Il National Snow and Ice Data Center (NSIDC) è un centro di ricerca e servizi informativi situato negli Stati Uniti, che si occupa della raccolta, analisi e distribuzione di dati e informazioni scientifiche riguardanti la neve, il ghiaccio, i ghiacciai e il clima congelato in tutto il mondo. Il suo scopo principale è sostenere la ricerca scientifica sui cambiamenti climatici, specialmente per quanto riguarda la criosfera, cioè quelle parti della superficie terrestre dove l’acqua si trova in forma solida, inclusi i ghiacci marini, le calotte glaciali, i ghiacciai, il permafrost e la neve.

Come parte della sua missione, il NSIDC fornisce dati satellitari e da altre fonti che sono essenziali per lo studio e il monitoraggio delle dinamiche del ghiaccio marino, il cambiamento delle calotte glaciali, e altri fenomeni correlati. Collabora strettamente con agenzie nazionali come la NASA e la National Science Foundation (NSF) degli Stati Uniti, e i suoi dati vengono utilizzati da ricercatori, politici, e educatori in tutto il mondo per comprendere meglio e rispondere alle sfide poste dal cambiamento climatico globale.

Con l’instaurarsi del lungo inverno artico, l’estensione del ghiaccio marino è aumentata a un ritmo superiore alla media. Alla fine di ottobre, la copertura di ghiaccio aveva raggiunto la costa siberiana, mentre acque libere persistevano lungo le coste dei mari di Beaufort e Chukchi. In Antartide, il calo primaverile dell’estensione è stato piuttosto lento, ma l’estensione alla fine di ottobre rimane ai livelli più bassi mai registrati per questo periodo dell’anno.

Panoramica delle condizioni

L’estensione media del ghiaccio marino artico per ottobre 2023 era di 6,37 milioni di chilometri quadrati (2,46 milioni di miglia quadrate), la settima più bassa nel record satellitare di 45 anni (Figura 1a). Nel complesso, durante ottobre l’estensione del ghiaccio marino è aumentata di 119.800 chilometri quadrati (46.300 miglia quadrate) al giorno, che è più rapido rispetto alla media del periodo 1981 al 2010 di 89.200 chilometri quadrati (34.400 miglia quadrate) al giorno (Figura 1b). Il congelamento è stato particolarmente rapido lungo i mari Siberiani dove la copertura di ghiaccio si è espansa fino alla costa entro la fine del mese. Acque libere sono rimaste nei mari di Beaufort e Chukchi alla fine di ottobre. La crescita del ghiaccio all’interno dei canali dell’Arcipelago Canadese ha chiuso il Passaggio a Nord-Ovest.

La Figura 1a mostra l’estensione del ghiaccio marino artico per il mese di ottobre 2023, che era di 6,37 milioni di chilometri quadrati (2,46 milioni di miglia quadrate). La linea magenta rappresenta la mediana dell’estensione del ghiaccio marino tra il 1981 e il 2010 per il mese di ottobre, fornendo un confronto storico con l’estensione attuale. Le aree in blu scuro rappresentano l’oceano, mentre le aree in grigio indicano i continenti. L’area bianca all’interno della linea magenta mostra l’effettiva estensione del ghiaccio marino per ottobre 2023.

Questa mappa è stata fornita dal National Snow and Ice Data Center (NSIDC) e si basa sui dati del Sea Ice Index.

la Figura 1b è un grafico che illustra l’estensione del ghiaccio marino artico fino al 1 novembre 2023, insieme ai dati dell’estensione del ghiaccio marino quotidiano di quattro anni precedenti e dell’anno con il valore minimo record.

