Il programma Copernicus è un’ambiziosa iniziativa di monitoraggio della Terra lanciata dalla Commissione Europea in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA). È il più grande singolo programma di osservazione della Terra al mondo. Ecco alcune informazioni chiave sul programma Copernicus:
- Satelliti Sentinel: Copernicus utilizza una famiglia di satelliti, chiamati Sentinel, per raccogliere dati da diverse prospettive e con diverse tecnologie. Ad esempio, ci sono satelliti che usano la radarimaging, mentre altri raccolgono dati ottici.
- Servizi Copernicus: Basandosi sui dati raccolti dai satelliti Sentinel e da altre fonti, il programma offre sei servizi principali:
- Monitoraggio dell’atmosfera
- Monitoraggio del clima
- Monitoraggio del suolo
- Monitoraggio dell’ambiente marino
- Monitoraggio dell’emergenza
- Monitoraggio della sicurezza
- Dati Gratuiti e Aperti: Una delle caratteristiche principali del programma Copernicus è che offre un accesso gratuito e aperto ai suoi dati e alle sue informazioni. Ciò ha permesso a ricercatori, aziende e al pubblico di beneficiare delle informazioni raccolte.
- Dati combinati: Anche se i satelliti Sentinel sono una risorsa chiave, Copernicus integra questi dati con informazioni provenienti da altre fonti, come satelliti nazionali, regionali e privati, nonché strumenti di monitoraggio terrestre.
- Rilevanza per il cambiamento climatico: I dati di Copernicus sono particolarmente utili per monitorare e comprendere il cambiamento climatico. Ad esempio, il monitoraggio del ghiaccio marino artico ed antartico è cruciale per comprendere come il nostro pianeta stia cambiando e quali potrebbero essere le implicazioni future.
- Applicazioni in vari settori: Oltre al monitoraggio del cambiamento climatico, i dati di Copernicus vengono utilizzati in una varietà di settori, come l’agricoltura, la silvicoltura, l’urbanistica e molti altri.
Per quanto riguarda il modo in cui Copernicus ricava i dati, come ho menzionato, utilizza una combinazione di osservazioni da satelliti Sentinel, altri satelliti e strumenti di monitoraggio terrestre. Questi dati vengono poi elaborati e analizzati per fornire informazioni utili a vari servizi e applicazioni.
ARTICO
Serie temporale delle anomalie dell’estensione media mensile del ghiaccio marino artico per tutti i mesi di agosto dal 1979 al 2023. Le anomalie sono espresse come una percentuale della media di agosto per il periodo 1991-2020. Fonte dei dati: EUMETSAT OSI SAF Sea Ice Index v2.2. Crediti: Copernicus Climate Change Service/ECMWF/EUMETSAT.”
Spiegazione: La figura mostra come è cambiata l’estensione del ghiaccio marino artico durante il mese di agosto in un periodo che va dal 1979 al 2023. Tuttavia, invece di mostrare l’estensione effettiva, mostra le “anomalie”, cioè quanto differisce l’estensione di un determinato anno dalla media di un periodo di riferimento (1991-2020). Queste differenze sono espresse in termini percentuali.
Ad esempio, se in un certo agosto l’estensione fosse stata esattamente la stessa della media 1991-2020, l’anomalia sarebbe stata del 0%. Se l’estensione fosse stata inferiore del 10% rispetto alla media, l’anomalia sarebbe stata del -10%.
La fonte dei dati è l’indice EUMETSAT OSI SAF Sea Ice, che è una risorsa standardizzata utilizzata per monitorare il ghiaccio marino. I crediti per la creazione e la distribuzione della figura sono dati al Copernicus Climate Change Service, all’ECMWF (Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine) e all’EUMETSAT.
L’estensione media mensile del ghiaccio marino artico in agosto 2023 ha raggiunto i 6.1 milioni di km^2, circa 0.7 milioni di km^2 (o 10%) al di sotto della media di agosto per il periodo 1991-2020. Questo valore si classifica come il nono più basso nell’archivio dati satellitari. Questa anomalia è significativamente maggiore di quella registrata a luglio (0.3 milioni di km^2 o 3% al di sotto della media), riflettendo il calo dell’estensione giornaliera del ghiaccio marino ulteriormente lontano dalla media, che è stato osservato dall’inizio di agosto. L’anomalia dell’estensione registrata per agosto rimane notevolmente minore in grandezza rispetto alle anomalie registrate in agosto 2007, 2012, 2019 e 2020. La minima estensione per agosto si è verificata nel 2012, con il 22% al di sotto della media.”
