Da gennaio a novembre 2023, la temperatura globale della superficie terrestre ha raggiunto un picco senza precedenti nell’arco di 174 anni, superando di 1,15°C (2,07°F) la media del ventesimo secolo, fissata a 14,0°C (57,2°F). Questo dato ha sorpassato il precedente record dello stesso periodo del 2016 di 0,11°C (0,20°F). Secondo le analisi statistiche dell’NCEI, basate sui dati raccolti fino a novembre, vi è una probabilità superiore al 99% che il 2023 si affermi come l’anno più caldo mai registrato.

Nell’emisfero settentrionale, il periodo gennaio-novembre si è rivelato il più caldo mai misurato, con una temperatura media di 1,50°C (2,70°F) al di sopra della norma. Sia le temperature marine che quelle terrestri hanno raggiunto i livelli più alti mai registrati per questo periodo nell’emisfero. Analogamente, nell’emisfero meridionale, il periodo gennaio-novembre ha stabilito un nuovo record, con temperature superiori di 0,81°C (1,46°F) rispetto alla media. Qui, la temperatura degli oceani ha toccato il massimo storico, mentre quella delle terre emerse si è posizionata al terzo posto tra le più elevate mai rilevate.

Nel dettaglio, il Sud America, l’Africa e l’Europa hanno vissuto i periodi più caldi mai registrati fino ad oggi, mentre per l’Asia e il Nord America si tratta del secondo periodo più caldo. Per l’Oceania, invece, gennaio-novembre 2023 si è classificato come l’undicesimo periodo più caldo della storia.

il grafico rappresenta una visualizzazione delle anomalie della temperatura globale, combinando i dati da superficie terrestre e oceani, per i mesi da gennaio a novembre di ciascun anno dal 1850 al 2023.

Ecco una spiegazione dettagliata dei vari elementi del grafico:

  • Asse Orizzontale (X): Mostra gli anni, da 1850 a 2023. Ogni punto sull’asse rappresenta un anno specifico.
  • Asse Verticale (Y): Indica l’anomalia della temperatura rispetto a una media di riferimento. Le anomalie sono misurate in gradi Celsius sul lato sinistro e in gradi Fahrenheit sul lato destro. Un’anomalia di temperatura è la differenza tra la temperatura osservata in un dato anno e la temperatura media di un periodo di base predefinito (in questo caso il periodo di base non è indicato ma spesso è una media trentennale).
  • Barre Verticali: Ogni barra rappresenta l’anomalia di temperatura per l’anno corrispondente.
    • Barre sotto lo Zero: Se la barra si estende sotto la linea dello zero, indica che la temperatura media di quell’anno è stata inferiore alla media di riferimento.
    • Barre sopra lo Zero: Se la barra si estende sopra la linea dello zero, significa che la temperatura media di quell’anno è stata superiore alla media di riferimento.

Il colore delle barre varia da blu a rosso, dove il blu rappresenta le temperature inferiori alla media e il rosso rappresenta le temperature superiori alla media. Nel grafico, le barre diventano progressivamente più rosse man mano che ci si sposta verso gli anni più recenti, segnalando un aumento delle anomalie positive, ovvero un riscaldamento.

La tendenza generale che possiamo osservare è che nel corso del tempo le barre diventano sempre più alte e più frequentemente rosse, indicando che le temperature medie globali sono in aumento, soprattutto negli ultimi decenni. In particolare, il picco più alto, evidenziato in rosso scuro sul lato destro, corrisponde al 2023, suggerendo che quest’anno ha registrato un’eccezionale anomalia positiva, ovvero temperature molto più elevate rispetto alla media di riferimento, facendolo diventare l’anno più caldo nell’arco temporale rappresentato.

la mappa rappresenta la variazione delle temperature superficiali di terra e mare rispetto alla media del periodo 1991-2020, e copre i mesi da gennaio a novembre 2023. Ecco una spiegazione dettagliata:

  • Colori: La mappa utilizza una gamma di colori dal blu al rosso per indicare la differenza dalle temperature medie. Il blu rappresenta temperature più fredde rispetto alla media, e il rosso indica temperature più calde.
  • Scala dei Colori: Sulla barra in basso, la scala mostra le anomalie di temperatura in gradi Celsius. Un valore di -1.0°C significa che la temperatura media in quell’area è stata 1 grado sotto la media del periodo di riferimento, mentre un valore di +1.0°C significa che è stata 1 grado sopra.
  • Anomalie Significative: Le aree con colori più intensi indicano anomalie maggiori. Ad esempio, le zone in rosso scuro suggeriscono temperature significativamente superiori alla media, che possono essere associate a ondate di calore o cambiamenti climatici a lungo termine.
  • Dati e Proiezione: La mappa è prodotta dal National Centers for Environmental Information (NCEI) e usa la proiezione di Robinson, che è utile per visualizzare dati globali poiché cerca di creare un equilibrio tra la fedeltà alla dimensione, forma, distanza e direzione delle masse terrestri.

Dalla mappa, si può vedere che ampie zone del pianeta, soprattutto nel Nord America, in parti dell’Europa, in Siberia e in alcune zone dell’Antartide, hanno sperimentato temperature molto al di sopra della media del periodo di riferimento. Questo è indicativo di un andamento di riscaldamento globale e può essere utilizzato per analizzare gli impatti del cambiamento climatico a livello regionale e globale.

La mappa rappresenta i percentili di temperatura della superficie terrestre e marina per il periodo di gennaio-novembre 2023, rispetto alla media storica del periodo di base 1991-2020. Ecco come interpretare la mappa:

  • Scala dei Colori: Le diverse tonalità di colore indicano come le temperature in ogni regione si confrontano con il record storico per quel particolare periodo dell’anno. Il blu indica temperature significativamente più fredde del normale, mentre il rosso indica temperature significativamente più calde del normale.
  • Percentili:
    • Record Coldest (Blu scuro): Queste aree hanno sperimentato le temperature più fredde mai registrate per il periodo.
    • Much Cooler than Average (Blu chiaro): Temperature notevolmente al di sotto della media storica.
    • Cooler than Average (Azzurro): Temperature leggermente al di sotto della media storica.
    • Near Average (Bianco): Temperature vicine alla media storica.
    • Warmer than Average (Rosa): Temperature leggermente al di sopra della media storica.
    • Much Warmer than Average (Rosso chiaro): Temperature notevolmente al di sopra della media storica.
    • Record Warmest (Rosso scuro): Queste aree hanno sperimentato le temperature più calde mai registrate per il periodo.
  • Distribuzione geografica: Guardando la mappa, possiamo identificare dove sul pianeta sono state registrate anomalie termiche. Ad esempio, ampie zone in Nord America, Europa e in parti dell’Asia mostrano tonalità di rosso, indicando temperature significativamente più alte rispetto alla media del periodo di base.
  • Rilevanza: Queste informazioni sono cruciali per comprendere gli impatti del cambiamento climatico. Regioni che mostrano un persistente riscaldamento (come evidenziato dal rosso scuro) possono affrontare sfide legate a siccità, incendi, e stress idrico, mentre aree con temperature insolitamente fredde (blu) possono sperimentare eventi climatici estremi atipici per la regione.
  • Proiezione di Robinson: Questa proiezione cartografica è usata per una rappresentazione visivamente piacevole del globo, minimizzando le distorsioni nelle aree estreme come i poli.

In sintesi, la mappa offre una panoramica visuale dell’anomalia delle temperature su scala globale, evidenziando le variazioni rispetto a ciò che è stato storicamente normale per il periodo in questione.

 smoothed map

la mappa è una rappresentazione visiva delle anomalie di temperatura, ovvero delle deviazioni dalla temperatura media di un periodo di riferimento, che in questo caso è il trentennio 1991-2020. Si tratta di una mappa lisciata, che significa che i dati sono stati trattati per ridurre il “rumore” statistico — le variazioni a breve termine — per mettere in risalto i pattern di lungo termine.