Ecco una descrizione dettagliata dei vari elementi del grafico:

  • Linee colorate: Ogni linea colorata rappresenta l’estensione del ghiaccio marino per un anno specifico dal luglio fino all’inizio di novembre. L’anno 2023 è rappresentato dalla linea blu, il 2022 dalla linea verde, il 2021 dall’arancione, il 2020 dal marrone, il 2019 dal magenta e il 2012 dalla linea marrone tratteggiata.
  • Linea grigia scura: Questa linea mostra la mediana dell’estensione del ghiaccio marino dal 1981 al 2010. La mediana è il valore centrale dell’estensione del ghiaccio marino per ogni giorno in quel periodo di trent’anni, fornendo un riferimento per il confronto con gli anni specifici mostrati.
  • Aree grigie: Le aree grigie intorno alla linea mediana indicano la variazione o la dispersione dei dati attorno alla mediana. L’area più scura attorno alla mediana rappresenta l’intervallo interquartile, che include i valori entro il 25° e il 75° percentile dei dati, mostrando dove si è situato il 50% centrale dei dati. L’area grigia più chiara rappresenta l’intervallo interdecile, che include i valori tra il 10° e il 90° percentile, offrendo una visione più ampia della variabilità dei dati.
  • Andamento stagionale: Il grafico mostra un tipico andamento stagionale del ghiaccio marino, che in genere raggiunge la sua estensione massima verso la fine dell’inverno e la sua estensione minima verso la fine dell’estate.

In sintesi, il grafico offre un confronto tra l’estensione del ghiaccio marino dell’anno corrente e quella degli anni passati, così come il confronto con la mediana storica. I dati per il 2023 fino all’1 novembre mostrano che l’estensione del ghiaccio marino era al di sopra di quella del record minimo dell’anno 2012, ma segue un percorso simile a quello degli anni immediatamente precedenti.

Condizioni in contesto Le temperature dell’aria sopra l’Oceano Artico a livello di 925 mb (circa 760 metri sopra la superficie) sono state per lo più superiori alla media durante ottobre, in particolare in e attorno all’Arcipelago Canadese, che ha visto temperature di 4 a 5 gradi Celsius (7 a 9 gradi Fahrenheit) sopra la media (Figura 2a). Le temperature sono state moderatamente sopra la media attraverso il polo e sopra i mari di Laptev e Kara. I mari di Chukchi e della Siberia Orientale hanno sperimentato temperature vicine alla media, mentre le temperature erano sotto la media sopra lo Stretto di Bering e i mari di Barents e Norvegia.

La circolazione atmosferica ha mostrato una debole alta pressione a livello del mare centrata sul Polo Nord e una pressione bassa abbastanza forte centrata sul Mare di Norvegia e sulla Siberia centro-settentrionale (Figura 2b). Questo schema ha creato venti forti lungo la costa artica russa.

La Figura 2b rappresenta una mappa della pressione media a livello del mare (MSLP, Mean Sea Level Pressure) nell’Artico, espressa in millibar (mb), per il mese di ottobre 2023. La mappa è proiettata in una vista polare, focalizzandosi sull’Artico.

Le linee colorate che si vedono sono isobare, che connettono punti di uguale pressione atmosferica. La disposizione di queste linee dà un’idea della circolazione atmosferica generale e della posizione dei sistemi ad alta e bassa pressione.

I colori indicano differenti livelli di pressione atmosferica:

  • I gialli e i rossi indicano pressioni atmosferiche superiori alla media, che sono generalmente associate a condizioni atmosferiche più stabili e tempo più sereno.
  • I blu e i viola indicano pressioni atmosferiche inferiori alla media, che sono spesso correlate a condizioni di tempo instabile, come tempeste e sistemi frontali.

Dal grafico si può notare che esiste un’area di alta pressione (indicata dai colori che vanno dal giallo al rosso) centrata sul Polo Nord. Questo corrisponde a un anticiclone, che in genere porta a condizioni di cielo più sereno e precipitazioni ridotte.

Allo stesso tempo, un’area di bassa pressione (indicata dai colori che vanno dal blu al viola) è situata sul Mare di Norvegia e sulla Siberia centro-settentrionale, come indicato dal testo . Questa bassa pressione è indicativa di sistemi di bassa pressione, che possono portare nuvole e precipitazioni.