Spiegazione:
- Nel mese di agosto 2023, la quantità media di ghiaccio marino artico si è estesa per 6.1 milioni di km^2.
- Questa estensione è inferiore di 0.7 milioni di km^2 (che corrisponde al 10%) rispetto alla media degli anni 1991-2020 per il mese di agosto.
- Nell’intero archivio di dati raccolti dai satelliti, questo valore per agosto 2023 è il nono più basso.
- La diminuzione dell’estensione del ghiaccio in agosto 2023 è stata maggiore rispetto a luglio 2023, quando l’estensione era solamente 0.3 milioni di km^2 (o il 3%) al di sotto della media.
- Sebbene l’anomalia registrata in agosto 2023 sia stata considerevole, non ha raggiunto i livelli di diminuzione registrati in altri anni, specificamente nel 2007, 2012, 2019 e 2020.
- L’anno in cui l’estensione del ghiaccio marino artico è stata la più bassa in agosto è stato il 2012, con un’extensión del 22% al di sotto della media.
In sostanza, mentre l’estensione del ghiaccio marino artico nel mese di agosto 2023 è stata inferiore alla media degli anni 1991-2020, non ha raggiunto i minimi storici osservati in altri anni, come il 2012.
Sinistra: Concentrazione media del ghiaccio marino artico per agosto 2023. La spessa linea arancione indica il margine climatologico del ghiaccio marino per agosto per il periodo 1991-2020. Destra: Anomalia della concentrazione del ghiaccio marino artico per agosto 2023 rispetto alla media di agosto per il periodo 1991-2020. Fonte dei dati: ERA5. Crediti: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.”
Spiegazione:
- Nella parte sinistra della figura, viene mostrata la concentrazione media del ghiaccio marino nell’Artico per agosto 2023.
- Una “linea arancione spessa” rappresenta il cosiddetto “margine climatologico” del ghiaccio marino. Questa linea arancione mostra dove, in media, il bordo del ghiaccio marino si trovava durante il mese di agosto nel periodo compreso tra il 1991 e il 2020.
- Nella parte destra della figura, viene presentata un’informazione diversa: l’anomalia della concentrazione del ghiaccio marino per agosto 2023. Questo mostra quanto la concentrazione di ghiaccio marino di quell’anno si discosta dalla media degli anni 1991-2020.
- La fonte dei dati per questa figura è ERA5, che è un set di dati atmosferici prodotto dall’ECMWF.
- I crediti per la creazione della figura sono dati al Copernicus Climate Change Service e all’ECMWF.
In breve, la figura mostra sia l’attuale concentrazione del ghiaccio marino artico in agosto 2023 (a sinistra) sia quanto essa si discosta dalla media di un periodo di tre decenni (a destra).
Poiché il ghiaccio marino artico si sta avvicinando alla sua estensione minima annuale (solitamente a settembre), la copertura del ghiaccio marino era principalmente confinata all’Oceano Artico centrale durante agosto. La distribuzione spaziale delle anomalie della concentrazione di ghiaccio marino era dominata da concentrazioni al di sotto della media, in particolare nei Mari della Siberia Orientale e di Beaufort. Al contrario, una fascia di concentrazioni sopra la media, già presente a luglio, era evidente tra la costa orientale di Svalbard e il Mare di Laptev settentrionale.”
Spiegazione:
- Il testo descrive la condizione del ghiaccio marino nell’Artico a agosto, un mese prima della sua tipica estensione minima annuale (che di solito si verifica a settembre).
- Durante questo mese, il ghiaccio marino era prevalentemente localizzato nell’Oceano Artico centrale.
- La mappa probabilmente mostrava aree con concentrazioni di ghiaccio inferiore alla media, specialmente nei Mari della Siberia Orientale e di Beaufort, due regioni dell’Artico.
