La temperatura superficiale globale da gennaio a settembre ha raggiunto il valore più alto registrato in 174 anni, con +1,10°C (+1,98°F) rispetto alla media del periodo 1901-2000 di 14,1°C (57,5°F). Questo ha superato il precedente record di gennaio-settembre 2016 di 0,03°C (0,05°F). Secondo l’analisi statistica del NCEI e i dati fino a settembre, c’è una probabilità superiore al 99% che il 2023 sarà classificato come l’anno più caldo mai registrato.

Spiegazione: Il testo riferisce che la temperatura superficiale media globale per i mesi da gennaio a settembre 2023 è stata la più alta mai registrata in un archivio che risale a 174 anni fa. La temperatura era superiore di 1,10°C rispetto alla media storica del ventesimo secolo (specificatamente dal 1901 al 2000). Questa temperatura ha superato il precedente record, che era stato stabilito nel 2016, di una piccola frazione (0,03°C).

Infine, il testo cita che, basandosi sull’analisi statistica del NCEI (National Centers for Environmental Information), esiste una probabilità molto alta (oltre il 99%) che, considerando l’intero anno, il 2023 diventi l’anno più caldo mai registrato nella storia.

L’immagine sopra presenta un grafico a barre che mostra le anomalie della temperatura (ovvero, le deviazioni dalla media) della superficie terrestre e oceanica a livello globale, per i mesi di gennaio-settembre di ciascun anno dal 1850 al 2023.

Ecco una spiegazione dettagliata del grafico:

  1. Asse verticale (Y): Questo asse rappresenta l’anomalia della temperatura, misurata sia in gradi Celsius (°C) che in gradi Fahrenheit (°F). Una barra positiva indica che la temperatura di quell’anno è stata superiore alla media, mentre una barra negativa indica che è stata inferiore alla media.
  2. Asse orizzontale (X): Questo asse rappresenta gli anni, dal 1850 al 2023.
  3. Barre del grafico: Ogni barra rappresenta l’anomalia della temperatura per un dato anno, rispetto alla media storica. Le barre che si estendono verso l’alto (in direzione positiva) mostrano anni in cui la temperatura era superiore alla media, mentre le barre che si estendono verso il basso (in direzione negativa) mostrano anni in cui era inferiore alla media.
  4. Tendenza: Si può chiaramente vedere una tendenza crescente, in particolare negli ultimi decenni, verso anomalie di temperatura sempre più elevate. Questo indica che la Terra si sta riscaldando. La barra corrispondente al 2023 è la più alta di tutte, indicando che è l’anno con l’anomalia di temperatura più elevata rispetto alla media storica.
  5. Logo NOAA: L’immagine ha il logo della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), che è l’ente statunitense responsabile della raccolta e dell’analisi di dati meteorologici e climatici.

In sintesi, il grafico illustra in modo evidente l’aumento delle temperature globali nel corso degli anni, con il 2023 che registra la maggiore deviazione positiva dalla media storica, come indicato anche nel testo precedente.

L’America del Sud e l’Europa hanno avuto i loro periodi da gennaio a oggi più caldi di sempre, mentre per l’Africa è stato il secondo periodo del genere più caldo mai registrato. L’Asia ha avuto il suo quarto periodo da gennaio a settembre più caldo, e il Nord America il suo quinto. Il periodo da gennaio a settembre 2023 si è classificato come il 12° più caldo mai registrato per l’Oceania.

Spiegazione: Il testo fornisce un’analisi delle temperature registrate nelle diverse regioni del mondo per i primi nove mesi (da gennaio a settembre) del 2023:

  1. America del Sud e Europa: Queste regioni hanno sperimentato i periodi più caldi da gennaio a settembre mai registrati nella storia.
  2. Africa: Anche se non ha raggiunto un record assoluto, l’Africa ha avuto il suo secondo periodo da gennaio a settembre più caldo di sempre.
  3. Asia: La regione asiatica ha avuto il suo quarto periodo più caldo per i mesi da gennaio a settembre.
  4. Nord America: Questa regione ha avuto il suo quinto periodo da gennaio a settembre più caldo di sempre.
  5. Oceania: Per quanto riguarda l’Oceania (che include Australia, Nuova Zelanda e molte isole del Pacifico), il periodo da gennaio a settembre 2023 si è classificato come il 12° più caldo nella storia delle registrazioni.

