Il contenuto di calore degli oceani (OHC) è essenziale per la comprensione e la modellazione del clima globale, poiché oltre il 90% del calore in eccesso nel sistema terrestre viene assorbito dall’oceano. Inoltre, l’espansione dovuta all’aumento del calore oceanico contribuisce all’innalzamento del livello del mare. La variazione dell’OHC è calcolata dalla differenza dei profili di temperatura osservati rispetto alla media a lungo termine.
Il contenuto annuale di calore oceanico (OHC) globale per il 2022 nella parte superiore dei 2000 metri è stato da record, superando il precedente record stabilito nel 2021. I quattro OHC più alti si sono verificati tutti negli ultimi quattro anni (2019-2022). Anche le regioni del Pacifico settentrionale, dell’Atlantico settentrionale, del Mediterraneo e dell’Oceano meridionale hanno registrato l’OHC più alto dagli anni Cinquanta. Il riscaldamento degli oceani è inconfutabile ed è una misura chiave dello squilibrio energetico della Terra: l’eccesso di gas serra nell’aria intrappola più calore nel sistema climatico e causa il riscaldamento globale. Più del 90% del calore si accumula nell’oceano grazie alla sua grande capacità termica, mentre il riscaldamento rimanente si verifica con il riscaldamento dell’atmosfera, il riscaldamento e il prosciugamento delle terre emerse e lo scioglimento dei ghiacci terrestri e marini. Non esistono alternative ragionevoli se non le emissioni umane di gas riscaldanti (IPCC 2001, 2007, 2013, 2020; USGCRP 2017).
https://www.ncei.noaa.gov/access/monitoring/monthly-report/global/202213