- Tuttavia, c’era un’area tra la costa orientale di Svalbard (un arcipelago norvegese nell’Artico) e il Mare di Laptev (un altro mare dell’Artico) dove la concentrazione di ghiaccio era maggiore della media. Questa area aveva già mostrato concentrazioni superiori alla media nel mese precedente, luglio.
In sostanza, mentre molte aree dell’Artico avevano concentrazioni di ghiaccio al di sotto della media in agosto, c’era una zona specifica tra Svalbard e il Mare di Laptev che si distingueva per avere una concentrazione di ghiaccio superiore alla media.
ANTARTICO
Serie temporale delle anomalie dell’estensione media mensile del ghiaccio marino antartico per tutti i mesi di agosto dal 1979 al 2023. Le anomalie sono espresse come una percentuale della media di agosto per il periodo 1991-2020. Fonte dei dati: EUMETSAT OSI SAF Sea Ice Index v2.2. Crediti: Copernicus Climate Change Service/ECMWF/EUMETSAT.”
Spiegazione:
- Questa figura mostra una serie temporale delle anomalie (deviazioni rispetto alla media) dell’estensione del ghiaccio marino antartico durante il mese di agosto di ogni anno, dall’inizio della registrazione satellitare nel 1979 fino al 2023.
- Invece di visualizzare l’estensione effettiva del ghiaccio marino, la figura mostra quanto quest’estensione si discosta dalla media degli anni 1991-2020 per il mese di agosto. Questa differenza viene espressa in termini percentuali.
- Se in un determinato agosto l’estensione fosse stata esattamente la stessa della media 1991-2020, l’anomalia sarebbe stata del 0%. Se, per esempio, l’estensione fosse stata maggiore del 10% rispetto alla media, l’anomalia sarebbe stata del +10%.
- La fonte dei dati è l’indice EUMETSAT OSI SAF Sea Ice, una risorsa riconosciuta utilizzata per monitorare l’estensione del ghiaccio marino.
In sintesi, questa figura rappresenta come l’estensione del ghiaccio marino antartico in agosto di ogni anno dal 1979 al 2023 si confronta con la media di agosto degli anni 1991-2020. Le deviazioni rispetto a questa media sono chiamate “anomalie”.
Poiché l’estensione del ghiaccio marino antartico si sta avvicinando al suo massimo annuale (solitamente a settembre), è rimasta a livelli senza precedenti di bassi per il periodo dell’anno. Questa è stata la situazione costantemente da maggio 2023. Ad agosto, ha raggiunto in media 16,0 milioni di km^2 per l’intero mese, 2,2 milioni di km^2 (o il 12%) al di sotto della media di agosto del periodo 1991-2020. Questa è stata di gran lunga l’estensione più bassa per agosto nel dataset satellitare di 45 anni, ben al di sotto delle precedenti estensioni più basse registrate circa al 4% al di sotto della media ad agosto 1986, 2002, 2017 e 2022. Agosto 2023 segna il sesto mese del 2023 in cui il ghiaccio marino antartico ha raggiunto un’estensione record bassa (gennaio, febbraio e maggio-agosto). Il riquadro in evidenza fornisce ulteriori dettagli sull’evoluzione dell’estensione giornaliera del ghiaccio marino che aiuta a comprendere questi record mensili.”
Spiegazione:
- Il ghiaccio marino antartico di solito raggiunge il suo massimo estensione annuale a settembre. Tuttavia, nel 2023, l’estensione del ghiaccio è stata eccezionalmente bassa per il periodo dell’anno, e questo trend di bassa estensione è stato osservato in modo costante da maggio 2023.
- In termini specifici, l’estensione del ghiaccio marino antartico ad agosto 2023 era in media di 16,0 milioni di km^2. Questo valore è notevolmente (2,2 milioni di km^2 o 12%) inferiore alla media di agosto tra il 1991 e il 2020.
- Il testo sottolinea che l’estensione del ghiaccio marino ad agosto 2023 è la più bassa registrata negli ultimi 45 anni di dati satellitari. Questa estensione è notevolmente più bassa rispetto ad altri minimi storici registrati ad agosto negli anni specificati.