In sostanza, il testo evidenzia che molte regioni del mondo hanno sperimentato temperature estremamente elevate per i primi nove mesi del 2023, con alcune che hanno stabilito nuovi record.

L’immagine sopra mostra una mappa delle anomalie della temperatura della superficie terrestre e marina per il periodo da gennaio a settembre 2023. Le “anomalie” si riferiscono alle differenze delle temperature rispetto a un periodo di base, in questo caso il periodo 1991-2020.

Ecco una spiegazione dettagliata:

  1. Colorazione: La mappa utilizza una scala di colori che va dal blu al rosso. Le aree in blu indicano dove le temperature sono state inferiori alla media del periodo di base (1991-2020), mentre le aree in rosso indicano dove le temperature sono state superiori alla media.
  2. Scala delle anomalie: Sul fondo dell’immagine, c’è una scala che mostra il grado di anomalia in gradi Celsius. Ad esempio, un’area colorata in un rosso profondo indica un’Anomalia di +6.0°C, il che significa che la temperatura in quell’area è stata di 6°C superiore alla media del periodo 1991-2020.
  3. Osservazioni generali sulla mappa:
    • La maggior parte della mappa è colorata in tonalità di rosso, indicando che gran parte del mondo ha sperimentato temperature superiori alla media per il periodo da gennaio a settembre 2023.
    • Ci sono alcune aree in blu, in particolare nelle regioni polari e in alcune parti degli oceani, che indicano temperature inferiori alla media.
  4. Fonte dei dati e proiezione: La mappa utilizza dati forniti da NOAA GlobalTemp e utilizza una proiezione di Robinson, che è un tipo di proiezione mappa che mostra l’intero mondo in un’unica immagine ovale.

In sintesi, questa mappa visualizza come le temperature per i primi nove mesi del 2023 si confrontano con le medie storiche del periodo 1991-2020. Molte aree del mondo hanno sperimentato temperature significativamente più elevate rispetto a questa media, con alcune eccezioni nelle regioni polari e in alcune zone oceaniche.

La mappa mostra i percentili delle temperature della superficie terrestre e marina per il periodo da gennaio a settembre 2023. I colori rappresentano diverse categorie basate su come le temperature di quest’anno si confrontano con le temperature storiche dello stesso periodo negli anni precedenti:

  • Record Coldest: Queste aree hanno sperimentato le temperature più fredde mai registrate per questo periodo.
  • Much Cooler than Average: Temperature significativamente più fredde rispetto alla media storica.
  • Cooler than Average: Temperature leggermente al di sotto della media storica.
  • Near Average: Temperature vicine alla media storica.
  • Warmer than Average: Temperature leggermente al di sopra della media storica.
  • Much Warmer than Average: Temperature significativamente più calde rispetto alla media storica.
  • Record Warmest: Queste aree hanno sperimentato le temperature più calde mai registrate per questo periodo.

Ogni regione colorata sulla mappa indica come la temperatura di quella specifica regione si confronta con le temperature passate per lo stesso periodo. Ad esempio, le aree etichettate come “Record Warmest” indicano che le temperature di quest’anno sono tra le più alte mai registrate per il periodo da gennaio a settembre.

Nel documento NOAA è presente anche una “smoothed map”. Una mappa “smoothed” o levigata, in genere, utilizza tecniche matematiche per “lisciare” o “ammorbidire” le variazioni di dati per eliminare picchi o variazioni minori e mostrare tendenze più generali o ampie. Questo può rendere più facile vedere le tendenze globali senza essere distratti dalle variazioni a breve termine o localizzate.

