L’estensione del ghiaccio marino artico ha raggiunto l’ottava misurazione più bassa per il mese di novembre, risultando il 4% inferiore alla media. Questo valore è notevolmente superiore al minimo storico registrato nel novembre 2016, quando si era scesi al 13% sotto la media. La gran parte dell’Oceano Artico ha mostrato concentrazioni di ghiaccio superiori alla media, in particolare nel Mare di Groenlandia, mentre concentrazioni inferiori alla media sono state rilevate in alcune zone periferiche, come i Mari di Chukchi, Kara e Barents, e nella Baia di Baffin.
Per quanto riguarda l’Antartide, l’estensione del ghiaccio marino a novembre è stata la seconda più bassa registrata, con un 9% al di sotto della media. Questo segue sei mesi consecutivi in cui sono stati registrati valori record, notevolmente inferiori alla media stagionale. Sebbene vi fossero ampie zone con concentrazioni di ghiaccio marino inferiori alla media nel settore Atlantico e nei mari settentrionali di Ross e Amundsen, si è osservata una prevalenza di concentrazioni superiori alla media in una porzione maggiore del pack di ghiaccio rispetto ai mesi precedenti.
Artico
Il grafico mostra le anomalie dell’estensione del ghiaccio marino artico per il mese di novembre, confrontando ogni anno dal 1979 al 2023 con l’estensione media del periodo 1991-2020.
Ecco come interpretare il grafico:
- Asse Y (Verticale): Questo rappresenta la differenza percentuale rispetto alla media dell’estensione del ghiaccio marino di novembre del periodo 1991-2020. I valori positivi (barre blu) indicano un’estensione del ghiaccio maggiore rispetto alla media, mentre i valori negativi (barre rosse) indicano un’estensione minore della media.
- Asse X (Orizzontale): Mostra la linea temporale dal 1979 al 2023, con ogni barra che rappresenta un diverso mese di novembre.
- Barre: Ogni barra corrisponde a un novembre dal 1979 al 2023. Una barra che si estende verso l’alto mostra un’anomalia in cui l’estensione del ghiaccio era maggiore della media, e una barra che si estende verso il basso mostra dove era minore.
- Colore delle Barre: Le barre blu mostrano anomalie positive, dove l’estensione del ghiaccio marino era maggiore della media. Le barre rosse mostrano anomalie negative, dove l’estensione era inferiore alla media.
- Linea di Riferimento: La linea zero attraverso il grafico indica l’estensione media del ghiaccio marino del periodo 1991-2020. Le barre che raggiungono questa linea indicherebbero un’estensione del ghiaccio marino esattamente nella media per quel periodo.
- Fonte dei Dati e Credito: I dati sono forniti dall’EUMETSAT OSI SAF Sea Ice Index v2.1, e il grafico è accreditato al Servizio di Cambiamento Climatico di Copernicus, ECMWF ed EUMETSAT.
Dall’osservazione del grafico si nota che negli anni precedenti ci sono più anomalie positive, mentre negli anni più recenti ci sono più anomalie negative, suggerendo una tendenza alla diminuzione dell’estensione del ghiaccio marino artico in novembre nel corso degli ultimi decenni. Questo è indicativo dei cambiamenti climatici in corso e della riduzione del ghiaccio marino nell’Artico, che è un importante indicatore delle condizioni ambientali globali.
L’estensione media del ghiaccio marino nell’Artico nel mese di novembre 2023 è stata di 9,9 milioni di chilometri quadrati, circa 0,4 milioni di chilometri quadrati (o il 4%) inferiore alla media per il mese di novembre nel periodo 1991-2020. Questo valore si colloca all’ottavo posto tra i valori più bassi registrati dai dati satellitari, ben al di sopra del valore più basso di novembre, che era il 13% sotto la media, registrato nel 2016.
Mappa a Sinistra (Concentrazione Media):
- Questa mappa mostra la concentrazione media del ghiaccio marino nell’Artico per il mese di novembre 2023. La concentrazione del ghiaccio marino indica la frazione dell’area oceanica coperta dal ghiaccio.
- La scala di colore sulla sinistra della mappa indica la percentuale di concentrazione del ghiaccio, con tonalità di blu più scuro che rappresentano concentrazioni più elevate.