- Agosto 2023 non è stato l’unico mese del 2023 con record di bassa estensione del ghiaccio marino. Gennaio, febbraio, maggio, giugno, luglio e agosto hanno tutti visto estensioni di ghiaccio marino in Antartide senza precedenti.
- Infine, il testo accenna a un “riquadro in evidenza” (probabilmente una parte grafica o una sezione speciale del report) che fornisce ulteriori dettagli sull’andamento giornaliero dell’estensione del ghiaccio marino, offrendo una visione più dettagliata di questi record mensili.
In sintesi, l’estensione del ghiaccio marino antartico nel 2023 è stata straordinariamente bassa, specialmente considerando i dati storici degli ultimi 45 anni. Questa tendenza al ribasso è stata particolarmente evidente ad agosto, ma ha caratterizzato gran parte dell’anno.
Estensione del ghiaccio marino antartico a livelli senza precedenti bassi da maggio:
Estensione giornaliera del ghiaccio marino antartico dal 1979 a luglio 2023. Sono utilizzate sfumature di blu per gli anni fino al 1999, e sfumature di rosso dal 2000 in poi. L’anno 2023 è mostrato con una linea nera spessa, l’anno 2022 con una linea rossa spessa, e la mediana per il periodo 1991–2020 con una linea tratteggiata grigia. Fonte dei dati: EUMETSAT OSI SAF Sea Ice Index v2.2. Crediti: C3S/ECMWF/EUMETSAT.”
Spiegazione:
- Questa figura visualizza l’estensione giornaliera del ghiaccio marino antartico dal 1979 a luglio 2023.
- Gli anni dal 1979 al 1999 sono rappresentati con sfumature di blu, mentre gli anni dal 2000 in avanti sono rappresentati con sfumature di rosso. Ciò permette di distinguere facilmente tra i dati dei due gruppi di anni.
- L’anno 2023 ha un’enfasi particolare: è rappresentato da una linea nera spessa, rendendolo ben visibile sul grafico.
- L’anno 2022, anch’esso di particolare interesse, è rappresentato da una linea rossa spessa.
- La “mediana” per il periodo 1991-2020 (cioè il valore centrale dell’estensione del ghiaccio marino quando si ordinano tutti i dati di quell’intervallo temporale) è mostrata come una linea tratteggiata grigia. Questa linea fornisce un punto di riferimento per confrontare gli anni specifici con la tendenza generale di quel trentennio.
In sintesi, la figura mostra come l’estensione del ghiaccio marino antartico si sia evoluta giornalmente nel corso degli anni, con un’enfasi particolare sull’anno 2023, e fornisce un punto di confronto utilizzando la mediana del periodo 1991-2020.
Anomalie giornaliere dell’estensione del ghiaccio marino antartico dal 1979 a luglio 2023 rispetto alla climatologia giornaliera per il periodo di riferimento 1991–2020. Sono utilizzate sfumature di blu per gli anni fino al 1999, e sfumature di rosso dal 2000 in poi. L’anno 2023 è mostrato con una linea nera spessa, e l’anno 2022 con una linea rossa spessa. Fonte dei dati: EUMETSAT OSI SAF Sea Ice Index v2.2. Crediti: C3S/ECMWF/EUMETSAT.”
Spiegazione:
- Questa figura illustra le “anomalie” dell’estensione del ghiaccio marino antartico. Un’anomalia, in questo contesto, rappresenta la differenza tra l’estensione del ghiaccio marino osservata in un particolare giorno e l’estensione media di quel giorno specifico nel periodo di riferimento 1991-2020.
- Ad esempio, se un particolare giorno nel 2003 ha avuto un’estensione di ghiaccio marino di 1 milione di km^2 in meno rispetto alla media di quel giorno specifico tra il 1991 e il 2020, quella differenza di 1 milione di km^2 sarebbe l’anomalia per quel giorno.
- Gli anni dal 1979 al 1999 sono rappresentati con sfumature di blu, mentre gli anni dal 2000 in poi sono rappresentati con sfumature di rosso. Questo consente una distinzione visiva tra i due gruppi di anni.
- L’anno 2023, di particolare interesse, è evidenziato con una linea nera spessa, mentre l’anno 2022 è rappresentato da una linea rossa spessa.