Vediamo di spiegare la mappa:

  • Le aree colorate in rosa e rosso indicano dove le temperature sono state superiori alla media del periodo base (1991-2020). Più scuro è il colore, maggiore è stata la deviazione dalla media. Questo significa che in quelle aree la temperatura è stata più calda rispetto alla media storica.
  • Le aree colorate in blu indicano dove le temperature sono state inferiori alla media del periodo base. Ancora una volta, più scuro è il colore, maggiore è stata la deviazione dalla media. Questo significa che in quelle aree la temperatura è stata più fredda rispetto alla media storica.
  • La scala cromatica in basso indica l’entità della deviazione dalla media: i valori negativi (blu) indicano temperature al di sotto della media e i valori positivi (rosa e rosso) indicano temperature al di sopra della media.
  • L’immagine utilizza una proiezione cartografica Robinson, che è una proiezione che cerca di rappresentare il mondo in modo che le aree geografiche mantengano proporzioni corrette l’una rispetto all’altra.

Da gennaio a settembre si sono registrate condizioni più calde della media in gran parte dell’America del Nord orientale, meridionale e settentrionale, dell’America del Sud, dell’Europa, dell’Africa, dell’Artico, dell’Oceania e dell’Asia. Le temperature superficiali del mare erano sopra la media in gran parte del Pacifico settentrionale, occidentale e subtropicale orientale, dell’Atlantico e dell’Oceano Indiano. L’emisfero meridionale ha registrato il periodo da gennaio a settembre più caldo di sempre, mentre l’emisfero settentrionale ha registrato il secondo periodo da gennaio a settembre più caldo. L’Artico ha avuto il sesto periodo da gennaio a settembre più caldo mai registrato.

Le temperature erano vicine o al di sotto della media in parti dell’America del Nord occidentale e dell’Alaska occidentale, della Groenlandia e dell’Antartide. Le temperature superficiali del mare erano vicine o al di sotto della media in parti del Pacifico sudorientale e centrale-orientale e dell’Oceano Atlantico settentrionale.

Spiegazione:

Il testo fornisce una panoramica delle condizioni climatiche osservate da gennaio a settembre. Esso evidenzia:

  1. Zone con temperature superiori alla media: Gran parte dell’America del Nord, del Sud, dell’Europa, dell’Africa, dell’Artico, dell’Oceania e dell’Asia hanno sperimentato temperature più elevate rispetto alla norma. Anche le temperature superficiali del mare erano più alte in molte regioni oceaniche.
  2. Record di temperatura: L’emisfero meridionale ha avuto il suo periodo più caldo registrato da gennaio a settembre, mentre l’emisfero settentrionale ha avuto il secondo periodo più caldo. L’Art

ico, in particolare, ha avuto il suo sesto periodo da gennaio a settembre più caldo nella storia registrata.

  1. Zone con temperature vicine o inferiori alla media: Alcune zone dell’America del Nord occidentale, dell’Alaska occidentale, della Groenlandia e dell’Antartide hanno avuto temperature che si avvicinavano o erano inferiori alla media tipica. Analogamente, alcune parti degli oceani Pacifico e Atlantico hanno registrato temperature superficiali del mare vicine o inferiori alla media.

In sintesi, il periodo da gennaio a settembre ha visto condizioni più calde del normale in molte parti del mondo, ma ci sono state anche regioni con temperature vicine o al di sotto della media. Questi dati riflettono le tendenze e le variazioni climatiche in corso a livello globale.

