Prospettive sull’El Niño per il periodo febbraio-agosto 2025 Ultimo aggiornamento: 10 febbraio 2025 Prossimo aggiornamento previsto per il 10 marzo 2025
Contesto Climatico e Oceanico Attuale A gennaio, l’analisi delle condizioni climatiche e oceaniche globali ha evidenziato la persistenza di uno stato neutro dell’El Niño-Southern Oscillation (ENSO), sebbene le caratteristiche osservate siano state paragonabili a quelle tipiche degli eventi di La Niña. Tali condizioni, simili a La Niña, si prevede che perdureranno durante l’inverno corrente ma mostreranno una graduale attenuazione nei mesi successivi. Nonostante ciò, non raggiungeranno l’intensità necessaria per essere classificate come un evento La Niña secondo i criteri stabiliti dalla Japan Meteorological Agency (JMA). Vi è una probabilità del 60% che lo stato neutro dell’ENSO si mantenga fino all’estate boreale.
Dettagli sui Parametri Oceanici e Atmosferici Nel mese di gennaio 2025, la temperatura superficiale del mare (SST) nella regione NINO.3 si è attestata vicino alla norma, con una deviazione di -0,1°C, come mostrato in Figura 3 e nella Tabella correlata. Il valore medio quinquennale di deviazione della SST nella regione NINO.3 a novembre 2024 era di -0,3°C. Le SST nel Pacifico equatoriale presentavano anomalie positive nella parte occidentale e valori prossimi alla norma nella parte orientale, mentre risultavano inferiori alla norma nella zona centrale (Figure 4 e 6). Le temperature delle acque sottosuperficiali erano superiori alla norma nella parte occidentale del Pacifico equatoriale e inferiori dalla parte centrale alla parte orientale (Figure 5 e 7). A livello atmosferico, è stata osservata una riduzione dell’attività convettiva vicino al meridiano internazionale sul Pacifico equatoriale, accompagnata da un’intensificazione dei venti alisei nella bassa troposfera sopra la parte centrale del Pacifico equatoriale (Figure 8, 9 e 10). Queste condizioni riflettono dinamiche tipiche degli eventi La Niña.
La presenza di un volume consistente di acqua fredda sottosuperficiale si è protratta dalla parte centrale alla parte orientale del Pacifico equatoriale (Figura 5). Secondo le proiezioni del sistema di previsione stagionale ad insieme della JMA, questo volume di acqua fredda si sposterà verso est, prolungando le condizioni simili a La Niña durante l’inverno boreale. Tuttavia, la debolezza dell’accoppiamento tra atmosfera e oceano suggerisce che tali condizioni non saranno di lunga durata; si prevede quindi che le SST nella regione NINO.3 si avvicineranno ai valori normativi e si manterranno stabili da tale livello dalla primavera all’estate boreale (Figura 11).
Impatti Regionali Nel Pacifico occidentale tropicale, l’SST media per area nella regione NINO.WEST è risultata sopra la norma a gennaio (Figura 3). Si prevede che l’indice rimanga superiore alla norma fino alla primavera boreale, per poi rientrare nei valori normali nel corso dell’estate boreale (Figura 12).
Contrariamente, l’SST media per area nell’Oceano Indiano tropicale (regione IOBW) è stata inferiore alla norma a gennaio (Figura 3). Le proiezioni indicano che l’indice potrebbe rimanere inferiore o avvicinarsi alla norma fino all’estate boreale (Figura 13).



Le serie di immagini sopra rappresentano una rappresentazione grafica dettagliata delle anomalie della temperatura superficiale del mare (SST) in diverse regioni del Pacifico e dell’Oceano Indiano, nonché dell’indice dell’Oscillazione Meridionale (SOI), basate sull’analisi dell’ultimo periodo mobile di 30 anni. Questi grafici sono fondamentali per monitorare le dinamiche climatiche associate ai fenomeni El Niño e La Niña, che hanno un impatto significativo sul clima globale.
1. Il primo grafico nella serie (pannello superiore) mostra le regioni specifiche del Pacifico utilizzate per il monitoraggio delle SST e l’indice SOI. Le aree contrassegnate evidenziano geograficamente le regioni NINO.3, NINO.WEST e IOBW, ciascuna delle quali è cruciale per la raccolta e l’analisi dei dati relativi alle temperature superficiali del mare e alle variazioni di pressione atmosferica.
2. Il secondo grafico (secondo pannello) illustra le deviazioni delle SST nella regione NINO.3. Le linee più sottili rappresentano i valori mensili, mentre le curve più spesse e levigate indicano la media mobile quinquennale. Le aree colorate in rosso e blu delineano i periodi in cui si sono manifestati rispettivamente gli eventi El Niño e La Niña, fornendo una visualizzazione immediata delle fluttuazioni termiche in questa zona critica.
3. Il terzo grafico (terzo pannello) visualizza l’indice Southern Oscillation Index (SOI), che misura la differenza di pressione barometrica tra Tahiti e Darwin. Questo indice è un indicatore chiave delle condizioni di El Niño e La Niña, con valori positivi elevati che tipicamente indicano condizioni di La Niña e valori negativi associati a El Niño. Ancora una volta, le curve spesse rappresentano la media mobile quinquennale, facilitando l’identificazione delle tendenze a lungo termine.
4. Il quarto grafico (quarto pannello) analizza le SST nella regione NINO.WEST. Questa visualizzazione fornisce una comprensione approfondita delle anomalie termiche in una parte del Pacifico che può influenzare significativamente le condizioni climatiche regionali e globali.
