El Niño e La Niña sono fenomeni climatici legati alle variazioni di temperatura delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico equatoriale. Essi sono parte di un ciclo chiamato El Niño-Southern Oscillation (ENSO).

El Niño si verifica quando le acque superficiali dell’Oceano Pacifico equatoriale diventano più calde del normale, causando un cambiamento nella circolazione atmosferica. Questo può portare a precipitazioni più intense in alcune regioni (come il Sud America occidentale) e siccità in altre (come l’Indonesia e l’Australia).

La Niña è l’opposto di El Niño, e si verifica quando le acque superficiali dell’Oceano Pacifico equatoriale diventano più fredde del normale. Anche questo influisce sulla circolazione atmosferica e può causare condizioni meteorologiche estreme, ma generalmente opposte a quelle causate da El Niño.

Il Dipolo dell’Oceano Indiano (IOD) è un altro fenomeno climatico che riguarda le variazioni di temperatura delle acque superficiali dell’Oceano Indiano. Esso influisce sulle precipitazioni e temperature in diverse parti del mondo, in particolare nell’Asia meridionale, Australia e Africa orientale.

Gli impatti di questi fenomeni sul clima globale possono essere significativi, causando estremi meteorologici come alluvioni, siccità, e ondate di calore o di freddo in diverse regioni del mondo. Essi possono anche influenzare la produzione agricola, la disponibilità di risorse idriche e gli ecosistemi marini e terrestri.

La variabilità delle temperature superficiali del mare (SST) nelle regioni tropicali può avere un impatto significativo sul clima globale attraverso la circolazione atmosferica. Gli eventi El Niño/La Niña, identificati dalle fluttuazioni delle SST dal Pacifico equatoriale centrale all’orientale (NINO.3), sono esempi noti di questo fenomeno. Inoltre, la variabilità delle SST nel Pacifico tropicale occidentale (NINO.WEST) e nell’Oceano Indiano tropicale (IOBW) può anche influenzare significativamente le condizioni climatiche in tutto il mondo (vedi la figura/tabella sottostante per informazioni su NINO.3, NINO.WEST e IOBW). Gli eventi del Dipolo dell’Oceano Indiano (IOD) influenzano notevolmente le condizioni climatiche nel sud-est asiatico, nell’est asiatico e nelle zone circostanti l’Oceano Indiano. Qui di seguito vengono forniti i risultati di indagini statistiche relative alle condizioni climatiche e agli eventi ENSO/IOD.

Di seguito una breve spiegazione dei concetti di NINO.3, NINO.WEST e IOBW:

  1. NINO.3: Si riferisce alla regione del Pacifico equatoriale centrale all’orientale, dove si osservano le anomalie di temperatura più significative durante gli eventi El Niño e La Niña. Le anomalie positive di SST in questa regione sono associate agli eventi El Niño, mentre le anomalie negative di SST sono associate agli eventi La Niña.
  2. NINO.WEST: Si riferisce alla regione del Pacifico tropicale occidentale, dove le variazioni di SST possono influenzare la circolazione atmosferica e le condizioni climatiche nelle regioni circostanti, come l’Asia orientale e l’Australia.
  3. IOBW (Indian Ocean Basin-wide): Si riferisce all’intera regione dell’Oceano Indiano tropicale, dove le variazioni di SST possono influenzare le condizioni climatiche in regioni come il sud-est asiatico, l’Africa orientale e l’Australia. Le anomalie di SST nell’IOBW possono anche interagire con gli eventi ENSO e IOD, amplificando o indebolendo i loro effetti sul clima globale.

Analizzando statisticamente le relazioni tra le condizioni climatiche e gli eventi ENSO/IOD, gli scienziati possono comprendere meglio come questi fenomeni influenzano il clima globale e prevedere i loro effetti futuri. Questa conoscenza è fondamentale per la pianificazione delle risorse idriche, l’agricoltura e la gestione dei rischi legati ai disastri naturali.

