Terminato il periodo  di ablazione che si verifica principalmente nei 3 mesi estivi di giugno, luglio e agosto, inizia il periodo di accumulo che copre un periodo di 9 mesi :1°settembre 2020-31 maggio 2021.
La calotta glaciale della Groenlandia tende ad evolvere nel corso dell’anno con il mutare delle condizioni meteorologiche  . Le precipitazioni  favoriscono un aumento di massa della calotta glaciale, mentre condizioni climatiche più calde favoriscono una maggiore fusione, con conseguente perdita di massa. Con il termine bilancio di massa superficiale si intende il guadagno e la perdita di massa superficiale  della calotta glaciale -ad eccezione della massa che si perde  attraverso il distacco di iceberg  che avviene dai ghiacciai di sbocco  i quali poi sciolgono quando vengono a contatto con l’acqua del mare più calda. I cerchi neri sulla mappa corrispondono alle stazioni meteorologiche PROMICE istituite per monitorare i processi di scioglimento. Da notare che i cerchi  presenti sulla mappa risultano leggermente spostati rispetto alla loro effettiva posizione per poter essere meglio distinguibili. Nella versione grande della mappa sono contrassegnati con piccoli punti che identificano  le loro posizioni reali. Cliccando sul cerchio di colore magenta, vengono mostrate le misure del deflusso che avviene dal fiume Watson che si trova vicino a Kangerlussuaq. Il fiume drena circa 12000 km2 di ghiaccio proveniente dall’entroterra.  Di seguito il grafico relativo al bilancio di massa riscontrato nel  giorno 31/12/2020 (in mm di acqua equivalente) rispetto alla media giornaliera del periodo 1981-2010.
 Il grafico sotto la mappa mostra il contributo totale giornaliero  derivante da tutte le stazioni meteorologiche   presenti sulla calotta glaciale.
Il bilancio di massa serve a misurare  le variazioni di massa della calotta glaciale sulla base della differenza tra la massa accumulata con le precipitazioni nevose invernali e primaverili e la massa persa per la fusione di neve e ghiaccio (ablazione) nella stagione estiva. La curva blu mostra il bilancio di massa superficiale della stagione in corso misurato in gigatonnellate ( Una gigatonnellata (Gt) equivale a un miliardo di tonnellate di acqua).La curva grigio scuro mostra il valore medio del periodo 1981-2010 mentre la banda grigio chiaro mostra la deviazione standard di 30 anni basata sulla media trentennale ( 1981-2010).

 

Il grafico che viene mostrato di seguito, illustra l’entità dei guadagni e delle perdite totali di massa della calotta glaciale avvenuti a  partire dal 1° settembre  rispetto al periodo climatologico 1981-2010 . Non è inclusa la massa che viene persa quando dai ghiacciai si staccano gli iceberg e si sciolgono quando entrano in contatto con l’acqua del mare più calda.
Il bilancio di massa serve a misurare  le variazioni di massa che avvengono sulla calotta glaciale sulla base della differenza tra la massa accumulata con le precipitazioni nevose invernali e primaverili e la massa persa per la fusione di neve e ghiaccio (ablazione) nella stagione estiva.
La curva blu mostra la stagione in corso, mentre la curva rossa mostra l’andamento della stagione 2011-12, quando il livello di fusione risultò estremamente elevato.

La linea grigio scuro mostra la media del periodo 1981-2010.

La fascia grigio chiaro mostra le variazioni che avvengono da un anno all’altro. Per ogni giorno  la fascia mostra la deviazione standard di 30 anni basata sulla media trentennale ( 1981-2010),  ma con i valori  giornalieri minimi e massimi  non riportati.
Le informazioni si basano in parte sulle osservazioni effettuate dalle stazioni meteorologiche presenti sulla calotta glaciale e in parte dalle informazioni provenienti dall  Istituto meteorologico danese ( DMI ; danese : Danmarks Meteorologiske Institut ) e dal 1° luglio 2017 dal modello meteorologico HARMONIE-AROME. Questi dati sono utilizzati per calcolare la quantità totale di ghiaccio e neve. Il modello meteorologico prende in considerazione alcune variabili tra cui : le precipitazioni nevose, lo scioglimento della neve e del ghiaccio nudo, il ricongelamento dell’acqua di fusione e  il passaggio diretto da ghiaccio a vapore acqueo  ( sublimazione)  .Nel 2014,Il modello è stato migliorato  per tener conto del fatto che parte dell’acqua di fusione si ricongela nella neve, e di nuovo nel 2015 per tener conto anche della bassa percentuale di riflettività  della luce solare sul ghiaccio nudo rispetto ad una superficie innevata.Infine, è stato nuovamente aggiornato nel 2017 con una rappresentazione più avanzata della permeabilità e del ricongelamento dell’acqua di fusione. Allo stesso tempo, il periodo di riferimento  preso in considerazione è quello del  1981-2010. Con il nuovo aggiornamento, le nuove mappe, le cifre e i grafici si discosteranno dai grafici precedenti presentati nei rapporti  relativi alle  precedenti stagioni . Tutto ciò che appare nella pagina del dmi, è calcolato utilizzando lo stesso modello, in modo che tutti i grafici e i valori siano direttamente comparabili.