5. Il quinto e ultimo grafico (pannello inferiore) esamina le deviazioni delle SST nella regione IOBW (Oceano Indiano Occidentale). Questo set di dati è vitale per comprendere l’interazione tra le temperature dell’oceano e le dinamiche atmosferiche in una regione che agisce come un importante influencer climatico.
In conclusione, questi grafici servono come strumenti essenziali per gli scienziati e i meteorologi, permettendo loro di monitorare e prevedere con maggiore precisione le variazioni climatiche legate agli eventi El Niño e La Niña. Attraverso la visualizzazione di queste anomalie termiche e pressorie, è possibile anticipare potenziali impatti climatici e adottare misure preventive appropriate.

La tabella presentata fornisce un’esposizione dettagliata e metodica degli indici utilizzati per il monitoraggio del fenomeno El Niño, particolarmente concentrata sulle variazioni della temperatura superficiale del mare (SST) e sull’Indice dell’Oscillazione Meridionale (SOI) per la regione NINO.3 del Pacifico Equatoriale. Questa regione è definita geograficamente tra 5°N e 5°S e tra 150°W e 90°W, una zona critica per la comprensione delle dinamiche climatiche globali influenzate dai fenomeni El Niño e La Niña.
1. Monthly mean SST (°C): Questi valori sono essenziali per determinare la temperatura media della superficie del mare, registrata mensilmente nella regione NINO.3. Ad esempio, il valore di 28.1°C per febbraio 2024 riflette la temperatura media in quel mese, un indicatore primario che influenza vari aspetti climatici e meteorologici.
2. SST deviation (°C): Le deviazioni delle SST dalla media climatologica, calcolata su un periodo di aggiustamento mobile di trent’anni, indicano l’anomalia termica rispetto al normale. Una deviazione positiva, come il +1.8°C di febbraio 2024, suggerisce una temperatura significativamente superiore alla norma, che può essere un segnale di condizioni di riscaldamento anomalo nell’oceano, potenzialmente legate a un evento El Niño imminente.
3. 5-month mean (°C): La media quinquennale delle deviazioni SST fornisce una prospettiva stabilizzata eliminando le fluttuazioni a breve termine e mettendo in luce le tendenze a più lungo termine. Valori sottolineati che superano +0.5°C sono indicativi di condizioni che possono essere classificate come El Niño dalla JMA, mentre valori in corsivo inferiore a -0.5°C denotano un possibile stato di La Niña. Questi soglie sono fondamentali per la classificazione e la risposta ai fenomeni climatici.
4. SOI: L’Indice dell’Oscillazione Meridionale è calcolato come la differenza di pressione atmosferica tra Tahiti e Darwin e serve come un barometro di vasta portata delle variazioni climatiche legate agli eventi di El Niño e La Niña. Un SOI positivo implica una pressione relativamente più alta a Tahiti rispetto a Darwin, associato tipicamente con La Niña, mentre un valore negativo suggerisce una pressione più bassa, spesso correlata con El Niño.
In conclusione, la tabella non solo serve come strumento di monitoraggio essenziale per gli esperti di climatologia ma anche come fonte critica di dati per la previsione e l’analisi di eventi climatici estremi che hanno un impatto significativo a livello globale. Attraverso l’esame approfondito delle variazioni della SST e dei valori SOI, i ricercatori possono meglio comprendere e anticipare le dinamiche degli eventi El Niño e La Niña, permettendo una risposta più informata e tempestiva a tali fenomeni.

La figura illustra complessivamente le temperature superficiali medie del mare (SST) e le relative anomalie negli Oceani Pacifico e Indiano, con un periodo di base per le norme dal 1991 al 2020. Questo permette di valutare le variazioni termiche rispetto a una media climatologica di riferimento, fornendo uno strumento cruciale per l’analisi delle dinamiche oceaniche attuali in relazione ai cambiamenti climatici globali.
Nel pannello superiore della mappa, le temperature superficiali del mare sono visualizzate attraverso una gradazione di colori che varia dal rosso, per le temperature più elevate, al blu, per quelle più basse, passando per l’arancione, il giallo, il verde e il viola, a indicare le temperature intermedie. Le isoterme, rappresentate da linee nere, tracciano i punti di eguale temperatura attraverso la mappa, evidenziando le zone termiche omogenee. Si osserva un’elevata temperatura superficiale del mare, oltre i 30°C, principalmente nelle regioni equatoriali e tropicali, fenomeno che decresce con l’aumentare delle latitudini.
Il pannello inferiore dettaglia le anomalie delle SST, mostrando le deviazioni dalla media del periodo di base. La colorazione segue una scala da blu (anomalie negative significative) a rosso (anomalie positive significative), con sfumature intermedie di blu chiaro, giallo e altri colori per indicare variazioni minori. Anche qui, le isoterme nere delineano le anomalie di temperatura, facilitando la visualizzazione delle variazioni spaziali nelle anomalie termiche rispetto alla norma.
Questi dati sono di fondamentale importanza per comprendere gli attuali stati climatici e prevedere potenziali eventi climatici estremi. Regioni con anomalie positive estese possono indicare la presenza di condizioni legate a El Niño, che sono associate a impatti significativi su scala globale, inclusi cambiamenti nei pattern delle precipitazioni e intensificazione di fenomeni meteorologici come uragani e cicloni. Inversamente, anomalie negative estese possono segnalare condizioni di La Niña, portando a periodi più freddi e secchi in varie parti del mondo.
