L’IOD è un’oscillazione delle SSTA indiane del tutto simile a quelle caratterizzanti l’oceano Pacifico e Atlantico. Anche in questo caso, abbiamo una variazione ciclica di quella che è la temperatura complessiva dell’oceano Indiano.
l Indian Ocean Dipole è un fenomeno accoppiato oceano-atmosfera riguardante l Oceano Indiano.Il nome ” Indian Ocean Dipole (IOD) ” è stato coniato dal Prof. Yamagata, Dr. Saji e altri ricercatori Del Climate Variations Research Program (CVRP) del Frontier Research Center for Global Change (FRCGC) per descrivere la struttura dei dipoli zonali dei vari parametri accoppiati oceano-atmosfera come SST, OLR e anomalie della superficie del mare. Il dipolo dell’Oceano Indiano è una modalità climatica che si verifica infrannualmente sopra le zone tropicali dell’Oceano Indiano e consiste in un periodico, anomalo e radicale cambiamento nelle condizioni e nelle interazioni standard tra l’oceano e l’atmosfera. Le piogge sulla regione dell’Africa Orientale tendono ad essere più deboli in anni in cui si intensificano i flussi di aria provenienti da ovest sopra l’Oceano Indiano orientale equatoriale, associati ad anomalie negative nella differenza di temperatura superficiale tra l’Oceano Indiano occidentale (West Indian Ocean – WIO) e Sumatra (Eastern Indian Ocean – EIO) Infatti, corrispondenza di queste anomalie, la convezione sopra l’Oceano Indiano Orientale aumenta richiamando maggiori flussi di aria da ovest, e con riferimento al meccanismo della circolazione atmosferica zonale sull’Oceano Pacifico (cella di Walker), la subsidenza aumenta sopra l’Africa Orientale, in modo tale da inibire i processi convettivi tipici della
zona, trattandosi di aria fredda che proviene da est. Se, al contrario, tale anomalia risulta essere positiva, ossia la temperatura della superficie dell’Oceano Indiano occidentale risulta essere superiore di quella dell’Oceano Indiano orientale, producendo una forte anomalia negativa dei venti: se nei mesi di ottobre, novembre e dicembre i venti solitamente hanno una direzione da ovest verso est, l’anomalia positiva delle SSTs dell’Oceano Indiano produce una anomalia negativa dei venti, poiché si intensificano i venti da est verso ovest e, di conseguenza, si ha che, rispetto al caso precedente, i moti convettivi possono riprendere e si avrà un intensificarsi delle precipitazioni sull’Oceano Indiano e, quindi, sull’Africa Orientale , dal momento che la subsidenza (ossia quei flussi di aria secca provenienti da est ed in direzione verso ovest) non rappresenta un fattore di inibizione. Ricapitolando, la fase positiva dello IOD ,viene identificata quando vengono a crearsi anomalie positive delle acque superficiali nella parte occidentale dell oceano indiano , mentre anomalie di segno opposto vengono evidenziate nella parte orientale in prossimità dell’isola di Sumatra. Detta situazione genera maggiori precipitazioni nei settori orientali dell africa sud orientale, e sull india, mentre condizioni maggiormente siccitose interessano le zone nei dintorni di sumatra.LA situazione inversa viene a crearsi quando si riscontrano condizioni opposte, ovvero anomalie delle acque superficiali dell oceano indiano inferiori alla norma nella parte ovest mentre si registrano anomalie superiori alla norma nella parte est sempre per quanto riguarda la temperatura delle acque superficiali dell oceano indiano. In un simile contesto le precipitazioni risultano inferiori al normale nella parte occidentale dell oceano indiano mentre risultano superiori al normale nella parte orientale del pacifico tropicale.