L’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC) è uno dei numerosi istituti che fanno parte del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) in Italia. Il CNR è la più grande organizzazione pubblica in Italia dedicata alla ricerca scientifica e tecnologica.
L’ISAC si occupa principalmente della ricerca e dello studio dell’atmosfera e del clima. Questo include:
- Studio dei processi atmosferici: Comprende la dinamica atmosferica, la fisica delle nubi, la microfisica, e le interazioni tra l’atmosfera e la superficie terrestre. Ciò può aiutare a comprendere meglio fenomeni come tempeste, cicloni e altre perturbazioni meteorologiche.
- Cambiamenti climatici: L’ISAC si dedica alla ricerca sui meccanismi dei cambiamenti climatici, sia a livello globale che locale. Ciò include lo studio delle cause naturali e antropogeniche dei cambiamenti climatici, come l’aumento delle concentrazioni di gas serra.
- Inquinamento atmosferico: L’istituto svolge ricerche sull’origine, sulla diffusione e sugli effetti dell’inquinamento atmosferico. Questo aiuta a comprendere meglio l’impatto delle attività umane sull’ambiente e a sviluppare soluzioni per mitigare gli effetti negativi.
- Tecnologie e strumentazione: L’ISAC sviluppa e utilizza tecnologie avanzate per la misurazione e l’analisi dell’atmosfera, come radar meteorologici, satelliti e strumenti di misura in situ.
- Modellistica: Lo sviluppo e l’uso di modelli numerici per simulare l’atmosfera e il clima sono una componente chiave della ricerca dell’ISAC. Questi modelli aiutano a prevedere fenomeni meteorologici e climatici e a comprendere i meccanismi alla base di questi fenomeni.
In sintesi, l’ISAC svolge un ruolo cruciale nel fornire una base scientifica solida per la comprensione dell’atmosfera e del clima, contribuendo così a informare le decisioni politiche e a sviluppare soluzioni a sfide ambientali come il cambiamento climatico e l’inquinamento atmosferico.
Nel sito del cnr, si fa una differenza tra anno solare e anno meteorologico. Di seguito andrò a spiegare tale differenza.
C’è una differenza tra anno solare e anno meteorologico, e questa distinzione è particolarmente rilevante nel campo della meteorologia e della climatologia.
- Anno Solare:
- L’anno solare inizia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre. Questa è la divisione convenzionale dell’anno utilizzata per la maggior parte degli scopi civili e corrisponde grossomodo al periodo di tempo che la Terra impiega per completare una rivoluzione attorno al Sole.
- Anno Meteorologico:
- L’anno meteorologico è basato sulle stagioni meteorologiche e climatiche e sulla loro variabilità da un punto di vista statistico. In molte regioni temperate, l’anno meteorologico inizia il 1° dicembre e termina il 30 novembre dell’anno successivo. Ecco come viene suddiviso:
- Inverno: 1 dicembre – 28/29 febbraio
- Primavera: 1 marzo – 31 maggio
- Estate: 1 giugno – 31 agosto
- Autunno: 1 settembre – 30 novembre
- La ragione di questa suddivisione è che, dal punto di vista meteorologico, le condizioni tipiche dell’inverno spesso iniziano già a dicembre in molte regioni temperate, piuttosto che aspettare il solstizio d’inverno intorno al 21 dicembre. Analogamente, le condizioni estive spesso iniziano a giugno piuttosto che attendere il solstizio d’estate intorno al 21 giugno.
- L’anno meteorologico è basato sulle stagioni meteorologiche e climatiche e sulla loro variabilità da un punto di vista statistico. In molte regioni temperate, l’anno meteorologico inizia il 1° dicembre e termina il 30 novembre dell’anno successivo. Ecco come viene suddiviso:
Per la ricerca e l’analisi dei dati meteorologici e climatici, utilizzare l’anno meteorologico può fornire una visione più chiara delle condizioni tipiche di una stagione, poiché allinea meglio le date del calendario con i cambiamenti climatici effettivi rispetto all’anno solare.
L’immagine sotto rappresenta una mappa delle anomalie termiche in Italia. Ogni riquadro rappresenta una specifica area geografica e il suo colore indica la deviazione della temperatura rispetto al valore medio del periodo 1991-2020. Ecco come interpretare l’immagine:
- Scala di Colori:
- Sul lato destro dell’immagine, c’è una scala verticale dei colori che varia dal blu al rosso. Questa scala indica la deviazione in gradi Celsius (°C) dalla media del periodo 1991-2020.
- I colori che vanno dal rosa al rosso scuro indicano una temperatura superiore alla media, mentre il blu indica una temperatura inferiore alla media. Ad esempio, il rosso più scuro rappresenta una deviazione positiva di +1,7°C, mentre il blu rappresenta una deviazione negativa di -1,7°C.