L’interpretazione di queste mappe è essenziale per i climatologi e meteorologi nel monitorare e analizzare l’evoluzione delle condizioni oceaniche e atmosferiche, permettendo di anticipare gli impatti climatici derivanti dalle variazioni nelle temperature degli oceani. Utilizzare queste informazioni permette di migliorare la precisione delle previsioni meteorologiche e climatiche, contribuendo significativamente alla pianificazione e alla gestione delle risorse naturali e umane in risposta ai cambiamenti climatici.

La figura presentata costituisce una sezione trasversale temporale e longitudinale delle anomalie della temperatura superficiale del mare (SST) lungo l’equatore, abbracciando sia gli Oceani Indiano che Pacifico. Il periodo di riferimento per la definizione delle norme climatiche è il trentennio 1991-2020. Questa visualizzazione è cruciale per l’analisi delle dinamiche termiche oceaniche in relazione ai fenomeni climatici globali come El Niño e La Niña.
Configurazione degli Assi:
- Asse Verticale (Tempo): Il grafico si estende dall’aprile 2023 al gennaio 2025, offrendo una panoramica longitudinale della progressione temporale delle anomalie termiche.
- Asse Orizzontale (Longitudine): L’asse copre da 60°E a 60°W, permettendo di esaminare le anomalie termiche lungo una vasta estensione dell’equatore terrestre, attraverso i due oceani maggiormente coinvolti nei fenomeni climatici di grande scala.
Interpretazione dei Colori e delle Isolinee:
- Scala Cromatica: La figura utilizza una gradazione di colori da blu (indicante temperature inferiori alla media) a rosso (temperature superiori alla media), facilitando l’identificazione visiva delle variazioni termiche significative.
- Isolinee Annotate: Le linee di contorno sul grafico sono annotate con valori numerici che quantificano le anomalie in gradi Celsius. Queste linee sono fondamentali per delineare la severità e la distribuzione geografica delle anomalie.
Osservazioni Cruciali:
- Concentrazione delle Anomalie Positive: Particolarmente nel Pacifico Est, vicino ai 120°W, si osservano anomalie termiche positive significative, con valori che raggiungono e superano i +3.5°C. Questi picchi di temperatura sono indicatori chiave delle condizioni di El Niño, che possono portare a impatti drastici sui pattern climatici globali.
- Variabilità delle Anomalie: La mappa mostra una variabilità considerevole nelle anomalie termiche lungo le diverse longitudini, riflettendo come diverse porzioni dell’oceano equatoriale reagiscano diversamente ai cambiamenti climatici in corso.
Implicazioni Climatiche e Meteorologiche:
- Impatti di El Niño: Le anomalie positive estreme nel Pacifico orientale sono spesso correlate con la formazione di condizioni di El Niño, che sono associate a cambiamenti sostanziali nelle precipitazioni e temperature a scala globale, influenzando fenomeni come siccità e piogge intense in varie regioni del mondo.
- Rilevanza della Distribuzione Longitudinale: La distribuzione longitudinale delle anomalie di temperatura lungo l’equatore è essenziale per prevedere e comprendere i cambiamenti nei fenomeni climatici legati a El Niño e La Niña, offrendo agli scienziati una base dati preziosa per la modellazione climatica e la previsione meteorologica.
In conclusione, questa figura non solo serve come uno strumento di monitoraggio essenziale per le anomalie SST lungo l’equatore, ma offre anche intuizioni indispensabili per la comprensione dei cambiamenti climatici in corso e per la pianificazione di strategie di mitigazione e adattamento ai cambiamenti meteorologici estremi.

La figura illustra due sezioni trasversali che mappano le temperature oceaniche e le relative anomalie lungo l’equatore, abbracciando regioni degli Oceani Indiano e Pacifico, basate sui dati assimilati dal sistema di dati oceanici. La periodicità di riferimento per le normalità è dal 1991 al 2020, fornendo un contesto essenziale per la valutazione delle deviazioni termiche rispetto a una media consolidata.
Pannello Superiore: Distribuzione della Temperatura Oceanica
- Assi e Dimensioni: L’asse verticale del grafico misura la profondità dell’oceano da 0 a 400 metri, mentre l’asse orizzontale si estende da 30°E a 90°W. Questa rappresentazione copre un’ampia fascia longitudinale attraverso i due oceani, focalizzandosi sulle variazioni termiche verticali e longitudinali.
- Isoterme e Gradazione Termica: Le linee colorate tracciano le isoterme, indicando temperature che variano da 10°C, visualizzate in tonalità di viola, fino a 30°C in rosso. Questa distribuzione termica mostra come le temperature diminuiscano con l’aumentare della profondità e come variino significativamente lungo diverse longitudini.
Pannello Inferiore: Anomalie di Temperatura
- Visualizzazione delle Anomalie: Il secondo pannello dettaglia le anomalie di temperatura, che rappresentano le differenze tra le temperature osservate e quelle medie del periodo base. L’uso di una scala cromatica che passa dal blu (temperature significativamente più fredde della norma) al rosso (temperature significativamente più calde della norma) facilita l’identificazione immediata delle regioni con deviazioni termiche notevoli.
- Contorni Numerici: I contorni numerici che mappano le anomalie sono essenziali per quantificare le variazioni termiche, con particolare attenzione alle zone che mostrano anomalie estreme, come quelle evidenziate nei toni del giallo e del rosso vicino a 150°E, suggerendo temperature superiori alla media storica.
Implicazioni Scientifiche e Applicazioni
- Studio della Stratificazione Oceanica e Fenomeni Termici: Il primo pannello fornisce insight critici sulla stratificazione termica verticale degli oceani e sulle dinamiche oceaniche che influenzano la distribuzione del calore. Queste informazioni sono cruciali per comprendere fenomeni come l’upwelling, le correnti oceaniche e le loro interazioni con l’atmosfera.