La tabella sottostante mostra le aree geografiche e le coordinate di longitudine e latitudine per le regioni NINO.3, NINO.WEST, IOBW e IOD:

  1. NINO.3 (Pacifico equatoriale orientale) Area: 5°N – 5°S, 150°W – 90°W
  2. NINO.WEST (Pacifico tropicale occidentale) Area: 15°N – Equatore, 130°E – 150°E
  3. IOBW (Oceano Indiano tropicale) Area: 20°N – 20°S, 40°E – 100°E
  4. IOD (Differenza tra WIN, Oceano Indiano occidentale, e EIN, Oceano Indiano orientale) WIN: 10°S – 10°N, 50°E – 70°E EIN: 10°S – Equatore, 90°E – 110°E

Le coordinate geografiche di queste aree aiutano gli scienziati a monitorare e analizzare le anomalie delle temperature superficiali del mare (SST) e a comprendere l’interazione tra questi fenomeni e le condizioni climatiche globali. Monitorando le variazioni delle SST in queste regioni, è possibile identificare gli eventi El Niño, La Niña, e IOD, e analizzare i loro effetti sulle precipitazioni, le temperature e la circolazione atmosferica a livello globale.

Di seguito una breve descrizione degli impatti tipici degli eventi El Niño e La Niña durante l’inverno boreale (da dicembre a febbraio) basati su osservazioni e dati di rianalisi giapponesi di 55 anni (JRA-55) dal 1958 al 2012:

  1. Impatti El Niño durante l’inverno boreale:
    • Aumento delle precipitazioni nella parte occidentale del Sud America e negli Stati Uniti meridionali.
    • Diminuzione delle precipitazioni nell’Indonesia, nell’Australia e nell’Asia sud-orientale.
    • Temperature più elevate del normale nell’Alaska, nel Canada occidentale e nella parte settentrionale degli Stati Uniti.
    • Temperature più basse del normale nel sud-est degli Stati Uniti.
    • Maggiori probabilità di condizioni più miti e umide in Europa.
  2. Impatti La Niña durante l’inverno boreale:
    • Aumento delle precipitazioni nell’Indonesia, nell’Australia e nell’Asia sud-orientale.
    • Diminuzione delle precipitazioni nella parte occidentale del Sud America e negli Stati Uniti meridionali.
    • Temperature più basse del normale nell’Alaska, nel Canada occidentale e nella parte settentrionale degli Stati Uniti.
    • Temperature più elevate del normale nel sud-est degli Stati Uniti.
    • Maggiori probabilità di condizioni più fredde e secche in Europa.

Questi impatti tipici possono variare da un evento all’altro e possono essere influenzati anche da altri fattori climatici, come il Dipolo dell’Oceano Indiano (IOD) e le variazioni delle SST nel Pacifico tropicale occidentale (NINO.WEST).

Le rianalisi, come JRA-55, sono importanti per la ricerca sul clima in quanto combinano osservazioni e modelli numerici del tempo per creare un quadro coerente e continuo delle condizioni atmosferiche nel tempo. Studiare le relazioni tra le anomalie di SST nelle regioni NINO.3, NINO.WEST e IOBW e le condizioni climatiche globali può aiutare gli scienziati a prevedere gli effetti futuri di questi fenomeni e a pianificare strategie di adattamento al cambiamento climatico.

Durante l’inverno boreale (da dicembre a febbraio), gli impatti di El Niño sulle condizioni meteorologiche e climatiche possono essere significativi in varie parti del mondo. Alcuni degli impatti tipici di un evento El Niño durante l’inverno boreale sono:

  1. Sud America: Aumento delle precipitazioni nella parte occidentale del Sud America, in particolare lungo la costa del Perù e dell’Ecuador, causando alluvioni e frane.
  2. Stati Uniti: Aumento delle precipitazioni negli Stati Uniti meridionali, con maggiori probabilità di piogge e nevicate più intense. Al contrario, la parte nord-occidentale degli Stati Uniti potrebbe sperimentare condizioni più secche del normale.
  3. Canada e Alaska: Temperature più miti del normale, in particolare nel Canada occidentale e nell’Alaska, riducendo il gelo e le nevicate.
  4. Sud-est asiatico e Australia: Riduzione delle precipitazioni in Indonesia, Australia e altre aree del sud-est asiatico, aumentando il rischio di siccità e incendi boschivi.
  5. Africa orientale: Aumento delle precipitazioni nella regione del Corno d’Africa, compresi paesi come Kenya, Somalia ed Etiopia, con maggiori rischi di alluvioni e impatti negativi sull’agricoltura.
  6. Europa: Maggiori probabilità di condizioni più miti e umide, specialmente nell’Europa occidentale e settentrionale.

