Il The Institute of Atmospheric Sciences and Climate (Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima, CNR-ISAC) è uno degli istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche in Italia, che si occupa principalmente di studi e ricerche legati alla scienza dell’atmosfera e al clima. La missione dell’ISAC è quella di comprendere i processi fisici e chimici che governano il clima della Terra, incluso il sistema climatico italiano, per fornire conoscenze fondamentali nel campo delle scienze atmosferiche, contribuendo così alla previsione e mitigazione degli impatti dei cambiamenti climatici.

Per quanto riguarda il rilevamento delle anomalie delle temperature in Italia, l’ISAC utilizza una combinazione di strumenti e metodologie:

  1. Rilevamento da stazioni meteorologiche: L’Italia ha una rete di stazioni meteorologiche sparse su tutto il territorio nazionale che raccolgono dati sulle temperature. Questi dati vengono poi analizzati per identificare deviazioni dalla media storica, che vengono considerate anomalie.
  2. Satelliti: Satelliti meteorologici e ambientali possono fornire dati sulla temperatura della superficie terrestre e marina. L’ISAC può utilizzare questi dati per monitorare le variazioni delle temperature su scala regionale e nazionale.
  3. Modelli climatici: Gli scienziati utilizzano modelli climatici complessi che simulano il sistema climatico per prevedere le anomalie delle temperature e comprendere le loro cause. Questi modelli possono essere basati su dati storici e attuali e possono includere variabili come l’attività solare, i gas serra, le correnti oceaniche, ecc.
  4. Analisi storiche: Confrontando i dati attuali con quelli storici, gli scienziati possono identificare se le temperature registrate sono insolite per un determinato periodo dell’anno. Le serie storiche di dati climatici sono essenziali per questa analisi.
  5. Collaborazioni internazionali: Il CNR-ISAC collabora con altre istituzioni e reti internazionali per lo scambio di dati e conoscenze, come il Copernicus Climate Change Service (C3S) e l’European Centre for Medium-Range Weather Forecasts (ECMWF), che forniscono ulteriori dati e analisi.

L’analisi delle anomalie di temperatura è fondamentale per comprendere le tendenze del riscaldamento globale e per sviluppare strategie di adattamento e mitigazione. Gli studi e le ricerche condotte dall’ISAC sono quindi di vitale importanza per informare il pubblico e i decisori politici sullo stato del clima e sulle sue potenziali evoluzioni future.

L anno meteorologico e l’anno solare sono due sistemi diversi per suddividere il tempo: di seguito una spiegazione

  1. Anno Solare: L’anno solare, noto anche come anno tropicale, è il tempo impiegato dalla Terra per completare un’orbita completa attorno al Sole rispetto alle stagioni, che è di circa 365,24 giorni. Questo periodo di tempo è fondamentale per mantenere in allineamento il nostro calendario civile con le stagioni. Poiché 365,24 giorni non è un numero intero, il calendario gregoriano introduce un giorno aggiuntivo (il 29 febbraio) durante gli anni bisestili, che si verificano quasi ogni quattro anni, per correggere questa discrepanza.
  2. Anno Meteorologico: L’anno meteorologico è un concetto utilizzato per scopi statistici e di confronto climatico. Per comodità e per avere set di dati coerenti, gli anni meteorologici sono suddivisi in mesi completi. Invece di iniziare il 1° gennaio e finire il 31 dicembre, un anno meteorologico inizia tipicamente all’inizio di uno dei quattro mesi che segnano il cambio delle stagioni meteorologiche. Ad esempio, in molti paesi, l’anno meteorologico inizia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre, ma in alcuni contesti, può iniziare il 1° dicembre e terminare il 30 novembre dell’anno successivo. Questo permette agli scienziati di raccogliere dati sulle stagioni (inverno, primavera, estate, autunno) in blocchi completi e di confrontare facilmente i mesi e le stagioni tra anni diversi.