- La linea arancione spessa indica la posizione media del margine del ghiaccio marino per il mese di novembre, basata sui dati dal 1991 al 2020. Il margine del ghiaccio marino è il confine tra il mare aperto e il ghiaccio marino.
Mappa a Destra (Anomalia):
- La mappa di destra mostra l’anomalia della concentrazione del ghiaccio marino per il novembre 2023. Un’anomalia, in questo contesto, si riferisce alla differenza tra la concentrazione osservata del ghiaccio marino e la concentrazione media del ghiaccio per il periodo dal 1991 al 2020.
- La scala di colore sulla destra della mappa delle anomalie varia dal blu (anomalie positive, o più ghiaccio della media) al rosso (anomalie negative, o meno ghiaccio della media).
- Le aree in blu indicano regioni dove la concentrazione del ghiaccio marino è superiore alla media degli anni 1991-2020, mentre le aree in rosso indicano dove la concentrazione è inferiore.
Entrambe le mappe utilizzano i dati del set di dati ERA5 e sono fornite dal Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus e dal Centro Europeo per le Previsioni Meteo a Medio Termine (ECMWF). Queste informazioni sono utili per comprendere i cambiamenti nell’estensione del ghiaccio marino a causa del cambiamento climatico e per confrontare le condizioni attuali del ghiaccio con le medie storiche.
Una spiegazione più dettagliata: Le mappe forniscono una visione visiva di come il ghiaccio marino nell’Artico si sia modificato nel novembre 2023 rispetto alla media di un periodo di riferimento di 30 anni. In particolare, la mappa delle anomalie ci mostra dove e in che misura la copertura del ghiaccio marino si discosta dalla norma storica. Questo può aiutare gli scienziati a comprendere i modelli di fusione del ghiaccio e le loro possibili cause, che possono includere fenomeni naturali e l’influenza dell’attività umana sul clima. Le anomalie possono anche avere implicazioni significative per la vita marina, i modelli meteorologici e le popolazioni indigene che dipendono dal ghiaccio marino per il loro modo di vivere tradizionale.
La mappa delle anomalie nella concentrazione del ghiaccio marino per novembre 2023 mostra una predominanza di concentrazioni al di sopra della media in gran parte dell’Oceano Artico centrale, lungo la maggior parte della costa settentrionale della Siberia e nel Mare di Groenlandia. Al contrario, si riscontrano concentrazioni al di sotto della media in alcuni mari periferici, come il Mare di Chukchi, l’ovest del Mare di Kara, il Mare di Barents settentrionale, e le Baie di Baffin e di Hudson. Le condizioni di ghiaccio marino sopra la media nel Mare di Groenlandia, che si erano già manifestate in ottobre, sono diventate ancora più marcate in novembre e hanno coinciso con temperature dell’aria superficiale significativamente inferiori alla media per quella regione.
Antartico
Il grafico mostra le anomalie dell’estensione dei ghiacci marini dell’Antartide per tutti i mesi di novembre dal 1979 al 2023. Le anomalie sono espresse in percentuale rispetto alla media dell’estensione dei ghiacci di novembre nel periodo 1991-2020. ACCESS TO DATA
Ecco una spiegazione dettagliata :
- Barre Blu e Rosse: Ogni barra rappresenta un anno specifico da 1979 a 2023. Le barre blu indicano che l’estensione dei ghiacci marini era maggiore della media, mentre le barre rosse indicano che era inferiore alla media.
- Percentuali: Il valore percentuale su ciascuna barra mostra quanto l’estensione dei ghiacci di quell’anno si discosta dalla media del periodo di riferimento 1991-2020. Ad esempio, una barra che raggiunge il +2.3% indica che l’estensione dei ghiacci di quell’anno era del 2.3% superiore alla media, mentre una barra al -2.3% indica un’estensione del 2.3% inferiore alla media.
- Linea Orizzontale a Zero: Questa linea rappresenta la media dell’estensione dei ghiacci marini per i mesi di novembre dal 1991 al 2020. Se una barra tocca questa linea, significa che l’estensione dei ghiacci in quell’anno era esattamente la media.
- Media 1991-2020: È indicato che la media dell’estensione dei ghiacci marini per i mesi di novembre tra il 1991 e il 2020 era di 16.3 milioni di chilometri quadrati.