- Analisi delle Anomalie per la Predizione Climatica: Le anomalie termiche mappate nel secondo pannello sono di vitale importanza per il monitoraggio e la previsione di eventi climatici di largo impatto come El Niño e La Niña. Le anomalie positive possono indicare un accumulo di calore che potrebbe alterare i modelli meteorologici globali, mentre le anomalie negative potrebbero segnalare condizioni opposte.
- Rilevanza per la Modellistica Climatica e Meteorologica: I dati forniti da queste mappe sono impiegati per affinare i modelli climatici e migliorare le previsioni meteorologiche a lungo termine, facilitando una migliore comprensione delle interconnessioni tra le temperature oceaniche e i cambiamenti climatici globali.
In conclusione, la rappresentazione dettagliata fornita da queste sezioni trasversali è indispensabile per la scienza climatologica, offrendo una base fondamentale per analisi approfondite del comportamento termico degli oceani e delle sue implicazioni sul clima terrestre.

La figura rappresenta una sezione trasversale longitudinale e temporale delle anomalie del contenuto di calore oceanico (OHC), ovvero la temperatura media verticale nei primi 300 metri della colonna d’acqua lungo l’equatore, negli Oceani Indiano e Pacifico. Il periodo di riferimento per il calcolo delle anomalie è il trentennio 1991-2020, permettendo di identificare deviazioni significative rispetto alla norma climatologica. Questo tipo di rappresentazione è di estrema rilevanza per comprendere le dinamiche del bilancio termico oceanico, il quale ha un ruolo determinante nell’evoluzione dei fenomeni atmosferici su scala globale, inclusi El Niño e La Niña.
Struttura e interpretazione del grafico
- Asse verticale (Tempo): L’asse temporale copre il periodo da aprile 2023 a gennaio 2025, consentendo di osservare l’evoluzione spazio-temporale delle anomalie del contenuto di calore nell’oceano.
- Asse orizzontale (Longitudine): Il dominio spaziale si estende da 60°E a 60°W, attraversando la zona equatoriale di entrambi gli oceani. Questo consente di individuare le variazioni del contenuto termico lungo le principali aree di scambio termico tra atmosfera e oceano.
Distribuzione delle anomalie di contenuto di calore oceanico (OHC)
- Scala cromatica: Le anomalie di contenuto di calore sono espresse tramite una scala di colori in cui il blu rappresenta anomalie negative (indicative di un raffreddamento rispetto alla norma) e il giallo-rosso rappresenta anomalie positive (indicative di un accumulo termico superiore alla media climatologica). Questa differenziazione visiva consente di identificare immediatamente le zone in cui il bilancio termico si discosta in modo significativo dai valori medi.
- Isolinee e valori numerici: Le curve di contorno, accompagnate da valori numerici, permettono di quantificare con precisione le variazioni dell’OHC nelle diverse regioni longitudinali. Ad esempio, le aree con valori superiori a +1.5 indicano un accumulo sostanziale di calore, mentre le zone con valori inferiori a -1.0 mostrano una significativa perdita di energia termica.
Analisi delle anomalie e loro significato climatico
- Regioni con anomalie negative (Blu): Le aree caratterizzate da valori negativi di OHC segnalano una riduzione del contenuto di calore, suggerendo un raffreddamento della colonna oceanica superiore rispetto alla media climatologica. Queste anomalie possono essere associate a processi di upwelling, nei quali acque fredde profonde risalgono in superficie, alterando il bilancio termico oceanico e influenzando la circolazione atmosferica regionale.
- Regioni con anomalie positive (Giallo/Rosso): Le zone che presentano un’anomalia positiva del contenuto di calore indicano un’accumulazione superiore alla norma. Questi segnali possono rappresentare la formazione di condizioni favorevoli allo sviluppo di eventi El Niño, poiché il surplus di calore immagazzinato nell’oceano può essere successivamente rilasciato in atmosfera, provocando una redistribuzione su larga scala dell’energia termica e alterando i pattern delle precipitazioni globali.
Implicazioni per la previsione climatica e meteorologica
- Monitoraggio degli eventi ENSO: L’analisi delle anomalie del contenuto di calore oceanico è un parametro cruciale per prevedere l’insorgenza di eventi legati a El Niño e La Niña, poiché l’energia termica accumulata o dispersa negli oceani è un fattore determinante per la circolazione atmosferica globale e le precipitazioni tropicali.
- Impatto sugli eventi meteorologici estremi: Le variazioni dell’OHC influenzano direttamente la formazione e l’intensità dei sistemi meteorologici, tra cui uragani e cicloni tropicali, che traggono energia dal calore oceanico superficiale. Un oceano con un’anomalia termica positiva tende a favorire cicloni più intensi e persistenti.
- Rilevanza per la modellistica climatica: L’integrazione dei dati sulle anomalie di contenuto di calore nei modelli numerici permette di migliorare la capacità predittiva dei sistemi climatici, affinando le proiezioni a medio-lungo termine sulle temperature globali e sugli effetti del cambiamento climatico.
Conclusione
Questa rappresentazione delle anomalie di contenuto di calore oceanico fornisce un quadro dettagliato delle fluttuazioni termiche negli strati superiori dell’oceano, un aspetto fondamentale per comprendere la dinamica degli scambi energetici tra oceano e atmosfera. L’analisi di queste anomalie consente non solo di monitorare le condizioni oceaniche attuali, ma anche di anticipare potenziali eventi ENSO e le loro ripercussioni sul clima globale.