In sintesi, la figura mostra come le anomalie giornaliere dell’estensione del ghiaccio marino antartico si siano evolute nel corso degli anni, mettendo in risalto le differenze rispetto al periodo di riferimento 1991-2020. Questo può fornire una chiara indicazione delle tendenze e dei cambiamenti nell’estensione del ghiaccio marino antartico nel tempo.
Le estensioni di ghiaccio marino eccezionalmente basse per il periodo dell’anno osservate intorno all’Antartide nell’agosto 2023 sono chiaramente evidenti nelle serie temporali giornaliere mostrate sopra. Il comportamento insolito dell’estensione del ghiaccio marino è iniziato in primavera. Dopo aver raggiunto un minimo storico nel febbraio 2023 e essendo rimasto relativamente vicino ai già bassi valori del 2022 durante marzo e i primi di aprile, l’estensione del ghiaccio marino ha iniziato a scendere al di sotto dei precedenti minimi record per il periodo dell’anno ed è rimasta ben al di fuori dell’intervallo dei valori precedentemente osservati.
La natura senza precedenti dell’evoluzione dell’estensione del ghiaccio marino antartico nei mesi recenti è particolarmente sorprendente nelle anomalie giornaliere. Queste anomalie hanno raggiunto la loro massima entità all’inizio di luglio e di nuovo a metà agosto, a circa 2,7 milioni di km^2 al di sotto della media. Sono diventate notevolmente più piccole durante la seconda metà di agosto, raggiungendo circa 1,6 milioni di km^2 il 31 agosto. Alla fine del mese, l’estensione totale del ghiaccio marino intorno all’Antartide (17,0 milioni di km^2) era a un livello tipicamente osservato da metà a fine luglio durante il periodo 1991-2020.
Come nei mesi precedenti, vale la pena notare che, nonostante i valori record bassi raggiunti per il periodo dell’anno, l’estensione del ghiaccio marino si stava ancora espandendo intorno all’Antartide, seguendo un ciclo annuale che tipicamente raggiunge un minimo a febbraio e un massimo a settembre. Tuttavia, da maggio 2023, questa crescita è avvenuta a un ritmo molto più lento rispetto agli anni precedenti.
Spiegazione:
Il testo evidenzia una tendenza eccezionale e preoccupante nella dinamica del ghiaccio marino intorno all’Antartide. Ci sono alcuni punti chiave:
- Estensione Minima nel Febbraio 2023: Nell’anno in esame, l’estensione del ghiaccio marino ha raggiunto un minimo storico a febbraio. Anche dopo questo minimo, l’estensione è rimasta bassa, vicina ai valori già bassi del 2022.
- Anomalie Senza Precedenti: A partire dalla primavera del 2023, l’estensione del ghiaccio marino ha continuato a scendere, superando i minimi storici e rimanendo ben al di sotto delle medie storiche.
- Picchi di Anomalie: Le anomalie giornaliere, che mostrano la differenza tra l’estensione osservata e la media storica, hanno raggiunto valori eccezionalmente bassi, soprattutto all’inizio di luglio e a metà agosto.
- Riduzione delle Anomalie: Verso la fine di agosto, queste anomalie sono diminuite, ma l’estensione totale del ghiaccio marino è rimasta significativamente bassa, simile ai livelli tipicamente osservati molto prima nel calendario.
- Crescita Lenta: Nonostante i valori eccezionalmente bassi, il ghiaccio marino si stava ancora espandendo, seguendo il normale ciclo annuale. Tuttavia, la velocità di questa espansione era molto più lenta rispetto agli anni precedenti.
In sintesi, l’Antartide ha sperimentato una diminuzione drammatica e senza precedenti nella sua estensione di ghiaccio marino nel 2023, con variazioni significative nelle anomalie giornaliere e una crescita complessiva molto più lenta del ghiaccio marino rispetto agli anni precedenti.
Sinistra: Concentrazione media del ghiaccio marino antartico per agosto 2023. La linea arancione spessa indica il limite climatologico del ghiaccio per agosto per il periodo 1991-2020. Destra: Anomalia della concentrazione di ghiaccio marino antartico per agosto 2023 rispetto alla media di agosto per il periodo 1991-2020. Fonte dei dati: ERA5. Credito: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.