 

Le condizioni della calotta glaciale e del ghiaccio marino nell’Artico sono influenzate dalle condizioni atmosferiche. Il vento è la principale forza  responsabile del movimento del ghiaccio. Il vento che soffia sulla superficie superiore del ghiaccio marino provoca una forza di trascinamento sulla superficie del ghiaccio e  ne provoca la deriva .L’entità della forza dipende dalla velocità del vento e dalle caratteristiche della superficie del ghiaccio marino.   Una superficie di ghiaccio ruvido è influenzata maggiormente dal vento rispetto ad una superficie liscia . La temperatura determina, tra l’altro, anche la quantità di ghiaccio che potrebbe sciogliersi. I processi che influenzano la crescita e lo scioglimento del ghiaccio marino sono chiamati termodinamici. Quando la temperatura dell’oceano raggiunge il punto di congelamento dell’acqua salata (-1,8 gradi Celsius), il ghiaccio comincia a crescere. Quando la temperatura sale sopra il punto di congelamento, il ghiaccio comincia a sciogliersi.
In realtà, però, la quantità e i tassi di crescita e di scioglimento dipendono dal modo in cui il calore viene scambiato all’interno del ghiaccio marino, così come tra la parte superiore e inferiore del ghiaccio. Di seguito il grafico relativo all anomalia delle temperature rispetto ai valori medi del periodo 2004-2013, oltre alle attuali condizioni del vento riscontrate nel periodo : 27 dicembre – 31 dicembre 2020

Le condizioni della calotta glaciale e del ghiaccio marino nell’Artico sono influenzate dalle condizioni atmosferiche. Il vento è la principale forza  responsabile del movimento del ghiaccio. Il vento che soffia sulla superficie superiore del ghiaccio marino provoca una forza di trascinamento sulla superficie del ghiaccio e ne provoca la deriva . L’entità della forza dipende dalla velocità del vento e dalle caratteristiche della superficie del ghiaccio marino.  Una superficie di ghiaccio ruvido è influenzata maggiormente dal vento rispetto ad una superficie liscia .La temperatura determina, tra l’altro, anche la quantità di ghiaccio che potrebbe sciogliersi. I processi che influenzano la crescita e lo scioglimento del ghiaccio marino sono chiamati termodinamici. Quando la temperatura dell’oceano raggiunge il punto di congelamento dell’acqua salata (-1,8 gradi Celsius), il ghiaccio comincia a crescere. Quando la temperatura sale sopra il punto di congelamento, il ghiaccio comincia a sciogliersi.
In realtà, però, la quantità e i tassi di crescita e di scioglimento dipendono dal modo in cui il calore viene scambiato all’interno del ghiaccio marino, così come tra la parte superiore e inferiore del ghiaccio. Di seguito il grafico che illustra le temperature (in C°) oltre che alle condizioni attuali del vento: 27 dicembre – 31 dicembre 2020

Anomalia delle precipitazioni – il grafico illustra di quanto le precipitazioni sono diminuite al giorno rispetto ai valori medi del periodo 2004-2013. Le precipitazioni portano ad un aumento della massa della calotta di ghiaccio. Le precipitazioni determinano un aumento della massa della calotta glaciale.   Periodo preso in esame: 27 dicembre – 31 dicembre 2020. In aggiunta, viene mostrato l’indice NAO. Si tratta di una misura della forza dei venti occidentali nell’Atlantico settentrionale. Quando l’indice è negativo, il flusso dei venti occidentali risulta   meno teso e più ondulato, aumentando le probabilità che il flusso d’aria più temperata  proveniente dalle medie e basse latitudini sia trasportato verso la Groenlandia meridionale.