Ecco una spiegazione dettagliata di ciò che la mappa mostra:

  • Anomalie di Temperatura: Le zone in rosso mostrano dove la temperatura della superficie (terra e mare) è stata più alta rispetto alla media del periodo di riferimento, mentre le zone in blu mostrano dove è stata più bassa.
  • Gradiente di Colore: La scala di colore, che si estende dal blu per le anomalie negative (temperature più basse) al rosso per le anomalie positive (temperature più alte), serve a quantificare le anomalie. Per esempio, un’area colorata con un rosso intenso indica una temperatura molto più alta della media storica, mentre un’area colorata con un blu intenso indica una temperatura molto più bassa della media storica.
  • Legenda: La barra dei colori nella parte inferiore indica l’intervallo delle anomalie di temperatura in gradi Celsius. Questo ti permette di vedere rapidamente l’intensità dell’anomalia per una data regione.
  • Rilevanza: Questa mappa è un potente strumento per comprendere il cambiamento climatico. Ad esempio, se una regione mostra consistentemente colori rossi nel corso degli anni, questo potrebbe indicare un trend di riscaldamento che può avere implicazioni per gli ecosistemi, l’agricoltura, e la salute umana.
  • Proiezione di Robinson: Questa proiezione è scelta per la sua capacità di rappresentare in modo relativamente realistico le aree del globo. Minimizza la distorsione nelle regioni polari, che spesso sono sproporzionatamente grandi in altre proiezioni, come la proiezione di Mercatore.

In sintesi, la mappa lisciata aiuta a comprendere come le temperature in varie parti del mondo si allontanano dalla norma storica, mettendo in evidenza le tendenze regionali e globali nel clima che possono essere attribuite a variazioni naturali o a influenze antropogeniche come il cambiamento climatico.

Nel periodo compreso tra gennaio e novembre, un calore superiore alla media ha avvolto vasti settori del Nord America orientale, meridionale e settentrionale, estendendosi anche attraverso l’America del Sud, l’Europa, l’Africa, l’Artico, l’Oceania e l’Asia. Inoltre, le acque oceaniche hanno risentito di questa ondata di calore, con temperature della superficie marina che hanno superato i valori medi in quasi tutto il Pacifico settentrionale, occidentale e nelle zone subtropicali orientali, così come negli oceani Atlantico e Indiano.

Al contrario, alcune aree hanno registrato temperature più contenute, attorno o al di sotto delle medie stagionali. Questo è stato il caso di parti del Nord America occidentale, della Groenlandia, del cono sud dell’America del Sud e dell’Antartide. Analogamente, le temperature superficiali del mare sono risultate più fresche del solito in alcune parti del Pacifico sud-orientale.

January–November Ranks and Records

Dati Generali

  • Periodo di Riferimento: 174 anni.
  • Mesi Considerati: Gennaio a Novembre.
  • Anni: Confronti tra il 2023 e gli anni più freddi del passato.

Analisi Globale

  1. Terra:
    • 2023: Registra un’anomalia di +1.73°C rispetto alla media storica, il valore più alto in 174 anni. Indica che nel 2023, la temperatura media della terra è stata di 1.73°C superiore alla media di lungo periodo.
    • 1884: Anno con l’anomalia più bassa, -0.73°C rispetto alla media, segnalando un periodo significativamente più freddo.
  2. Oceano:
    • 2023: Anomalia di +0.89°C, la più alta in 174 anni. Suggerisce che le temperature superficiali degli oceani sono state in media 0.89°C più calde del normale.
    • 1904: Anomalia di -0.44°C, evidenziando un periodo di temperature oceaniche più basse.
  3. Terra e Oceano:
    • 2023: Anomalia combinata di +1.15°C, la più alta registrata, indicando un riscaldamento significativo sia sulla terra che negli oceani.
    • 1904, 1909, 1911: Anomalie più basse, -0.44°C, suggerendo condizioni globali più fredde in quegli anni.