Spiegazione:
La figura presenta due parti, una a sinistra e una a destra:
- Parte Sinistra: Mostra la concentrazione media del ghiaccio marino nell’Antartide per agosto 2023. La concentrazione del ghiaccio marino indica quanta parte dell’acqua è coperta da ghiaccio. Una linea arancione spessa indica dove solitamente si trova il bordo del ghiaccio (il limite tra le acque aperte e le zone ghiacciate) basandosi sulle medie del periodo 1991-2020 per il mese di agosto. Questa parte della figura ti permette di vedere come si confronta la concentrazione del ghiaccio marino nel 2023 con la media storica.
- Parte Destra: Questa parte mostra le anomalie nella concentrazione del ghiaccio marino per agosto 2023. Un’anomalia indica una deviazione dalla norma o dalla media. In questo caso, viene mostrato quanto la concentrazione del ghiaccio marino nell’agosto 2023 si discosta dalla media di agosto del periodo 1991-2020. Se ci sono aree in cui la concentrazione del ghiaccio è maggiore rispetto alla media, potresti vedere dei valori positivi, mentre le aree con meno ghiaccio del normale mostreranno valori negativi.
In sintesi, mentre la parte sinistra ti mostra la situazione reale della concentrazione del ghiaccio marino nell’Antartide nell’agosto 2023, la parte destra ti mostra come quella situazione si confronta con la norma storica. Queste informazioni sono cruciali per comprendere le tendenze e le variazioni nel ghiaccio marino antartico.
La distribuzione spaziale delle anomalie di concentrazione del ghiaccio marino attorno all’Antartide nell’agosto 2023 mostra che le concentrazioni erano molto al di sotto della media nel Ross Sea settentrionale e nord-occidentale, come lo sono state costantemente da maggio. Le concentrazioni erano anche al di sotto della media nei settori dell’Atlantico meridionale (Weddell Sea settentrionale) e dell’Oceano Indiano, sebbene non in modo così evidente come a luglio. Al contrario, le concentrazioni sono rimaste al di sopra della media in un ampio settore che si estende sui mari di Bellingshausen e Amundsen, nonché (in misura minore) nel settore del Pacifico occidentale lungo la costa dell’Antartide orientale.
Le concentrazioni al di sotto della media nel Ross Sea settentrionale erano associate a temperature dell’aria di superficie nettamente al di sopra della media, superando i 10°C al di sopra della media in alcune aree, le maggiori anomalie a livello mondiale ad agosto.
Spiegazione:
Il testo fornisce un’analisi dettagliata della distribuzione spaziale delle anomalie nella concentrazione del ghiaccio marino attorno all’Antartide nel mese di agosto 2023. I principali punti da evidenziare sono:
- Ross Sea settentrionale e nord-occidentale: Qui, le concentrazioni di ghiaccio marino erano significativamente al di sotto della media, e questa tendenza si è mantenuta sin da maggio.
- Atlantico Meridionale (Weddell Sea settentrionale) e Oceano Indiano: Anche in queste aree, la concentrazione di ghiaccio marino era inferiore alla media, ma non tanto quanto si era notato a luglio.
- Mari di Bellingshausen e Amundsen: In contrasto con le altre aree, qui le concentrazioni di ghiaccio marino erano al di sopra della media. Anche una parte dell’Antartide orientale mostra concentrazioni superiori alla media, ma in misura minore.
- Temperatura dell’aria di superficie: Nel Ross Sea settentrionale, dove la concentrazione del ghiaccio era la più bassa, si sono registrate temperature dell’aria molto superiori alla media, con alcune aree che hanno mostrato temperature superiori di ben 10°C rispetto alla norma. Questa è stata la maggiore anomalia termica registrata a livello mondiale nell’agosto 2023.
In sintesi, mentre alcune aree dell’Antartide hanno mostrato una forte diminuzione nella concentrazione di ghiaccio marino (e temperature molto elevate), altre aree hanno mostrato un aumento nella concentrazione di ghiaccio marino.
https://climate.copernicus.eu/sea-ice-cover-august-2023