- Anomalie Termiche per Area:
- Ogni riquadro della mappa rappresenta una specifica area geografica in Italia. Il colore di ciascun riquadro indica la deviazione della temperatura per quell’area rispetto al valore medio del periodo 1991-2020.
- Ad esempio, un riquadro di colore rosso scuro indica che quell’area ha avuto una temperatura media che era +1,7°C superiore alla media del periodo di riferimento. Al contrario, un riquadro blu indicherebbe che la temperatura era di 1,7°C inferiore alla media.
- Interpretazione Generale:
- La maggior parte delle aree mostrate sull’immagine ha riquadri colorati in diverse tonalità di rosa e rosso, indicando che gran parte dell’Italia ha avuto temperature superiori alla media del periodo 1991-2020.
- Non sembra esserci alcuna area con una deviazione negativa (colori blu), il che suggerisce che non ci sono state zone con temperature al di sotto della media nel periodo rappresentato.
- Logo e Informazioni Supplementari:
- In basso a sinistra, c’è il logo dell’ISAC, che potrebbe indicare l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima che ha prodotto la mappa.
- In alto a sinistra, ci sono icone relative alle licenze Creative Commons, che indicano le condizioni di utilizzo e condivisione dell’immagine.
In sintesi, questa mappa visualizza le anomalie termiche in Italia, mostrando le deviazioni delle temperature rispetto alla media di un periodo di riferimento (1991-2020). La predominanza dei colori rosa e rossi suggerisce che l’Italia ha sperimentato temperature superiori alla media durante il periodo rappresentato nell’immagine.
Anomalie della temperatura media per l’Italia e le sue sub-regioni per l’anno in corso (2023)
l’immagine sopra mostra un’analisi delle anomalie termiche dell’Italia e delle sue sub-regioni per l’anno 2023, basata su dati storici. Ecco una spiegazione dettagliata:
Analisi Generale:
- Fonte dei dati: I dati provengono dal Gruppo di Climatologia Storica dell’ISAC-CNR e sono basati su ricerche preliminari non ancora validate. Sono stati inoltre aggiornati con i dati del “Global Surface Summary of Day” del NCDC-NOAA.
- Periodo di riferimento per l’anomalia: L’anomalia è calcolata rispetto alla media del periodo 1991-2020.
ITALIA:
- Anomalia di temperatura: L’Italia ha registrato un’anomalia di temperatura di +0.82°C rispetto alla media del periodo 1991-2020.
- Classifica: Questo la rende il 2° anno più caldo registrato dall’inizio delle rilevazioni nel 1800.
- Anni di riferimento:
- L’anno più caldo registrato per l’Italia è stato il 2022 con un’anomalia di +1.15°C.
- L’anno più freddo registrato per l’Italia è stato il 1816 con un’anomalia di -3.44°C.
NORD ITALIA:
- Anomalia di temperatura: Il Nord Italia ha registrato un’anomalia di temperatura di +1.07°C.
- Classifica: Questo la rende il 2° anno più caldo registrato dall’inizio delle rilevazioni nel 1800.
- Anni di riferimento:
- L’anno più caldo registrato per il Nord Italia è stato il 2022 con un’anomalia di +1.37°C.
- L’anno più freddo registrato per il Nord Italia è stato il 1816 con un’anomalia di -3.52°C.
ITALIA CENTRALE:
- Anomalia di temperatura: L’Italia Centrale ha registrato un’anomalia di temperatura di +0.77°C.
- Classifica: Questo la rende il 3° anno più caldo registrato dal 1831.
- Anni di riferimento:
- L’anno più caldo registrato per l’Italia Centrale è stato il 2022 con un’anomalia di +1.14°C.
- L’anno più freddo registrato per l’Italia Centrale è stato il 1837 con un’anomalia di -3.23°C.
ITALIA MERIDIONALE:
- Anomalia di temperatura: L’Italia Meridionale ha registrato un’anomalia di temperatura di +0.65°C.
- Classifica: Questo la rende il 2° anno più caldo registrato dall’inizio delle rilevazioni nel 1800.
- Anni di riferimento:
- L’anno più caldo registrato per l’Italia Meridionale è stato il 2022 con un’anomalia di +1.00°C.
- L’anno più freddo registrato per l’Italia Meridionale è stato il 1837 con un’anomalia di -3.17°C.
In conclusione, il 2023 si conferma come uno degli anni più caldi registrati in Italia e nelle sue sub-regioni, con anomalie della temperatura media che sono notevolmente superiori alla media del periodo 1991-2020.
l’immagine sotto mostra una mappa delle anomalie di temperatura per l’Italia, con riferimento alle temperature massime dell’ultimo anno.
l’immagine sotto rappresenta un’analisi della temperatura massima dell’Italia e mostra le deviazioni dalla media del periodo 1991-2020.
