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Come sappiamo, l enso è una teleconnessione atmosferica accoppiata tra atmosfera e oceano che presenta appunto una componente oceanica, chiamata El Niño o La Niña, caratterizzati il primo da un riscaldamento e la seconda da un raffreddamento della temperatura delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico centro-orientale in zona tropicale (intorno al tropico del Capricorno), e una componente atmosferica, chiamata Oscillazione Meridionale, caratterizzata da variazioni dei livelli di pressione nell’area del Pacifico centro-occidentale.

In base agli indicatori atmosferici e oceanici, nel Pacifico equatoriale sono in corso condizioni di La Niña. È probabile che tali condizioni si protraggano (80%) fino alla metà dell’inverno boreale, per poi passare a condizioni di ENSO neutrale entro la primavera boreale (70%).

Nel mese di ottobre 2022, la temperatura della superficie del mare (SST) per la regione NINO.3 è stata inferiore alla norma con uno scostamento rispetto alla media di -0,9°C.

SST è la media mensile dei valori SST rilevata nella zona NINO.3 (5°N-5°S, 150°W-90°W).Le anomalie SST rilevate nella zona NINO.3 sono definite come la differenza tra il valore medio mensile della SST e la media climatica degli ultimi 30 anni.Il JMA definisce un El Niño (La Niña) quando l’anomalia media di cinque mesi della SST nella zona NINO.3 è di +0,5°C (-0,5°C) o più (o meno) per sei o più mesi consecutivi.I valori medi di cinque mesi, sottolineati, indicano valori superiori a +0,5°C e quelli in corsivo inferiori a -0,5°C.

Figura 3 Serie temporale delle anomalie SST per NINO.3 (secondo pannello), del Southern Oscillation Index (terzo pannello), delle anomalie SST per NINO.WEST (quarto pannello) e dell’IOBW (pannello inferiore) . (Le rispettive regioni sono indicate nel pannello superiore).Le linee sottili indicano le medie mensili, le curve spesse smussate indicano le medie di cinque mesi. L’ombreggiatura rossa indica i periodi di El Niño, quella blu i periodi di La Niña.

La media mobile di cinque mesi relativa alla deviazione della temperatura superficiale SST della zona NINO.3 (indice NINO.3) è stata di -0,7°C nell’agosto 2022 ed è stata di -0,5°C o inferiore per 12 mesi consecutivi fino ad agosto. Le SST del Pacifico equatoriale sono state superiori alla norma nella parte occidentale e inferiori alla norma nella parte centrale e orientale.

Fig.4 Di seguito vengono mostrate 2 figure in cui vengono riportate le SST medie mensili e le anomalie nell’Oceano Pacifico e Indiano. Il periodo base per la normalità è 1991-2020.

Fig. 6 La figura mostra una sezione trasversale delle anomalie della temperatura superficiale del mare (SST) lungo l’equatore nell’Oceano Indiano e nell’Oceano Pacifico. Il periodo base per la normalità è 1991-2020.

Le temperature al di sotto della superficie sono state superiori alla norma nella parte occidentale e inferiori alla norma nella parte centrale e orientale.

Fig. 5 Le figure mostrano delle sezioni trasversali in termini di profondità-longitudine della temperatura e delle anomalie lungo l’equatore negli oceani Indiano e Pacifico, realizzate dal sistema di assimilazione dei dati oceanici. Il periodo base per la normalità è 1991-2020.

Fig. 7 La figura mostra una sezione trasversale sia in termini di tempo che di longitudine delle anomalie del contenuto di calore dell’oceano (OHC; temperatura mediata verticalmente nei 300 m superiori) lungo l’equatore negli oceani Indiano e Pacifico, grazie al sistema di assimilazione dei dati oceanici. Il periodo di base per la normalità è 1991-2020.

Nell’atmosfera, l’attività convettiva vicino alla data line sul Pacifico equatoriale è stata inferiore alla norma e i venti orientali nella bassa troposfera (cioè gli alisei) sul Pacifico equatoriale centrale sono stati più forti del normale.

Fig.8 La figura mostra la sequenza temporale dell’indice OLR intorno alla Data Line Internazionale (OLR-DL), dell’indice del vento zonale equatoriale a 200 hPa nel Pacifico centrale (U200-CP), dell’indice del vento zonale equatoriale a 850 hPa nel Pacifico centrale (U850-CP) e dell’indice del vento zonale equatoriale a 200 hPa nell’Oceano Indiano (U200-IN) (dall’alto verso il basso). Il periodo base per la normalità è 1991-2020. Le aree ombreggiate in rosso indicano i periodi di El Niño e in blu quelli di La Niña.

Fig.9 Le 2 figure mostrano rispettivamente la radiazione media mensile a onde lunghe in uscita (OLR) e le anomalie. Il periodo di riferimento per la normalità è 1991-2020. I dati originali sono stati forniti dal NOAA.

Fig.10 Le 2 figure mostrano delle sezioni trasversali in termini di tempo e di longitudine delle anomalie della velocità potenziale a 200 hPa (a sinistra) e delle anomalie del vento zonale a 850 hPa (a destra) lungo l’equatore. Il periodo base per la normalità è 1991-2020.

I patterns atmosferici e oceanici sono coerenti con le caratteristiche comunemente osservate negli eventi La Niña registrati in passato durante la loro fase di maturità e indicano che le condizioni di La Niña sono ancora in corso nel Pacifico equatoriale.

Il JMA’s seasonal ensemble prediction system https://ds.data.jma.go.jp/tcc/tcc/products/elnino/elmonout.html#model prevede che gli alisei sul Pacifico equatoriale centrale continuino ad essere più forti del normale fino all’inizio dell’inverno boreale a causa dell’interazione atmosfera-oceano. L’interazione manterrà l’indice NINO.3 al di sotto di -0,5°C fino alla metà dell’inverno boreale.

Fig.11 La figura mostra la previsione riguardante la deviazione delle SST per la zona NINO.3 da parte del seasonal ensemble prediction system.

In seguito, associato alla migrazione verso est delle acque calde presenti al di sotto della superficie nel Pacifico equatoriale occidentale, l’indice Niño.3 comincerà a salire e raggiungerà un valore prossimo alla normalità nella primavera boreale. In conclusione, è probabile che le condizioni di La Niña continuino (80%) fino alla metà dell’inverno boreale, per poi passare a condizioni ENSO-neutrali entro la primavera boreale (70%).

Fig.1 Nella figura viene riportata la media mobile di cinque mesi dell anomalia della SST per la zona NINO.3 mediante il JMA/MRI-CPS3 I punti rossi indicano i valori osservati, mentre le caselle indicano le previsioni. Ogni casella indica l’intervallo in cui il valore sarà incluso con una probabilità del 70%.

Fig.2 La figura 2 mostra la previsione probabilistica dell’ENSO basata su JMA/MRI-CPS3.

Le barre rosse, gialle e blu indicano le probabilità che la media mobile di cinque mesi della anomalia nella zona NINO.3 della SST rispetto all’ultima media trentennale sia rispettivamente di +0,5°C o superiore (El Niño), tra +0,4°C e -0,4°C (ENSO Neutrale) e -0,5°C o inferiore (La Niña). Le etichette in chiaro indicano i mesi passati, mentre quelle in grassetto indicano i mesi attuali e futuri.

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