È importante notare che gli impatti specifici di un evento El Niño possono variare a seconda della sua intensità e delle interazioni con altri fattori climatici, come il Dipolo dell’Oceano Indiano (IOD) o il Pacifico tropicale occidentale (NINO.WEST). Inoltre, gli effetti di un El Niño durante l’inverno boreale potrebbero non essere gli stessi in tutti gli eventi El Niño, poiché ogni episodio è caratterizzato da diverse anomalie di temperatura e intensità.

Durante l’inverno boreale (da dicembre a febbraio), gli impatti di La Niña sulle condizioni meteorologiche e climatiche possono essere significativi in varie parti del mondo. Alcuni degli impatti tipici di un evento La Niña durante l’inverno boreale sono:

  1. Sud America: Diminuzione delle precipitazioni nella parte occidentale del Sud America, in particolare lungo la costa del Perù e dell’Ecuador, aumentando il rischio di siccità e impatti negativi sull’agricoltura.
  2. Stati Uniti: Diminuzione delle precipitazioni negli Stati Uniti meridionali, con condizioni più secche del normale, mentre la parte nord-occidentale degli Stati Uniti può sperimentare maggiori precipitazioni e nevicate.
  3. Canada e Alaska: Temperature più fredde del normale, in particolare nel Canada occidentale e nell’Alaska, con un aumento del gelo e delle nevicate.
  4. Sud-est asiatico e Australia: Aumento delle precipitazioni in Indonesia, Australia e altre aree del sud-est asiatico, riducendo il rischio di siccità e incendi boschivi.
  5. Africa orientale: Diminuzione delle precipitazioni nella regione del Corno d’Africa, compresi paesi come Kenya, Somalia ed Etiopia, con maggiori rischi di siccità e impatti negativi sull’agricoltura.
  6. Europa: Maggiori probabilità di condizioni più fredde e secche, specialmente nell’Europa occidentale e settentrionale.

È importante notare che gli impatti specifici di un evento La Niña possono variare a seconda della sua intensità e delle interazioni con altri fattori climatici, come il Dipolo dell’Oceano Indiano (IOD) o il Pacifico tropicale occidentale (NINO.WEST). Inoltre, gli effetti di una La Niña durante l’inverno boreale potrebbero non essere gli stessi in tutti gli eventi La Niña, poiché ogni episodio è caratterizzato da diverse anomalie di temperatura e intensità.

Di seguito una breve descrizione delle anomalie di temperatura e precipitazione tipiche associate a vari eventi climatici:

  1. Eventi El Niño:
    • Aumento delle temperature superficiali del mare (SST) nell’equatore del Pacifico orientale e centrale.
    • Maggiori precipitazioni in alcune aree del Sud America e Stati Uniti meridionali.
    • Diminuzione delle precipitazioni in Indonesia, Australia e Asia sud-orientale.
  2. Eventi La Niña:
    • Diminuzione delle SST nell’equatore del Pacifico orientale e centrale.
    • Aumento delle precipitazioni in Indonesia, Australia e Asia sud-orientale.
    • Diminuzione delle precipitazioni in alcune aree del Sud America e Stati Uniti meridionali.
  3. Eventi con SST più calde nel Pacifico tropicale occidentale (NINO.WEST):
    • Aumento delle SST nella regione del Pacifico tropicale occidentale.
    • Impatti sulle precipitazioni e sulle temperature in Asia orientale, Australia e regioni circostanti.
  4. Eventi con SST più fredde nel Pacifico tropicale occidentale (NINO.WEST):
    • Diminuzione delle SST nella regione del Pacifico tropicale occidentale.
    • Impatti sulle precipitazioni e sulle temperature in Asia orientale, Australia e regioni circostanti.
  5. Eventi con SST più calde nell’Oceano Indiano tropicale (IOBW):
    • Aumento delle SST nell’intera regione dell’Oceano Indiano tropicale.
    • Impatti sulle precipitazioni e sulle temperature in regioni come il sud-est asiatico, l’Africa orientale e l’Australia.
  6. Eventi con SST più fredde nell’Oceano Indiano tropicale (IOBW):
    • Diminuzione delle SST nell’intera regione dell’Oceano Indiano tropicale.
    • Impatti sulle precipitazioni e sulle temperature in regioni come il sud-est asiatico, l’Africa orientale e l’Australia.