 

I dati NAO giornalieri sono consultabili al seguente link: 

https://www.cpc.ncep.noaa.gov/products/precip/CWlink/pna/daily.index.ascii

Massa superficiale persa oppure guadagnata espressa in  gigatonnellate (1 Gt è 1 miliardo di tonnellate e corrisponde a 1 chilometro cubo di acqua).

31/12/2020  SMB(Gt/day)

Date      SMB(Gt/day)  SMBacc(Gt)
20200901      0.707         0.7
20200902      0.181         0.9
20200903     -0.263         0.6
20200904      1.664         2.3
20200905      2.206         4.5
20200906      2.825         7.3
20200907      1.017         8.3
20200908      0.898         9.2
20200909      2.586        11.8
20200910      0.779        12.6
20200911      0.586        13.2
20200912      0.208        13.4
20200913      0.149        13.5
20200914      0.381        13.9
20200915      4.428        18.4
20200916      5.132        23.5
20200917      1.900        25.4
20200918      4.147        29.5
20200919      3.349        32.9
20200920      1.225        34.1
20200921      0.999        35.1
20200922      0.565        35.7
20200923      0.146        35.8
20200924      0.494        36.3
20200925      3.357        39.7
20200926      2.451        42.1
20200927      1.454        43.6
20200928      0.356        43.9
20200929      0.638        44.6
20200930      1.413        46.0
20201001      3.074        49.1
20201002      3.943        53.0
20201003      1.685        54.7
20201004      4.241        58.9
20201005      2.790        61.7
20201006      3.122        64.8
20201007      2.961        67.8
20201008      0.401        68.2
20201009      1.038        69.2
20201010      4.777        74.0
20201011      5.135        79.1
20201012      6.149        85.3
20201013      7.135        92.4
20201014      2.421        94.9
20201015      0.692        95.5
20201016      1.517        97.1
20201017      7.582       104.6
20201018      3.080       107.7
20201019      3.605       111.3
20201020      3.120       114.4
20201021      2.720       117.2
20201022      2.386       119.6
20201023      1.571       121.1
20201024      0.315       121.4
20201025      1.506       122.9
20201026      2.861       125.8
20201027      1.245       127.1
20201028      0.832       127.9
20201029      0.627       128.5
20201030      1.515       130.0
20201031      1.556       131.6
20201101      1.303       132.9
20201102      1.954       134.8
20201103      6.254       141.1
20201104      5.142       146.2
20201105      1.859       148.1
20201106      1.512       149.6
20201107      1.892       151.5
20201108      3.854       155.4
20201109      9.947       165.3
20201110      5.864       171.2
20201111      2.208       173.4
20201112      1.081       174.5
20201113      1.287       175.7
20201114      0.779       176.5
20201115      1.685       178.2
20201116      1.140       179.3
20201117      1.102       180.4
20201118      1.791       182.2
20201119      2.799       185.0
20201120      0.829       185.9
20201121      0.875       186.7
20201122      0.569       187.3
20201123      1.055       188.4
20201124      1.471       189.8
20201125      7.002       196.8
20201126      4.801       201.6
20201127      1.824       203.5
20201128      1.198       204.7
20201129      1.138       205.8
20201130      2.183       208.0
20201201      2.228       210.2
20201202      0.912       211.1
20201203      1.517       212.6
20201204      4.227       216.9
20201205      3.744       220.6
20201206      1.386       222.0
20201207      1.342       223.3
20201208      0.951       224.3
20201209      0.867       225.2
20201210      0.736       225.9
20201211      0.696       226.6
20201212      2.099       228.7
20201213      3.211       231.9
20201214      2.225       234.1
20201215      0.930       235.1
20201216      0.562       235.6
20201217      0.538       236.2
20201218      0.291       236.4
20201219      0.488       236.9
20201220      0.289       237.2
20201221      0.885       238.1
20201222      1.853       240.0
20201223      4.197       244.2
20201224      6.382       250.5
20201225      2.538       253.1
20201226      4.389       257.5
20201227      1.403       258.9
20201228      3.496       262.4
20201229      1.985       264.3
20201230      0.869       265.2
20201231      5.970       271.2

http://ensemblesrt3.dmi.dk/data/prudence/temp/PLA/PP_GSMB/

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