La figura presentata illustra una serie di indici climatici misurati lungo l’equatore negli Oceani Pacifico e Indiano, evidenziando quattro diversi parametri osservativi: l’indice di radiazione infrarossa a onda lunga uscente (OLR) vicino alla Linea Internazionale del Cambio di Data (OLR-DL), l’indice dei venti zonali equatoriali a 200 hPa nel Pacifico Centrale (U200-CP), l’indice dei venti zonali equatoriali a 850 hPa nel Pacifico Centrale (U850-CP), e l’indice dei venti zonali equatoriali a 200 hPa nell’Oceano Indiano (U200-IN). Le serie temporali si estendono dal 2015 al 2025, con un periodo di base dal 1991 al 2020 per definire la normalità. Le aree colorate in rosso e blu indicano rispettivamente i periodi di El Niño e La Niña, sottolineando la loro corrispondenza con variazioni significative nei parametri osservati.
1. Indice OLR-DL: Questo indice misura la radiazione infrarossa che lascia l’atmosfera, indicando l’attività convettiva sopra le acque oceaniche. I valori inferiori suggeriscono una maggiore formazione di nuvole e precipitazioni, tipici di condizioni di El Niño, mentre valori più alti indicano minore attività convettiva, associata a periodi di condizioni neutrali o La Niña. L’analisi mostra come, durante i periodi di El Niño, l’indice di OLR sia consistentemente più basso, evidenziando una maggiore attività convettiva nel Pacifico centrale.
2. Indice U200-CP: Questo indice monitora la velocità dei venti zonali ad alta quota (circa 12 km sopra la superficie del mare) nel Pacifico Centrale. Durante gli eventi di El Niño, i venti di alta quota tendono a indebolirsi, un fenomeno che è visibile nei picchi negativi dell’indice durante i periodi rossi. Queste variazioni indicano una significativa perturbazione delle normali condizioni atmosferiche e sono cruciali per comprendere la portata e l’impatto degli eventi di El Niño sulla circolazione atmosferica globale.
3. Indice U850-CP: L’analisi dei venti zonali a un livello più vicino alla superficie (circa 1.5 km di altitudine) mostra risposte simili agli indici di alta quota ma con maggiore intensità. Le fluttuazioni in questo indice sono fortemente correlate con i cambiamenti nei modelli di circolazione oceanica e atmosferica che influenzano direttamente i pattern meteorologici locali e globali. Durante El Niño, si osserva una riduzione significativa dei venti zonali, che facilita il riscaldamento delle acque superficiali del Pacifico.
4. Indice U200-IN: L’indice dei venti zonali nell’Oceano Indiano a 200 hPa mostra come i fenomeni di El Niño e La Niña influenzino anche regioni distanti dall’epicentro del Pacifico. Le variazioni in questo indice riflettono cambiamenti nei venti di alta quota che possono alterare i regimi di precipitazioni e le temperature nell’Oceano Indiano, con effetti cascata su monsoni e condizioni climatiche regionali.
In sintesi, l’integrazione di questi indici in una visualizzazione temporale fornisce un quadro complesso e dettagliato delle interazioni tra oceanici e atmosferici durante i periodi di El Niño e La Niña. La comprensione di queste dinamiche è fondamentale per la previsione climatica, la gestione delle risorse idriche e la preparazione a eventi meteorologici estremi. La correlazione tra i cambiamenti osservati negli indici e gli eventi di El Niño e La Niña evidenzia l’importanza di monitorare costantemente questi parametri per anticipare e mitigare gli impatti climatici su scala globale.

La figura presentata mostra la distribuzione della radiazione infrarossa a onda lunga in uscita (OLR) e le relative anomalie su una scala mensile. L’OLR è un indice cruciale nel monitoraggio climatico, riflettendo la quantità di energia radiante che l’atmosfera terrestre emette verso lo spazio. Questo indice è inversamente correlato all’attività convettiva e alla copertura nuvolosa; valori bassi di OLR indicano alta attività convettiva, tipica di zone con abbondanti precipitazioni, mentre valori alti indicano bassa attività convettiva e minori precipitazioni. Il periodo di base utilizzato per definire la normalità delle anomalie è dal 1991 al 2020, fornendo un contesto per valutare le deviazioni rispetto a un periodo climatico stabilito.
Analisi del Pannello Superiore: Radiazione Infrarossa a Onda Lunga in Uscita (OLR)
- Distribuzione Spaziale e Valori di OLR: La mappa copre latitudini da 30°S a 30°N e longitudini da 0°E a 180°W. Le aree colorate dal rosso al giallo rappresentano valori più alti di OLR, suggerendo regioni con minore copertura nuvolosa e attività convettiva ridotta. Al contrario, le aree in tonalità di blu mostrano valori più bassi di OLR, indicando una maggiore presenza di nuvole e potenziale attività convettiva intensa.
- Isolinie di OLR: Le linee di contorno marcate sul pannello indicano specifici livelli di radiazione in watt per metro quadrato, aiutando a quantificare l’intensità della radiazione emessa dalle diverse regioni.
Analisi del Pannello Inferiore: Anomalie della Radiazione Infrarossa a Onda Lunga in Uscita (OLR)
- Rappresentazione delle Anomalie: Le anomalie sono rappresentate attraverso una scala cromatica da blu (indicativo di anomalie negative, con maggiore attività convettiva del normale) a rosso (anomalie positive, con attività convettiva inferiore alla norma). Queste anomalie sono calcolate confrontando i valori mensili di OLR con la media del periodo di riferimento 1991-2020.