Eventi El Niño

Anomalie tipiche di temperatura e precipitazione durante gli eventi El Niño nelle quattro stagioni boreali:

  1. Primavera boreale (marzo-maggio):
    • Aumento delle precipitazioni in alcune aree del Sud America e Stati Uniti meridionali.
    • Diminuzione delle precipitazioni in Indonesia, Australia e Asia sud-orientale.
    • Aumento delle temperature in alcune parti dell’Asia orientale e nord-occidentale.
  2. Estate boreale (giugno-agosto):
    • Aumento delle precipitazioni nell’India e nel subcontinente indiano, così come in alcune parti del Sud America.
    • Diminuzione delle precipitazioni in Indonesia e nelle Filippine.
    • Aumento delle temperature in alcune parti dell’Asia orientale e nord-occidentale.
  3. Autunno boreale (settembre-novembre):
    • Aumento delle precipitazioni in alcune aree del Sud America e Stati Uniti meridionali.
    • Diminuzione delle precipitazioni in Indonesia, Australia e Asia sud-orientale.
    • Aumento delle temperature in alcune parti dell’Asia orientale e nord-occidentale.
  4. Inverno boreale (dicembre-febbraio):
    • Aumento delle precipitazioni nella parte occidentale del Sud America e negli Stati Uniti meridionali.
    • Diminuzione delle precipitazioni nell’Indonesia, nell’Australia e nell’Asia sud-orientale.
    • Temperature più elevate del normale nell’Alaska, nel Canada occidentale e nella parte settentrionale degli Stati Uniti.
    • Temperature più basse del normale nel sud-est degli Stati Uniti.
    • Maggiori probabilità di condizioni più miti e umide in Europa.
  5. Ricorda che le anomalie tipiche di temperatura e precipitazione associate agli eventi El Niño possono variare tra gli eventi a seconda della loro intensità e delle interazioni con altri fattori climatici.

Primavera boreale (marzo-maggio)

Estate boreale (giugno-agosto)

Autunno boreale (settembre-novembre)

Inverno boreale (dicembre-febbraio)

Eventi La Niña

Anomalie tipiche di temperatura e precipitazione durante gli eventi La Niña nelle quattro stagioni boreali:

  1. Primavera boreale (marzo-maggio):
    • Aumento delle precipitazioni in Indonesia, Australia e Asia sud-orientale.
    • Diminuzione delle precipitazioni in alcune aree del Sud America e Stati Uniti meridionali.
    • Temperature più basse del normale in alcune parti dell’Asia orientale e nord-occidentale.
  2. Estate boreale (giugno-agosto):
    • Aumento delle precipitazioni in Indonesia e nelle Filippine.
    • Diminuzione delle precipitazioni nel subcontinente indiano e in alcune parti del Sud America.
    • Temperature più basse del normale in alcune parti dell’Asia orientale e nord-occidentale.
  3. Autunno boreale (settembre-novembre):
    • Aumento delle precipitazioni in Indonesia, Australia e Asia sud-orientale.
    • Diminuzione delle precipitazioni in alcune aree del Sud America e Stati Uniti meridionali.
    • Temperature più basse del normale in alcune parti dell’Asia orientale e nord-occidentale.
  4. Inverno boreale (dicembre-febbraio):
    • Aumento delle precipitazioni in Indonesia, Australia e Asia sud-orientale.
    • Diminuzione delle precipitazioni nella parte occidentale del Sud America e negli Stati Uniti meridionali.
    • Temperature più basse del normale nell’Alaska, nel Canada occidentale e nella parte settentrionale degli Stati Uniti.
    • Temperature più elevate del normale nel sud-est degli Stati Uniti.
    • Maggiori probabilità di condizioni più fredde e secche in Europa.

