscillatio(NAO), un’oscillazione meridionale di masse atmosferiche tra il centro di alta pressione subtropicale posto vicino alle Azzorre e quello di bassa pressione subpolare situato vicino all’Islanda(Walker, 1924; Walker e Bliss, 1932; van Loon e Rogers, 1984, Barnston e Livezey, 1987).

L’Oscillazione fu scoperta nel 1920 dal meteorologo inglese, Sir Gilbert Walker, durante le sue enciclopediche indagini a scala mondiale sul clima. L’interesse scientifico verso tale fenomeno è però cresciuto in tempi relativamente recenti, in particolare quando gli studi effettuati hanno evidenziato l’enorme estensione spaziale delle aree che ne risentono.

La NAO presenta una fase positiva ed una negativa , anche se spesso l’oscillazione assume caratteristiche che non sono specificatamente riconducibili ad una fase precisa. La fase positiva è caratterizzata da valori di pressione e geopotenziale al di sotto della media (anomalia negativa) nell’Atlantico settentrionale e da valori al di sopra delle medie (anomalie positive) nell’Atlantico centro-meridionale.La fase negativa dell’oscillazione è caratterizzata dalla situazione opposta,con anomalie positive nell’Atlantico settentrionale ed anomalie negative nell’Atlantico centro-meridionale (Wallace e Gutzler, 1981; Hurrel et al., 2003).

L’ampiezza dell’oscillazione nord atlantica si esprime quantitativamente tramiteun indice che, nella sua formulazione più generale, è la differenza standardizzata dell’anomalia di pressione al livello del mare tra due stazioni di riferimento scelte vicino al centro delle aree di bassa ed alta pressione descritte sopra (Rogers, 1984; Hurrel ,1995). La fase di NAO positivo corrisponde a valori alti della differenza, quella di NAO negativo a valori bassi della stessa. Questi sistemi di pressione determinano la posizione e l’ampiezza dei venti Occidentali che dominano i regimi climatici e sinottici alle medie latitudini dell’Atlantico. Il baricentro di tali venti a getto, responsabili dello scambio termico tra Nord America, Oceano Atlantico settentrionale ed Europa, si sposta a Nord o a Sud della sua latitudine climatologica che può essere posta tra 400 e 500N (Lamb e Peppler, 1987). Durante la fase positiva della NAO, poiché nell’emisfero nord l’aria ruota in senso antiorario intorno alle zone di alta pressione, il baricentro dei Venti Occidentali è posizionato a latitudini più alte investendo la Groenlandia e l’Artico canadese. Le temperature crescono sulle coste orientali degli Stati Uniti e sopra il nord Europa diminuendo invece sulla Groenlandia, l’Europa del sud ed il Medio Oriente. La piovosità aumenta sulle regioni settentrionali del continente europeo e diminuisce su quelle centrali e meridionali.
Situazioni opposte si riscontrano durante i periodi caratterizzati da una fase negativa: i venti occidentali provenienti dall’America si spingono a latitudini più basse, investono l’Europa meridionale portando aria umida sul Mediterraneo, mentre il Nord Europa e l’America orientale sono interessate da inverni freddi ed asciutti.
Tempi particolarmente prolungati, dominati dalla medesima fase della NAO, portano ad un’estensione spaziale degli effetti: le anomalie nelle variabili atmosferiche possono estendersi fino alla Russia ed alla Siberia centrosettentrionale.

Schema dei processi attivi durante la fase positiva (pannello superiore) e negativa
(pannello inferiore) della NAO (figura tratta dal sito 

https://www.cpc.ncep.noaa.gov/products/site_index.shtml

Condizioni di NAO positiva hanno prevalso nelle ultime settimane .Situazione ben visibile dalla carta che andrò a postare

Grafico reperibile al seguente link:

https://psl.noaa.gov/map/clim/glbcir.shtml

https://www.kylemacritchie.com/meteorology/nao.php

Per quanto riguarda le condizioni meteorologiche attese sulla groenlandia nei prossimi 3 giorni, non sono attesi accumuli precipitativi di rilievo in un contesto di temperature inferiori ai valori medi climatologici di riferimento.

https://climatereanalyzer.org/

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