- Interpretazione delle Anomalie: Le aree con anomalie negative, evidenziate in blu, possono essere associate a fenomeni climatici come La Niña o intensificazione delle condizioni monsoniche, che portano a precipitazioni superiori alla media. Invece, le anomalie positive, in rosso, possono indicare condizioni di siccità o una riduzione delle precipitazioni, spesso correlate con eventi di El Niño.
Significato Climatico e Implicazioni
- Importanza dell’OLR nel Monitoraggio Climatico: L’OLR è fondamentale per il monitoraggio delle dinamiche atmosferiche e delle interazioni tra oceano e atmosfera. La sua analisi consente di identificare cambiamenti nei pattern delle precipitazioni e nella distribuzione globale delle nuvole, elementi essenziali per la previsione meteorologica e climatica.
- Applicazioni Pratiche: I dati OLR sono utilizzati per prevedere e monitorare la formazione e l’intensità di fenomeni meteorologici estremi come uragani e cicloni, che sono influenzati dalle condizioni di temperatura e umidità dell’aria. Inoltre, permettono agli scienziati di studiare l’impatto degli eventi climatici su larga scala come El Niño e La Niña sul clima globale.
In conclusione, questa analisi dettagliata della radiazione infrarossa a onda lunga in uscita fornisce una visione complessiva delle condizioni atmosferiche attuali e passate, offrendo strumenti preziosi per la comprensione e la previsione dei cambiamenti nel sistema climatico terrestre. La correlazione tra le anomalie di OLR e gli eventi climatici di grande scala sottolinea l’importanza di continuare a monitorare questo indice per anticipare e mitigare gli impatti climatici e meteorologici globali.


La figura illustra due sezioni trasversali temporali e longitudinali lungo l’equatore, che evidenziano le anomalie nel potenziale di velocità a 200 hPa e nelle anomalie dei venti zonali a 850 hPa. Questi indicatori sono essenziali per comprendere la dinamica atmosferica in alta quota e vicino alla superficie, rispettivamente, e sono cruciali per analizzare l’impatto di fenomeni climatici significativi come El Niño e La Niña. La base di riferimento per la normalità utilizzata è il periodo 1991-2020, che fornisce un contesto stabilito per identificare deviazioni significative e tendenze.
Pannello Sinistro: Anomalie del Potenziale di Velocità a 200 hPa
- Interpretazione del Potenziale di Velocità: Il potenziale di velocità a questa quota è una misura critica della convergenza e della divergenza dei flussi d’aria. Le regioni dove l’aria converge (rappresentate da colori caldi come il rosso e il giallo) suggeriscono potenziali zone di sollevamento atmosferico e precipitazioni. Invece, le aree di divergenza (rappresentate in blu) indicano movimenti discendenti, generalmente associati a condizioni atmosferiche più secche e stabili.
- Significato delle Anomalie: Queste anomalie forniscono indicazioni preziose sulle modifiche dei grandi sistemi di circolazione atmosferica e sono fondamentali per identificare e prevedere eventi climatici estremi come cicloni e intense precipitazioni, particolarmente in regioni sensibili come quelle equatoriali.
Pannello Destro: Anomalie dei Venti Zonali a 850 hPa
- Analisi dei Venti Zonali: A questa altitudine, i venti zonali sono un indicatore diretto della forza e della direzione dei venti lungo l’equatore. Le anomalie negative (blu) indicano venti più deboli o inversioni del vento, che sono tipiche di condizioni El Niño, influenzando il riscaldamento delle acque oceaniche nel Pacifico centrale. Le anomalie positive (giallo e rosso) indicano venti più forti del normale, spesso osservati durante La Niña, che possono intensificare le correnti oceaniche e le condizioni meteorologiche associate.
- Implicazioni per la Meteorologia e Climatologia: Monitorare queste anomalie è essenziale per la previsione accurata di pattern meteorologici, come modificazioni nelle precipitazioni e temperature regionali, che dipendono fortemente dai cambiamenti nei venti zonali equatoriali.
Rilevanza delle Mappe nel Contesto Climatico Globale
- Importanza delle Anomalie in Climatologia: La capacità di visualizzare e analizzare queste anomalie lungo l’equatore offre agli scienziati strumenti vitali per comprendere e prevedere le interazioni complesse tra l’oceano e l’atmosfera, che governano fenomeni climatici su larga scala. L’analisi di queste mappe è cruciale non solo per la ricerca climatica ma anche per le applicazioni pratiche in meteorologia, gestione delle risorse idriche e pianificazione agricola.
- Studio dei Fenomeni El Niño e La Niña: La comprensione approfondita di come questi fenomeni influenzano i venti zonali e il potenziale di velocità può aiutare a prevedere i loro effetti a cascata su scala globale, inclusi impatti su biodiversità, economie e società umane.
In sintesi, queste visualizzazioni offrono una panoramica dettagliata e quantificata delle anomalie atmosferiche che sono fondamentali per monitorare e prevedere i cambiamenti climatici e meteorologici lungo l’equatore, contribuendo significativamente alla nostra capacità di anticipare e mitigare gli effetti dei grandi fenomeni climatici.
Previsioni dei Modelli degli Indici di Monitoraggio dell’ENSO
Le previsioni dei modelli delle anomalie della temperatura superficiale del mare (SST) dai valori climatologici di riferimento, calcolati sulla base dell’ultimo periodo mobile di trent’anni, per le regioni di NINO.3, NINO.WEST e IOBW sono dettagliatamente illustrate nelle Figure 11, 12 e 13. Queste proiezioni sono generate attraverso l’impiego del sistema di previsione stagionale ad insieme della Japan Meteorological Agency (JMA/MRI-CPS3). È importante sottolineare che l’annuncio ufficiale della JMA non si basa esclusivamente sui risultati del modello di previsione, ma integra anche un’analisi approfondita delle più recenti condizioni atmosferiche e oceaniche.