Ricorda che le anomalie tipiche di temperatura e precipitazione associate agli eventi La Niña possono variare tra gli eventi a seconda della loro intensità e delle interazioni con altri fattori climatici.

Primavera boreale (marzo-maggio)

Estate boreale (giugno-agosto)

Autunno boreale (settembre-novembre)

Inverno boreale (dicembre-febbraio)

Eventi con temperatura superficiale del mare (SST) più calda nel Pacifico tropicale occidentale (NINO.WEST)

Quando parliamo di “eventi con temperatura superficiale del mare (SST) più calda nel Pacifico tropicale occidentale”, ci riferiamo a periodi di tempo quando la temperatura dell’acqua in questa regione del Pacifico è più calda del normale. Questi eventi possono avere impatti significativi sul clima globale perché influenzano i modelli di circolazione atmosferica, inclusi i modelli di precipitazione e temperatura.

Nelle stagioni boreali (primavera, estate, autunno, inverno nell’emisfero nord), le anomalie tipiche di temperatura e precipitazione durante gli eventi più caldi di SST nel Pacifico tropicale occidentale potrebbero essere:

  1. Primavera boreale (marzo-maggio):
    • Aumento delle precipitazioni e delle temperature in alcune regioni dell’Asia e dell’Oceano Pacifico.
  2. Estate boreale (giugno-agosto):
    • Aumento delle precipitazioni e delle temperature in alcune regioni dell’Asia, in particolare nell’Asia sud-orientale.
  3. Autunno boreale (settembre-novembre):
    • Aumento delle precipitazioni e delle temperature in alcune regioni dell’Asia e dell’Oceano Pacifico.
  4. Inverno boreale (dicembre-febbraio):
    • Aumento delle precipitazioni e delle temperature in alcune regioni dell’Asia e dell’Oceano Pacifico.

Si prega di notare che gli impatti specifici possono variare a seconda dell’intensità dell’evento di SST più caldo e delle interazioni con altri fenomeni climatici, come El Niño o La Niña. Per esempi specifici e dettagliati di anomalie di temperatura e precipitazione durante questi eventi, consiglio di consultare risorse climatiche affidabili come l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO), l’Amministrazione Nazionale Oceanica e Atmosferica degli Stati Uniti (NOAA) o l’Agenzia Meteorologica Giapponese (JMA).

Primavera boreale (marzo-maggio)

Estate boreale (giugno-agosto)

Autunno boreale (settembre-novembre)

Inverno boreale (dicembre-febbraio)

Tipiche anomalie di temperatura e precipitazione durante gli eventi con temperature superficiali del mare (SST) più fredde nel Pacifico tropicale occidentale nelle quattro stagioni boreali (NINO.WEST)

Di seguito una descrizione delle tipiche anomalie di temperatura e precipitazione durante gli eventi con temperature superficiali del mare (SST) più fredde nel Pacifico tropicale occidentale nelle quattro stagioni boreali:

  1. Primavera boreale (marzo-maggio):
    • Diminuzione delle precipitazioni e delle temperature in alcune regioni dell’Asia e dell’Oceano Pacifico.
  2. Estate boreale (giugno-agosto):
    • Diminuzione delle precipitazioni e delle temperature in alcune regioni dell’Asia, in particolare nell’Asia sud-orientale.
  3. Autunno boreale (settembre-novembre):
    • Diminuzione delle precipitazioni e delle temperature in alcune regioni dell’Asia e dell’Oceano Pacifico.
  4. Inverno boreale (dicembre-febbraio):
    • Diminuzione delle precipitazioni e delle temperature in alcune regioni dell’Asia e dell’Oceano Pacifico.