- Fonti dei Dati: Il grafico utilizza i dati dell’OSI SAF Sea Ice Index versione 2.2, forniti dal servizio di monitoraggio dei cambiamenti climatici di Copernicus (gestito da ECMWF) e da EUMETSAT.
- Tendenza: Si può osservare una tendenza generale con alcune fluttuazioni annuali. Verso la fine del grafico, ci sono diverse barre rosse consecutive, indicando una tendenza di diminuzione dell’estensione dei ghiacci negli ultimi anni.
Questo tipo di grafico è utilizzato dai climatologi per valutare le variazioni e le tendenze a lungo termine nell’estensione dei ghiacci marini, che sono importanti indicatori del cambiamento climatico.
L’estensione media del ghiaccio marino antartico nel novembre 2023 è stata di 14,8 milioni di km², ossia 1,5 milioni di km² inferiore, pari al 9%, rispetto alla media di novembre del trentennio 1991-2020. Questo dato si posiziona come il secondo valore più basso per il mese di novembre nell’arco di 45 anni di osservazioni satellitari, leggermente superiore al minimo storico registrato nel novembre 2016, quando si era registrato un calo analogo, circa il 9% al di sotto della media. Tale situazione si è verificata dopo sei mesi consecutivi (da maggio a ottobre) durante i quali l’estensione del ghiaccio marino ha continuato a registrare livelli estremamente bassi, ben al di sotto dei valori medi per il periodo considerato.
Le due mappe rappresentano la concentrazione del ghiaccio marino antartico e le anomalie rispetto alla media climatologica per il mese di novembre 2023.
La mappa sulla sinistra mostra la concentrazione media del ghiaccio marino antartico per novembre 2023. Le aree in blu chiaro e bianco indicano la presenza di ghiaccio marino, con tonalità più chiare che denotano una maggiore concentrazione di ghiaccio. La linea arancione spessa rappresenta il bordo medio del ghiaccio marino per il mese di novembre durante il periodo di riferimento dal 1991 al 2020. Quindi, questa mappa fornisce una rappresentazione visiva di quanto ghiaccio marino c’era in novembre 2023 confrontato con la media di lungo termine.
La mappa sulla destra mostra le anomalie della concentrazione del ghiaccio marino per lo stesso periodo. Questa mappa sottrae la concentrazione media del ghiaccio per novembre dal periodo 1991-2020 dalla concentrazione osservata in novembre 2023, mostrando le variazioni rispetto alla norma. Le aree in blu indicano dove la concentrazione di ghiaccio marino è superiore alla media, mentre le aree in arancione e rosso indicano dove la concentrazione è inferiore alla media. In sostanza, questa mappa mette in evidenza le variazioni rispetto a ciò che è considerato “normale” basato sulla media storica.
Entrambe le mappe sono utili per gli scienziati per monitorare i cambiamenti e le tendenze nel ghiaccio marino antartico, che possono avere implicazioni significative per il clima globale e gli ecosistemi marini. I dati per queste mappe provengono da ERA5, un set di dati meteorologici e climatologici, e le mappe sono state prodotte dal Servizio di Cambiamento Climatico Copernicus e dall’ECMWF (Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine).
La distribuzione spaziale delle anomalie nella concentrazione del ghiaccio marino attorno all’Antartide nel novembre 2023 continua a evidenziare vaste aree di concentrazioni inferiori alla media a nord del margine del ghiaccio marino nel settore dell’Atlantico e in alcune parti del settore Pacifico, in particolare nei mari di Ross e Amundsen settentrionali. Si nota una predominanza più marcata di concentrazioni superiori alla media all’interno del pack di ghiaccio rispetto ai mesi precedenti, specialmente nel mare di Weddell e lungo la costa dell’Antartide occidentale, che comprende i mari di Ross, Amundsen e Bellingshausen. Come nei mesi passati, le concentrazioni di ghiaccio marino erano particolarmente più elevate della media nel mare di Bellingshausen. Lungo la maggior parte della costa dell’Antartide orientale (da 30°E a 160°E) si è osservata una varietà di concentrazioni di ghiaccio marino sia sopra che sotto la media.
https://climate.copernicus.eu/sea-ice-cover-november-2023