L’uso di un anno meteorologico standardizzato è particolarmente utile per analizzare i dati climatici e meteorologici perché elimina le variazioni minori causate dalla lunghezza effettiva dell’anno solare. Ciò rende più semplice per i meteorologi e i climatologi eseguire confronti tra i dati annuali e comprendere le tendenze a lungo termine del clima.

Anomalie di temperatura media registrate in Italia durante l’anno fino ad ottobre 2023

immagine mostra una mappa di anomalie termiche, cioè le deviazioni della temperatura media da un valore di riferimento. Vediamo di capire i dettagli:

  1. Riferimento Temporale: Le anomalie sono calcolate rispetto alla media di un periodo di riferimento specificato, in questo caso, dal 1991 al 2020. Questo significa che per ogni area rappresentata, la temperatura media attuale è confrontata con la temperatura media calcolata per quell’area nel periodo 1991-2020.
  2. Gradazione dei Colori: La scala a destra rappresenta la deviazione in gradi Celsius dalla media del periodo di riferimento. Il blu rappresenta una temperatura media inferiore alla norma, mentre il rosso rappresenta una temperatura media superiore alla norma.
    • Le tonalità di rosso indicano un riscaldamento, ovvero temperature medie più alte rispetto alla media del periodo di riferimento.
    • Il singolo riquadro blu indica un raffreddamento, ovvero una temperatura media inferiore rispetto alla media del periodo di riferimento.
  3. Riquadri sulla Mappa: Ogni riquadro rappresenta una zona geografica specifica, e il colore all’interno del riquadro indica l’anomalia termica di quella zona. Le aree colorate in rosso chiaro mostrano anomalie leggermente superiori alla media, mentre quelle in rosso scuro mostrano anomalie significativamente superiori alla media.
  4. Area Geografica: La mappa si focalizza sull’Italia e sui mari circostanti. Si può notare come quasi tutta l’Italia presenta anomalie positive (temperature più alte della media), il che può indicare un periodo di calore anomalo o un cambiamento climatico a lungo termine che ha portato a un aumento delle temperature medie.
  5. Logo in Basso a Sinistra: Il logo “ISAC” indica l’istituto o l’organizzazione che ha prodotto la mappa, che nel caso specifico sembra essere l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR italiano.

In conclusione, questa mappa è utile per climatologi e meteorologi per visualizzare rapidamente le aree che sperimentano cambiamenti di temperatura significativi rispetto alla norma storica, indicando potenziali onde di calore o cambiamenti climatici in atto.

Il report sopra mostra le anomalie della temperatura media in Italia rispetto al periodo di riferimento 1991-2020. Ecco una spiegazione dettagliata dei contenuti:

  1. ITALY ANOMALY (relative to 1991-2020 mean)
    • La temperatura media in Italia nel periodo corrente (che sembra essere il 2023 fino alla data del report) è stata 1.15 °C superiore alla media del periodo 1991-2020.
    • Rank: L’anno corrente è classificato come il più caldo (1st Warmest) da quando si hanno record, rispetto a 224 altri anni.
    • Warmest/Coldest Year on Record (period 1800-Today): Il 2023 ha la temperatura media più alta registrata (1.15 °C sopra la media), mentre il 1816 ha la temperatura media più bassa registrata (-3.44 °C sotto la media).
  2. SUB-REGIONS La mappa inclusa mostra le anomalie termiche divise in sub-regioni in Italia, con colori che indicano l’anomalia termica. Il verde indica le aree meno calde rispetto alla media, mentre il rosso indica le aree con la maggiore anomalia di calore.
  3. NORTHERN ITALY ANOMALY
    • Anomalia: Nel Nord Italia, l’anomalia è +1.27 °C rispetto alla media del periodo 1991-2020.
    • Rank: È il secondo anno più caldo (2nd Warmest) registrato dal 1800 ad oggi.
    • Warmest/Coldest on Record: Il 2022 è stato l’anno più caldo con +1.28 °C, mentre il 1816 è stato il più freddo con -3.51 °C sotto la media.
  4. CENTRAL ITALY ANOMALY
    • Anomalia: Nel Centro Italia, l’anomalia è +1.17 °C.
    • Rank: È l’anno più caldo (1st Warmest) registrato dal 1831 ad oggi.
    • Warmest/Coldest on Record: Il 2023 è l’anno più caldo con +1.17 °C, e il 1835 è stato il più freddo con -3.19 °C sotto la media.
  5. SOUTHERN ITALY ANOMALY
    • Anomalia: Nel Sud Italia, l’anomalia è +1.06 °C.
    • Rank: È l’anno più caldo (1st Warmest) registrato dal 1800 ad oggi.
    • Warmest/Coldest on Record: Il 2023 è l’anno più caldo con +1.06 °C, e il 1814 è stato il più freddo con -3.09 °C sotto la media.