Di seguito i dati riguardanti le classifiche e i record delle temperature medie globali, dell’emisfero settentrionale e dell’emisfero meridionale per il periodo gennaio-settembre, suddivise tra terre emerse, oceani e la combinazione di entrambi. Ecco una spiegazione dettagliata:

Globali (Mondo)

  • Terra: La deviazione dalla media delle temperature per il 2023 è stata di +1,61°C. Questo rende il 2023 il terzo anno più caldo registrato, con il 2016 che detiene il record con +1,70°C. Il 1885 è stato l’anno più freddo con una deviazione di -0,75°C.
  • Oceano: Nel 2023, l’anomalia delle temperature oceaniche è stata di +0,87°C, rendendolo l’anno più caldo registrato. L’anno 1904 è stato il più freddo con una deviazione di -0,47°C.
  • Terra e Oceano combinati: Per il 2023, l’anomalia complessiva è stata di +1,10°C, rendendolo l’anno più caldo registrato. Il 1911 è stato il più freddo con -0,48°C.

Emisfero Settentrionale

  • Terra: La deviazione dalla media nel 2023 è stata di +1,85°C, posizionandosi come il terzo anno più caldo. Il 2016 detiene il record con +2,06°C. Il 1885 è stato l’anno più freddo con -0,86°C.
  • Oceano: L’anomalia delle temperature oceaniche per il 2023 è stata di +1,04°C, rendendolo l’anno più caldo registrato. L’anno 1904 è stato il più freddo con -0,52°C.
  • Terra e Oceano combinati: Nel 2023, la deviazione complessiva è stata di +1,39°C, rendendolo il secondo anno più caldo dopo il 2016 che aveva una deviazione di +1,40°C. Il 1917 è stato l’anno più freddo con -0,55°C.

Emisfero Meridionale

  • Terra: La deviazione dalla media nel 2023 è stata di +1,05°C, rendendolo il terzo anno più caldo dopo il 2020 che aveva +1,10°C. Il 1917 è stato l’anno più freddo con -0,67°C.
  • Oceano: L’anomalia delle temperature oceaniche nel 2023 è stata di +0,75°C, rendendolo l’anno più caldo registrato. L’anno 1911 è stato il più freddo con -0,45°C.
  • Terra e Oceano combinati: Nel 2023, l’anomalia complessiva è stata di +0,81°C, rendendolo l’anno più caldo registrato. Il 1911 è stato il più freddo con -0,44°C.

In sintesi: La tabella mostra le deviazioni delle temperature medie rispetto ai valori di riferimento per diverse regioni del mondo. Il 2023 si è rivelato essere uno degli anni più caldi registrati in molti aspetti, in particolare per le temperature oceaniche.

Per ultimo i dati relativi all’Antartico e all’Artico:

Antartico

  • Terra e Oceano combinati: La deviazione dalla media per il 2023 in Antartico è stata di +0,23°C. Questo rende il 2023 il 30° anno più caldo registrato per l’Antartico. L’anno più caldo registrato in precedenza è stato il 2007 con una deviazione di +0,78°C, mentre il 1962 è stato il più freddo con una deviazione di -0,60°C. È interessante notare che l’anno 1978 ha avuto una deviazione simile al 2023, quindi “pareggia” con esso in termini di deviazione dalla media.

Artico

  • Terra e Oceano combinati: La deviazione dalla media per il 2023 nell’Artico è stata di +2,08°C, rendendo l’Artico molto più caldo rispetto all’Antartico. Questo rende il 2023 il 6° anno più caldo registrato per l’Artico. L’anno 2016 detiene il record per l’Artico con una deviazione di +2,88°C, mentre il 1966 è stato il più freddo con una deviazione di -1,18°C.

In sintesi: L’Artico nel 2023 ha mostrato una maggiore deviazione dalla media rispetto all’Antartico, suggerendo condizioni più calde nell’Artico. Mentre l’Artico ha mostrato temperature significativamente sopra la media, l’Antartico ha avuto un incremento più moderato rispetto alla media storica. La differenza di deviazioni tra i due potrebbe riflettere vari fattori, tra cui i cambiamenti nella copertura di ghiaccio, i pattern oceanici e atmosferici e altri fenomeni climatici.

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