La configurazione della pressione suggerita dalla mappa avrebbe effetti sulla dinamica meteorologica dell’Artico, incluso il movimento dell’aria e il pattern delle temperature. Questo può avere implicazioni significative per il ghiaccio marino, le condizioni meteorologiche e i modelli climatici a lungo termine nella regione artica.

la Figura 2a è un’altra mappa di visualizzazione dei dati, che mostra la deviazione dalla temperatura media dell’aria nell’Artico al livello di pressione di 925 hPa (equivalente a circa 760 metri sopra il livello del mare) per il mese di ottobre 2023.

La scala dei colori sulla destra della mappa indica l’anomalia della temperatura, cioè la differenza rispetto alle medie climatiche per quel livello di pressione in ottobre. Ecco una spiegazione dettagliata dei colori:

  • I gialli e i rossi indicano temperature più elevate della media. I toni più scuri di rosso indicano le anomalie più significative, fino a +5 gradi Celsius.
  • I verdi indicano temperature leggermente superiori o vicine alla media.
  • I blu e i viola indicano temperature inferiori alla media. Anche in questo caso, i toni più scuri segnalano le anomalie più grandi, fino a -5 gradi Celsius.

Dalla mappa, si può vedere che ci sono diverse aree dell’Artico con temperature significativamente diverse dalla media. Ad esempio, le aree colorate di rosso e arancione attorno all’Arcipelago Canadese indicano temperature molto più elevate della media per il periodo. Questo è coerente con la descrizione fornita nel testo precedente, che citava un aumento delle temperature di 4 a 5 gradi Celsius al di sopra della media in quelle regioni.

In contrasto, le aree colorate in blu, come quelle sopra il Bering Strait e parti dei mari di Barents e Norvegia, indicano temperature più fredde della media.

Questa mappa è particolarmente utile per gli scienziati e meteorologi nel valutare le condizioni climatiche dell’Artico, poiché fornisce una visione immediata di come le temperature stanno deviando dalle medie storiche, un dato che può avere implicazioni significative per il clima locale, le condizioni del ghiaccio marino e la comprensione globale dei cambiamenti climatici.

“Ottobre 2023 confrontato con gli anni precedenti La tendenza lineare decrescente nell’estensione del ghiaccio marino artico per ottobre, nell’arco dei 45 anni di registrazioni satellitari, è di 79.300 chilometri quadrati (30.600 miglia quadrate) all’anno, o del 9,5 percento per decennio rispetto alla media del periodo 1981-2010 (Figura 3). Basandosi sulla tendenza lineare, da ottobre 1979 si è persa una superficie di ghiaccio di 3,49 milioni di chilometri quadrati (1,35 milioni di miglia quadrate). Questo è equivalente a due volte la grandezza dell’Alaska.”

La Figura 3 mostra un grafico che traccia l’estensione media mensile del ghiaccio marino artico per il mese di ottobre, dal 1979 al 2023. Il grafico utilizza una linea nera per indicare l’estensione effettiva del ghiaccio ogni anno, mentre una linea blu mostra la tendenza lineare decrescente nel tempo.

La linea nera fluttua da un anno all’altro, ma la tendenza generale, indicata dalla linea blu, mostra un chiaro declino nell’estensione del ghiaccio marino artico. Questo declino è quantificato come una perdita del 9,5 percento per decennio, evidenziando una riduzione progressiva dell’estensione del ghiaccio.

L’asse verticale (asse delle y) misura l’estensione del ghiaccio in milioni di chilometri quadrati, mentre l’asse orizzontale (asse delle x) rappresenta gli anni dal 1979 al 2023. Dal grafico si può vedere che l’estensione del ghiaccio marino artico è diminuita in modo sostanziale dall’inizio del periodo di osservazione.

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