Analisi dell’Emisfero Settentrionale

  1. Terra:
    • 2023: Anomalia di +2.03°C, la più alta, che indica un riscaldamento molto marcato nell’emisfero settentrionale.
    • 1884: Anomalia di -0.90°C, mostrando un periodo nettamente più freddo.
  2. Oceano:
    • 2023: Anomalia di +1.10°C, la più alta, suggerendo un aumento significativo delle temperature superficiali degli oceani nell’emisfero settentrionale.
    • 1904: Anomalia di -0.51°C, indicando condizioni più fredde.
  3. Terra e Oceano:
    • 2023: Anomalia di +1.50°C, la più alta, riflettendo un aumento generalizzato delle temperature sia sulla terra che nell’oceano nell’emisfero settentrionale.
    • 1917: Anomalia di -0.53°C, indicando un periodo più freddo.

Conclusione

Questi dati indicano un chiaro trend di riscaldamento sia a livello globale sia nell’emisfero settentrionale. Il 2023 si distingue come un anno di significativo riscaldamento rispetto alla media storica, stabilendo nuovi record di temperatura. Questo è indicativo del continuo trend di riscaldamento globale e pone in evidenza la necessità di affrontare i cambiamenti climatici.

Per ultimo I dati sulle anomalie di temperatura nell’emisfero meridionale, in Antartide e nell’Artico, comparando il 2023 e altri anni significativi. Ecco una spiegazione dettagliata:

Emisfero Meridionale (Gennaio-Novembre)

  1. Terra:
    • 2019: Terza anomalia più calda con +1.05°C (+1.89°F), indicando che nel 2019 la temperatura media sulla terra nell’emisfero meridionale era di 1.05°C superiore alla media storica.
    • 1917: Una delle anomalie più fredde (172° posto) con -0.66°C (-1.19°F).
  2. Oceano:
    • 2023: Anomalia più calda mai registrata con +0.75°C (+1.35°F), segnalando che nel 2023 le temperature superficiali degli oceani nell’emisfero meridionale erano in media 0.75°C più calde del normale.
    • 1911: Anomalia più fredda (174° posto) con -0.41°C (-0.74°F).
  3. Terra e Oceano:
    • 2023: Anomalia più calda mai registrata con +0.81°C (+1.46°F), indicando un incremento generale delle temperature sia sulla terra che negli oceani.
    • 1911: Anomalia più fredda (174° posto) con -0.40°C (-0.72°F).

Antartide (Terra e Oceano)

  • 2007: 42° posto tra le anomalie più calde con +0.13°C (+0.23°F), mostrando un aumento moderato della temperatura media in quell’anno.
  • 1962: Tra le anomalie più fredde (133° posto) con -0.56°C (-1.01°F), indicando un anno particolarmente freddo.

Artico (Terra e Oceano)

  • 2016: Quarta anomalia più calda registrata con +2.44°C (+4.39°F), segnando un aumento significativo delle temperature medie.
  • 1966: Tra le anomalie più fredde (171° posto) con -1.19°C (-2.14°F), riflettendo condizioni molto più fredde.

Interpretazione Complessiva

  • Emisfero Meridionale: I dati mostrano un evidente trend di riscaldamento, con il 2023 che stabilisce nuovi record sia per l’oceano che per la combinazione di terra e oceano.
  • Antartide: Le variazioni di temperatura sono meno estreme rispetto ad altre regioni, ma comunque significative per gli equilibri climatici locali.
  • Artico: Qui il riscaldamento è particolarmente pronunciato, con il 2016 tra gli anni più caldi, riflettendo un cambiamento climatico acuto e di grande impatto in questa regione.

Questi dati sottolineano il fenomeno del cambiamento climatico globale con impatti diversificati nelle varie regioni del mondo. Mentre l’emisfero meridionale e l’Antartide mostrano aumenti moderati delle temperature, l’Artico sta vivendo cambiamenti molto più drastici, che possono avere conseguenze a lungo termine sul clima globale e sugli ecosistemi.

https://www.ncei.noaa.gov/access/monitoring/monthly-report/global/202311

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