In conclusione, il report fornisce una valutazione delle temperature rispetto a una media di riferimento per l’Italia e le sue sub-regioni, mostrando un aumento significativo delle temperature medie nel 2023 rispetto al periodo di riferimento 1991-2020. Questo tipo di analisi è importante per comprendere le tendenze del cambiamento climatico.

Anomalie di temperatura minima registrate in Italia per il periodo meteorologico da dicembre a ottobre del 2023, rispetto alla media del trentennio 1991-2020.

Questa mappa illustra le anomalie delle temperature minime registrate in Italia nel periodo meteorologico che va da dicembre a ottobre del 2023, confrontate con la media trentennale del periodo 1991-2020. La mappa è divisa in griglie che rappresentano diverse aree geografiche, con ogni cella che mostra l’anomalia di temperatura per quella specifica regione.

Ecco una spiegazione dettagliata dei componenti del grafico:

  • Barra dei Colori (Legend): Sulla destra, vi è una barra colorata che mostra l’intervallo delle anomalie termiche misurate in gradi Celsius (°C). Il blu indica temperature inferiori alla media del trentennio 1991-2020, mentre il rosso indica temperature superiori alla media.
  • Anomalie Termiche:
    • Le celle colorate di rosso mostrano le aree in cui la temperatura minima è stata superiore alla media 1991-2020. Più il colore è intenso, maggiore è l’anomalia positiva (cioè, più caldo del normale).
    • Le celle in blu indicano aree dove la temperatura minima è stata inferiore alla media del trentennio. Anche in questo caso, l’intensità del colore corrisponde all’entità dell’anomalia negativa (cioè, più freddo del normale).
    • Le aree in bianco non mostrano una significativa deviazione dalla media trentennale, indicando che le temperature minime sono state vicine alla norma.
  • Valori Specifici:
    • Alcune celle mostrano valori estremi di anomalie, come quelli in viola scuro, che indicano un’anomalia significativamente inferiore alla media, nell’ordine di -1,7 °C o anche inferiore.
    • Le celle in rosso scuro mostrano anomalie significativamente superiori alla media, fino a +1,7 °C o anche superiore.
  • Situazione Geografica:
    • La mappa è centrata sull’Italia, con i meridiani e paralleli indicati ai margini per dare un riferimento geografico.
    • I confini nazionali e regionali sono delineati, permettendo di identificare le zone specifiche interessate dalle varie anomalie termiche.
  • Crediti e Licenze:
    • In basso a sinistra, vi è il logo dell’ISAC, presumibilmente l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR, che indica l’ente che ha prodotto o fornito il grafico.
    • C’è anche una notazione di una licenza Creative Commons (CC BY NC ND), che indica come il grafico può essere utilizzato (distribuito ma non modificato, senza scopo commerciale e con attribuzione dell’autore originale).