Le figure menzionate offrono una rappresentazione temporale delle deviazioni mensili della SST per le seguenti regioni equatoriali e subtropicali:
- NINO.3 (5°N-5°S, 150°W-90°W): Questa regione è particolarmente significativa per il monitoraggio delle condizioni di El Niño, data la sua posizione centrale nel Pacifico equatoriale.
- NINO.WEST (10°N-EQ, 130°E-150°E): Localizzata nel Pacifico occidentale, questa area è cruciale per la rilevazione delle prime fasi dei cambiamenti termici associati agli eventi di El Niño e La Niña.
- IOBW (20°N-20°S, 40°E-100°E): Quest’area copre una vasta parte dell’Oceano Indiano ed è essenziale per comprendere l’interazione tra gli oceani Indiano e Pacifico, soprattutto in relazione ai fenomeni climatici estesi.
Ogni figura mostra una linea spessa con cerchi chiusi che rappresenta le deviazioni osservate della SST, mentre i riquadri indicano le previsioni per i successivi sei mesi, come determinato dal sistema di previsione stagionale ad insieme. Ogni riquadro definisce l’intervallo entro cui si prevede che la deviazione della SST si collochi, con una probabilità del 70%.
Queste previsioni sono di vitale importanza per la comunità scientifica e per i decisori, poiché forniscono indicazioni essenziali sui potenziali cambiamenti climatici imminenti che possono influenzare fenomeni meteorologici globali, la biodiversità marina, la sicurezza alimentare e la gestione delle risorse idriche. La capacità di prevedere con precisione tali deviazioni aiuta a mitigare i rischi associati agli eventi climatici estremi, facilitando una migliore preparazione e risposta a scala globale.

La figura mostra le previsioni delle anomalie della temperatura superficiale del mare (SST) per la regione NINO.3, generate dal sistema di previsione stagionale ad insieme. Le deviazioni dalla media climatologica, basate sul periodo di riferimento 1991-2020, sono rappresentate per un arco temporale che si estende da aprile 2024 a luglio 2025.
1. Analisi delle Deviazioni Osservate (Linea Rossa con Punti):
- La linea rossa con punti illustra le deviazioni osservate della SST per il periodo da aprile a dicembre 2024. Durante questo lasso di tempo, le temperature sono state consistentemente inferiori alla norma, oscillando intorno a -1.0°C. Questa tendenza indica una forte influenza delle condizioni tipiche di La Niña, caratterizzate da temperature superficiali del mare significativamente più fredde del normale.
2. Analisi delle Previsioni (Barre Gialle):
- Le barre gialle mostrano le previsioni per i mesi da gennaio a luglio 2025. Ogni barra rappresenta l’intervallo previsto delle deviazioni della SST, con una probabilità del 70%. Si osserva una tendenza progressiva verso un aumento delle temperature, con previsioni che si spostano da valori negativi verso la norma o leggermente al di sopra di essa. Questo suggerisce un possibile indebolimento delle condizioni di La Niña e una transizione verso uno stato climatico neutro o verso l’inizio di un evento El Niño.
3. Aree Colorate Indicative delle Condizioni di El Niño e La Niña:
- L’area colorata in rosa denota i periodi potenzialmente associati a El Niño, dove si prevedono temperature superiori alla norma. Questo è indicativo di un aumento del calore superficiale che potrebbe influenzare fenomeni meteorologici globali, inclusi cambiamenti nei pattern di precipitazioni e un aumento della frequenza e intensità degli eventi meteorologici estremi.
- L’area colorata in azzurro rappresenta le condizioni associate a La Niña, caratterizzate da temperature inferiori alla norma. Le implicazioni di tali condizioni includono potenziali impatti sulle precipitazioni in diverse regioni del mondo, influenzando l’agricoltura, le risorse idriche e la biodiversità.
Implicazioni Scientifiche e Pratiche:
- Queste previsioni sono essenziali per climatologi e meteorologi, poiché forniscono dati cruciali per la pianificazione e la preparazione a risposte ai cambiamenti climatici. L’anticipazione delle variazioni nella SST nella regione NINO.3 è fondamentale per prevedere e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici globali.
- La comprensione delle dinamiche di queste anomalie termiche è vitale per la modellazione climatica accurata e per la previsione a lungo termine, permettendo agli scienziati di valutare gli effetti potenziali su scala globale e di informare politiche pubbliche e strategie di mitigazione del rischio.
In sintesi, l’analisi dettagliata fornita dalla figura non solo arricchisce la nostra comprensione delle tendenze attuali e future della SST nella regione NINO.3, ma offre anche strumenti preziosi per anticipare gli impatti climatici e ambientali a livello globale, contribuendo significativamente alla scienza climatica e alla preparazione delle comunità di tutto il mondo.

La figura rappresentata fornisce una proiezione dettagliata delle deviazioni della temperatura superficiale del mare (SST) per la regione NINO.WEST (10°N-EQ, 130°E-150°E), elaborate attraverso il sistema di previsione stagionale ad insieme. Le previsioni coprono il periodo da aprile 2024 fino a luglio 2025 e sono presentate in un formato che combina dati osservati e previsti, evidenziando l’evoluzione delle temperature marine in relazione alla norma stabilita per il periodo 1991-2020.