Ecco un’interpretazione dettagliata:
- Mappa geografica dell’Italia: L’immagine è suddivisa in una serie di rettangoli che rappresentano diverse aree geografiche dell’Italia.
- Scala delle temperature: Sulla destra, c’è una scala verticale che mostra una gamma di deviazioni termiche in gradi Celsius. Questa scala varia da -1.7°C (colore blu) a 1.7°C (colore rosso).
- Interpretazione dei colori:
- Le aree colorate in rosso rappresentano una temperatura massima superiore alla media del periodo 1991-2020. Più scuro è il rosso, maggiore è la deviazione dalla media.
- Le aree colorate in blu indicano una temperatura massima inferiore alla media del periodo 1991-2020. Più scuro è il blu, maggiore è la deviazione negativa dalla media.
- Le aree in rosa chiaro rappresentano una leggera deviazione positiva dalla media.
- Osservazioni chiave:
- La maggior parte dell’Italia presenta deviazioni positive (aree rosse e rosa), indicando che le temperature massime sono state superiori alla media del periodo 1991-2020.
- Ci sono solo poche aree (quelle colorate in blu) che mostrano deviazioni negative, indicando che le temperature massime sono state al di sotto della media.
- Le aree costiere, in particolare, sembrano avere deviazioni termiche meno pronunciate rispetto alle aree interne.
- Logo ISAC: L’immagine ha il logo dell’ISAC, che suggerisce che l’analisi è stata condotta o supportata dall’Instituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima.
In sintesi, questa mappa illustra le deviazioni delle temperature massime in Italia rispetto alla media del periodo 1991-2020. La prevalenza del rosso indica che gran parte dell’Italia ha sperimentato temperature più elevate rispetto a questa media.
L immagine sopra fornisce informazioni dettagliate sulla temperatura massima dell’Italia e delle sue sub-regioni, in relazione alle anomalie climatiche e alle temperature record.
Ecco una spiegazione dettagliata:
- Preliminari:
- L’analisi è basata su dati che sono preliminari e non ancora validati.
- I dati sono tratti dal Gruppo di Climatologia Storica dell’ISAC-CNR, con ulteriori dettagli disponibili nel riferimento a Brunetti et al. (2006).
- Questi dati sono stati aggiornati con le informazioni del “Global Surface Summary of Day” fornite dal NCDC-NOAA.
- Anomalie di temperatura:
- Italia: L’anomalia di temperatura per l’intera Italia nel 2023, rispetto alla media del periodo 1991-2020, è di +0.78°C.
- Nord Italia: Per il Nord Italia, l’anomalia di temperatura è di +1.01°C.
- Italia Centrale: Nell’Italia Centrale, l’anomalia di temperatura risulta essere di +0.86°C.
- Sud Italia: Nel Sud Italia, l’anomalia è di +0.63°C.
- Classifica e Record:
- Questi dati indicano anche come si posiziona il 2023 rispetto agli anni precedenti in termini di temperatura.
- Per ogni regione/sub-regione, viene indicato un ranking per quanto riguarda le temperature più calde o fredde.
- Italia: Il 2023 è il secondo anno più caldo mai registrato per l’Italia (da quando ci sono dati dal 1800). Il record per l’anno più caldo è il 2022 con un’anomalia di +1.39°C. L’anno più freddo registrato è il 1814 con un’anomalia di -3.87°C.
- Nord Italia: Anche qui, il 2023 è il secondo anno più caldo con il 2022 che detiene il record. L’anno più freddo è sempre il 1814.
- Italia Centrale: Il 2023 è il secondo anno più caldo dall’inizio dei registri nel 1831. L’anno più caldo è il 2022 e il più freddo è il 1835.
- Sud Italia: Anche per il Sud Italia, il 2023 si classifica come il secondo anno più caldo dal 1831. Il 2022 detiene il record per l’anno più caldo e il 1835 per quello più freddo.
In sintesi, il 2023 è risultato essere un anno molto caldo per l’Italia e le sue sub-regioni, classificandosi come il secondo anno più caldo mai registrato. Il 2022 detiene il record come l’anno più caldo per tutte le regioni e sub-regioni analizzate.
l’immagine sotto mostra una mappa delle anomalie di temperatura per l’Italia, con riferimento alle temperature minime dell’ultimo anno.
Ecco una spiegazione dettagliata dell’immagine:
- Rappresentazione geografica: L’immagine mostra una mappa dell’Italia divisa in varie griglie. Ogni cella della griglia rappresenta una specifica area geografica dell’Italia.