In conclusione, il grafico presenta un’analisi delle deviazioni della temperatura minima in Italia per il periodo da dicembre a ottobre del 2023 rispetto alla media del trentennio precedente, mostrando dove sono state registrate anomalie termiche sia positive che negative.

Il report sopra presenta una serie di dati sulle anomalie di temperatura in Italia, confrontando le temperature minime registrate da dicembre a ottobre del 2023 con la media del trentennio 1991-2020. I dati sono divisi tra l’anomalia generale per l’Italia e quelle specifiche per le sub-regioni del nord, centro e sud. Ecco i dettagli:

ITALY ANOMALY (relative to 1991-2020 mean)

  • L’anomalia termica per l’Italia è di +1.16 °C.
  • Questo valore rappresenta la differenza tra la temperatura media minima registrata nel periodo dicembre 2022 – ottobre 2023 e la media minima del trentennio di riferimento 1991-2020.
  • L’Italia ha classificato l’anno 2023 come il più caldo registrato con questa anomalia, assegnandogli il 1° posto (“Rank”) in termini di caldo.
  • Il confronto è fatto con il periodo storico dal 1800 ad oggi, indicando che il 2023 ha battuto tutti i record precedenti.
  • La temperatura più fredda registrata in questo contesto è stata nel 1816 con un’anomalia di -3.53 °C.

SUB-REGIONS Il dettaglio per le sub-regioni mostra:

  1. NORTHERN ITALY ANOMALY
    • Anomalia di +1.35 °C.
    • Questa è l’anomalia più alta tra le sub-regioni, che rende il 2023 l’anno più caldo dal 1800 per il Nord Italia.
    • Il record più freddo per il Nord Italia è del 1816 con un’anomalia di -3.53 °C.
  2. CENTRAL ITALY ANOMALY
    • Anomalia di +1.03 °C.
    • Il 2023 è classificato come l’anno più caldo dal 1831 per il Centro Italia.
    • Il record di freddo per il Centro Italia è nel 1845 con un’anomalia di -3.34 °C.
  3. SOUTHERN ITALY ANOMALY
    • Anomalia di +1.03 °C, identica a quella del Centro Italia.
    • Anche per il Sud Italia, il 2023 è l’anno più caldo dal 1800.
    • Il record più freddo è stato nel 1814 con un’anomalia di -3.09 °C.

La mappa inserita nella tabella mostra le anomalie termiche divise per regione, con una gradazione di colori dal verde al rosso per indicare la severità dell’anomalia termica. Le regioni colorate in verde mostrano le minori anomalie, mentre quelle in rosso mostrano le anomalie maggiori.

Anomalie di temperatura massima registrate in Italia per il periodo meteorologico da dicembre a ottobre del 2023, rispetto alla media del trentennio 1991-2020.

Questa mappa visualizza le anomalie di temperatura massima in Italia per il periodo da dicembre 2022 a ottobre 2023, confrontate con la media del trentennio 1991-2020. La mappa utilizza diversi colori per indicare la grandezza dell’anomalia termica nelle diverse regioni italiane. La legenda a destra della mappa mostra l’intervallo delle anomalie in gradi Celsius (°C), andando da -1.7 a +1.7°C.

Dettagli sulla mappa:

  1. Colorazione:
    • Le tonalità di rosso rappresentano un aumento della temperatura rispetto alla media del trentennio, indicando un clima più caldo del normale.
    • Le tonalità di blu rappresentano una diminuzione della temperatura rispetto alla media del trentennio, indicando un clima più freddo del normale.
    • Le regioni senza colorazione indicano una deviazione minima o nessuna deviazione dalla media trentennale.
  2. Deviazione della Temperatura:
    • Le aree in rosso chiaro hanno anomalie positive minori, mentre quelle in rosso scuro hanno anomalie positive maggiori.
    • Le aree in blu chiaro indicano anomalie negative minori, e quelle in blu scuro indicano anomalie negative maggiori.
    • Le regioni in viola indicano le deviazioni più significative dall’intervallo normale, che in questo caso sono anomalie positive molto elevate.
  3. Geografia:
    • La mappa è divisa in griglie che coprono diverse parti dell’Italia, probabilmente basate su un’analisi climatica regionale o provinciale.
  4. Simbologia:
    • In alto a sinistra, i simboli indicano la licenza sotto cui la mappa è distribuita, in questo caso Creative Commons (CC BY-NC-ND), che significa che è possibile condividere l’immagine a condizione di attribuzione, senza modifiche e senza scopo commerciale.
    • In basso a sinistra, il logo ISAC indica l’istituto o l’organizzazione che ha prodotto la mappa, in questo caso un’istituzione di ricerca o un ente meteorologico.

In sintesi, questa mappa fornisce un’illustrazione visiva delle differenze tra le temperature massime registrate in Italia durante il periodo indicato e la media storica, offrendo una prospettiva sulle variazioni climatiche che hanno colpito il paese in quel lasso di tempo.

Il report sopra dettaglia le anomalie di temperatura massima in Italia e le sue sottoregioni (Nord, Centro e Sud) per il periodo che va da dicembre 2022 a ottobre 2023, confrontate con la media del trentennio 1991-2020. Ecco una spiegazione dettagliata dei dati presentati:

ITALY ANOMALY (relative to 1991-2020 mean)

  • Anomalia: +1.12 °C
    • Questo valore indica che la temperatura media massima per l’intera Italia è stata di 1.12 gradi Celsius superiore alla media del trentennio di riferimento 1991-2020.
  • Rank: 2 Warmest
    • L’anno 2023 si posiziona come il secondo più caldo registrato dal 1800 ad oggi.
  • Warmest/Coldest Year on Record (period 1800-Today):
    • Warmest: 2022 (1.26 °C)
    • Coldest: 1814 (-3.84 °C)
    • Il 2022 ha avuto l’anomalia positiva più elevata (+1.26 °C), mentre il 1814 ha avuto l’anomalia negativa più elevata (-3.84 °C).

SUB-REGIONS

NORTHERN ITALY ANOMALY

  • Anomalia: +1.18 °C
  • Rank: 2 Warmest
  • Warmest/Coldest Year on Record (period 1800-Today):
    • Warmest: 2022 (1.63 °C)
    • Coldest: 1814 (-3.84 °C)

CENTRAL ITALY ANOMALY

  • Anomalia: +1.31 °C
  • Rank: 2 Warmest
  • Warmest/Coldest Year on Record (period 1831-Today):
    • Warmest: 2022 (1.38 °C)
    • Coldest: 1836 (-3.25 °C)

SOUTHERN ITALY ANOMALY

  • Anomalia: +1.09 °C
  • Rank: 1 Warmest
    • Questo dato indica che per il Sud Italia, il 2023 è stato l’anno più caldo registrato dal 1831 ad oggi.
  • Warmest/Coldest Year on Record (period 1831-Today):
    • Warmest: 2023 (1.09 °C)
    • Coldest: 1836 (-3.25 °C)

Summary of the Image:

  • La mappa all’interno dell’immagine mostra graficamente le varie regioni dell’Italia con colorazioni diverse per indicare l’anomalia termica: il verde rappresenta anomalie più basse, il giallo rappresenta anomalie medie, e il rosso rappresenta anomalie più elevate.
  • Il report sottolinea che il 2023 è stato un anno di temperature massime significativamente più elevate rispetto alla media storica, con il Sud Italia che ha registrato l’anno più caldo e il Centro e il Nord Italia che hanno registrato il secondo anno più caldo da quando sono iniziati i record.
  • Questi dati indicano un trend generale di aumento delle temperature massime in tutte le regioni dell’Italia per il periodo in esame.

https://www.isac.cnr.it/climstor/climate_news.html

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