Dettaglio delle Componenti della Figura:
- Linea Rossa con Punti: Indica le deviazioni osservate della SST da aprile a dicembre 2024. Questa traiettoria mostra un incremento progressivo delle temperature, culminando in valori che si aggirano intorno ai 0.6°C sopra la media, suggerendo una fase temporanea di riscaldamento delle acque.
- Barre Gialle: Rappresentano le proiezioni future delle deviazioni della SST da gennaio a luglio 2025. Ogni barra delinea un intervallo di previsione entro cui si prevede che le deviazioni della temperatura rientrino con una probabilità del 70%. Notabilmente, queste previsioni indicano una tendenza al ribasso, con le temperature che gradualmente si avvicinano a valori normali o leggermente inferiori, segnalando una potenziale mitigazione del riscaldamento iniziale.
- Aree Colorate (Rosa e Azzurro): Le zone colorate rosa indicano periodi in cui le temperature sono previste essere superiori alla norma, potenzialmente allineandosi con le caratteristiche di un evento El Niño. Al contrario, le aree azzurre rappresentano periodi con temperature inferiori alla norma, spesso associate a condizioni La Niña.
Implicazioni delle Previsioni:
- Transizioni Climatiche: La sequenza di previsioni suggerisce una fase di riscaldamento seguita da una moderazione delle temperature, il che potrebbe indicare la fine di un evento climatico caldo e l’inizio di una fase più fredda o neutra. Questa transizione è cruciale per i pianificatori e i responsabili delle politiche climatiche, poiché impatta direttamente sulla gestione delle risorse idriche, agricoltura, e protezione delle zone costiere.
- Rilevanza per le Strategie di Adattamento e Mitigazione: Comprendere le tendenze nelle deviazioni della SST permette agli scienziati di formulare previsioni più accurate riguardo agli impatti climatici regionali e globali. Questo è particolarmente importante per le regioni dipendenti dalle dinamiche oceaniche per la loro stabilità climatica e economica.
- Importanza per la Ricerca Climatica: Le proiezioni fornite dalla figura sono fondamentali per affinare i modelli climatici globali e migliorare la comprensione delle interazioni tra l’oceano e l’atmosfera. Tali modelli sono essenziali per prevedere e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici su scala mondiale.
In conclusione, la visualizzazione delle proiezioni delle deviazioni della SST nella regione NINO.WEST fornisce un’insight preziosa non solo per i climatologi e meteorologi ma anche per i decisori globali, permettendo una pianificazione efficace in risposta ai cambiamenti delle condizioni marine e ai loro effetti sui climi locali e globali.

La figura visualizzata rappresenta un’analisi dettagliata delle previsioni delle anomalie della temperatura superficiale del mare (SST) per la regione dell’Oceano Indiano Occidentale (IOBW, 20°N-20°S, 40°E-100°E), prodotte dal sistema di previsione stagionale ad insieme della Japan Meteorological Agency (JMA). Queste previsioni si estendono dal periodo di aprile 2024 fino a luglio 2025, offrendo una visione cruciale delle tendenze termiche oceaniche per la regione.
1. Analisi dei Dati Osservati (Linea Rossa con Punti):
- La linea rossa con punti traccia le anomalie osservate della SST da aprile a dicembre 2024. In questo intervallo temporale, i valori mostrano una variabilità moderata con una tendenza verso un calo significativo verso la fine dell’anno, indicando una deviazione dalla media climatica basata sul periodo di riferimento 1991-2020.
2. Proiezioni Future (Barre Gialle):
- Le barre gialle indicano le previsioni per le anomalie della SST da gennaio a luglio 2025. Ogni barra rappresenta l’intervallo previsto per le anomalie della temperatura, con una probabilità del 70% che tali valori ricadano all’interno dell’intervallo specificato. Le proiezioni suggeriscono un trend verso una riduzione dell’anomalia negativa, stabilizzandosi verso valori vicini alla norma o leggermente più caldi.
3. Contesto delle Aree Colorate (Rosa e Azzurro):
- Le aree colorate servono per indicare visivamente le fasce di temperatura rispetto alla norma climatologica. L’area rosa suggerisce periodi con temperature superiori alla media, tipiche di condizioni El Niño-like, mentre l’area azzurra denota temperature inferiori alla media, caratteristiche di condizioni La Niña-like. Le previsioni attuali indicano una transizione da un periodo più freddo verso condizioni più temperate o calde.
Implicazioni Scientifiche e Pratiche:
- La comprensione dettagliata di queste transizioni è fondamentale per gli scienziati climatologi e i decisori politici, poiché le variazioni nelle SST influenzano direttamente i modelli climatici regionali e globali, incidendo su fenomeni come le precipitazioni, la circolazione atmosferica e l’incidenza di eventi meteorologici estremi.
- Queste informazioni sono essenziali per la pianificazione in settori critici come l’agricoltura, la gestione delle risorse idriche e la protezione delle zone costiere, dove le decisioni devono anticipare e mitigare gli impatti dei cambiamenti nelle condizioni oceaniche.
- L’analisi delle previsioni SST fornisce anche dati preziosi per l’aggiornamento dei modelli previsionali, migliorando la precisione delle previsioni meteo e climatiche a lungo termine e facilitando una migliore risposta ai cambiamenti climatici globali.
In conclusione, questa figura non solo documenta le tendenze attuali e future della temperatura superficiale del mare nella regione IOBW ma offre anche uno strumento vitale per comprendere e rispondere alle dinamiche climatiche in una delle aree più sensibili ai cambiamenti climatici globali.
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