- Anomalie di temperatura: Le celle sono colorate in base alla deviazione della temperatura minima rispetto alla media del periodo 1991-2020. Questa deviazione viene espressa in gradi Celsius (°C).
- Legenda: A destra della mappa, c’è una legenda verticale che indica i valori delle anomalie di temperatura e i rispettivi colori:
- Colori più chiari (rosa) verso il basso: Indicano una deviazione negativa, cioè temperature minime più fredde rispetto alla media del periodo 1991-2020. Ad esempio, -1.7°C indica che la temperatura minima in quella specifica area è stata 1.7°C più fredda rispetto alla media.
- Colori più scuri (rosso) verso l’alto: Indicano una deviazione positiva, cioè temperature minime più calde rispetto alla media. Ad esempio, +1.7°C indica che la temperatura minima in quella specifica area è stata 1.7°C più calda rispetto alla media.
- Celle bianche: Rappresentano aree per le quali non sono disponibili dati.
- Focus sulle anomalie: La mappa mostra che molte regioni dell’Italia hanno registrato temperature minime più calde rispetto alla media del periodo 1991-2020 (colori tendenti al rosso). Tuttavia, ci sono alcune aree, in particolare nella parte nord-ovest e sud-est, che hanno registrato temperature minime più fredde rispetto alla media (colori tendenti al rosa).
- Logo ISAC: Nella parte inferiore dell’immagine c’è il logo dell’ISAC, che indica che i dati provengono dall’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima.
In sintesi, questa mappa fornisce un’immagine visiva delle variazioni delle temperature minime in Italia rispetto alla media storica del periodo 1991-2020.
L immagine sopra fornisce informazioni dettagliate sulla temperatura minima dell’Italia e delle sue sub-regioni, in relazione alle anomalie climatiche e alle temperature record.
Ecco un’analisi dettagliata dei dati sulle anomalie di temperatura minima per l’Italia e le sue sub-regioni per l’anno in corso (2023):
Analisi Generale:
- Fonte dei dati: I dati provengono dal Gruppo di Climatologia Storica dell’ISAC-CNR e sono basati su ricerche preliminari non ancora validate. Sono stati inoltre aggiornati con i dati del “Global Surface Summary of Day” del NCDC-NOAA.
- Periodo di riferimento per l’anomalia: L’anomalia è calcolata rispetto alla media del periodo 1991-2020.
ITALIA:
- Anomalia di temperatura: L’Italia ha registrato un’anomalia di temperatura di +0.84°C rispetto alla media del periodo 1991-2020.
- Classifica: Questo la rende il 3° anno più caldo registrato dall’inizio delle rilevazioni nel 1800.
- Anni di riferimento:
- L’anno più caldo registrato per l’Italia è stato il 2018 con un’anomalia di +0.91°C.
- L’anno più freddo registrato per l’Italia è stato il 1816 con un’anomalia di -3.51°C.
NORD ITALIA:
- Anomalia di temperatura: Il Nord Italia ha registrato un’anomalia di temperatura di +1.11°C.
- Classifica: Questo la rende il 1° anno più caldo registrato dall’inizio delle rilevazioni nel 1800, pareggiando il record del 2014.
- Anni di riferimento:
- L’anno più caldo registrato per il Nord Italia è stato il 2014 con un’anomalia di +1.11°C (lo stesso valore dell’anno in corso).
- L’anno più freddo registrato per il Nord Italia è stato il 1816 con un’anomalia di -3.51°C.
ITALIA CENTRALE:
- Anomalia di temperatura: L’Italia Centrale ha registrato un’anomalia di temperatura di +0.68°C.
- Classifica: Questo la rende il 3° anno più caldo registrato dal 1831.
- Anni di riferimento:
- L’anno più caldo registrato per l’Italia Centrale è stato il 2018 con un’anomalia di +0.86°C.
- L’anno più freddo registrato per l’Italia Centrale è stato il 1840 con un’anomalia di -3.46°C.
ITALIA MERIDIONALE:
- Anomalia di temperatura: L’Italia Meridionale ha registrato un’anomalia di temperatura di +0.67°C.
- Classifica: Questo la rende il 3° anno più caldo registrato dal 1831.
- Anni di riferimento:
- L’anno più caldo registrato per l’Italia Meridionale è stato il 2018 con un’anomalia di +0.87°C.
- L’anno più freddo registrato per l’Italia Meridionale è stato il 1840 con un’anomalia di -3.46°C.
In sintesi, il 2023 si sta rivelando come uno degli anni più caldi registrati in Italia e nelle sue sub-regioni, con anomalie di temperatura minima che sono molto superiori alla media del periodo 1991-2020.