Bisogna tenere presente che gli impatti specifici possono variare a seconda dell’intensità dell’evento di SST più freddo e delle interazioni con altri fenomeni climatici, come El Niño o La Niña. Per esempi specifici e dettagliati di anomalie di temperatura e precipitazione durante questi eventi, consiglio di consultare risorse climatiche affidabili come l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO), l’Amministrazione Nazionale Oceanica e Atmosferica degli Stati Uniti (NOAA) o l’Agenzia Meteorologica Giapponese (JMA).

Primavera boreale (marzo-maggio)

Estate boreale (giugno-agosto)

Autunno boreale (settembre-novembre)

Inverno boreale (dicembre-febbraio)

Eventi di temperatura superficiale del mare (SST) più calda nell’Oceano Indiano tropicale (IOBW)

Durante gli eventi di temperatura superficiale del mare (SST) più calda nell’Oceano Indiano tropicale, le anomalie di temperatura e precipitazione tipiche nelle quattro stagioni boreali potrebbero essere:

  1. Primavera boreale (marzo-maggio):
    • Aumento delle precipitazioni e delle temperature in alcune regioni dell’Africa orientale, dell’India e del Sud-Est asiatico.
  2. Estate boreale (giugno-agosto):
    • Aumento delle precipitazioni e delle temperature in alcune regioni dell’Africa orientale, dell’India e del Sud-Est asiatico.
  3. Autunno boreale (settembre-novembre):
    • Aumento delle precipitazioni e delle temperature in alcune regioni dell’Africa orientale, dell’India e del Sud-Est asiatico.
  4. Inverno boreale (dicembre-febbraio):
    • Aumento delle precipitazioni e delle temperature in alcune regioni dell’Africa orientale, dell’India e del Sud-Est asiatico.

Come per le altre regioni, questi impatti possono variare a seconda dell’intensità dell’evento di SST più caldo e delle interazioni con altri fenomeni climatici. Per esempi specifici e dettagliati di anomalie di temperatura e precipitazione durante questi eventi, consiglio di consultare risorse climatiche affidabili come l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO), l’Amministrazione Nazionale Oceanica e Atmosferica degli Stati Uniti (NOAA) o l’Agenzia Meteorologica Giapponese (JMA).

Primavera boreale (marzo-maggio)

Estate boreale (giugno-agosto)

Autunno boreale (settembre-novembre)

Inverno boreale (dicembre-febbraio)

Durante gli eventi di temperatura superficiale del mare (SST) più fredda nell’Oceano Indiano tropicale, le anomalie tipiche di temperatura e precipitazione nelle quattro stagioni boreali sono le seguenti (IOBW) :

  1. Primavera boreale (marzo-maggio):
    • Diminuzione delle precipitazioni e delle temperature in alcune regioni dell’Africa orientale, dell’India e del Sud-Est asiatico.
  2. Estate boreale (giugno-agosto):
    • Diminuzione delle precipitazioni e delle temperature in alcune regioni dell’Africa orientale, dell’India e del Sud-Est asiatico.
  3. Autunno boreale (settembre-novembre):
    • Diminuzione delle precipitazioni e delle temperature in alcune regioni dell’Africa orientale, dell’India e del Sud-Est asiatico.
  4. Inverno boreale (dicembre-febbraio):
    • Diminuzione delle precipitazioni e delle temperature in alcune regioni dell’Africa orientale, dell’India e del Sud-Est asiatico.

Come per le altre regioni, questi impatti possono variare a seconda dell’intensità dell’evento di SST più freddo e delle interazioni con altri fenomeni climatici. Per esempi specifici e dettagliati di anomalie di temperatura e precipitazione durante questi eventi, consiglio di consultare risorse climatiche affidabili come l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO), l’Amministrazione Nazionale Oceanica e Atmosferica degli Stati Uniti (NOAA) o l’Agenzia Meteorologica Giapponese (JMA).

Primavera boreale (marzo-maggio)

Estate boreale (giugno-agosto)

Autunno boreale (settembre-novembre)

Inverno boreale (dicembre-febbraio)

DATI E GRAFICI GENTILMENTE CONCESSI DA : JMA agenzia meteorologica giapponese (https://ds.data.jma.go.jp/tcc/tcc/products/elnino/index.html)

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