L’estensione del ghiaccio marino artico nel dicembre 2022 è stata ben al di sotto della norma per tutto il mese, e alla fine del mese era la quarta più bassa nella storia delle osservazioni satellitari. L’estensione media mensile del ghiaccio marino è stata la settima più bassa nella storia delle osservazioni satellitari. L’estensione del ghiaccio marino in Antartide è diminuita significativamente rispetto alla norma con l’arrivo dell’estate nell’emisfero meridionale e, al 22 dicembre, ha raggiunto l’estensione giornaliera più bassa nella storia delle osservazioni satellitari. Di conseguenza, l’estensione globale del ghiaccio marino è ben al di sotto della norma.
L’estensione media del ghiaccio marino artico nel mese di dicembre 2022 è stata di 11,92 milioni di chilometri quadrati . Si tratta del settimo valore più basso registrato dai satelliti per questo mese (Figura 1a). L’estensione è stata di 920.000 chilometri quadrati al di sotto della media 1981-2010 di 12,84 milioni di chilometri quadrati e di (178.000 miglia quadrate) al di sopra del minimo storico di dicembre stabilito nel 2016 di 11,46 milioni di chilometri quadrati .
Nel corso del mese il tasso di crescita dei ghiacci è stato molto variabile. È stato più veloce della media nella prima metà del mese, poi la crescita è rallentata, per poi riprendere nuovamente . Nell’ultima settimana del mese, la crescita dei ghiacci è stata molto lenta e, di conseguenza, alla fine di dicembre l’estensione totale si è attestata al quarto posto tra le più basse registrate dai satelliti (Figura 1b). A livello regionale, alla fine del mese, il limite dei ghiacci era notevolmente a nord della sua posizione media nel Mare di Barents e sul lato russo del Mare di Bering. La Baia di Hudson è ora quasi completamente ghiacciata.
Figura 1a. La figura mostra l’estensione del ghiaccio marino artico registrata nel mese di dicembre 2022, pari a 11,92 milioni di chilometri quadrati . La linea magenta mostra l’estensione media dal 1981 al 2010 per quel mese. Sea Ice Index data. About the data Credit: National Snow and Ice Data Center
Figura 1b. Il grafico mostra l’estensione del ghiaccio marino artico al 4 gennaio 2023, insieme ai dati giornalieri sull’estensione del ghiaccio per gli ultimi quattro anni e l’anno storicamente con il valore più basso: il blu per il periodo 2022-2023, il verde per il periodo 2021-2022, l’arancione per il periodo 2020-2021, il marrone per il periodo 2019-2020 , il 2018-2019 in magenta e il 2012 in linee tratteggiate marroni; la mediana per il periodo 1981-2010 è mostrata in grigio scuro. Le aree grigie intorno alla linea mediana mostrano gli intervalli interquartile e interdecile dei dati.
Sea Ice Index data. Credit: National Snow and Ice Data Center
Le temperature medie dell’aria di dicembre al livello di 925 hPa sono state superiori alla media 1991-2020 essenzialmente in tutto l’Oceano Artico, ma in particolare nell’area centrata sul Mare della Siberia orientale (Figura 2a). Le condizioni insolitamente calde in quest’area, da 6 a 8 gradi Celsius al di sopra della media, sembrano essere legate all’ampia area di pressione a livello del mare inferiore alla media sopra l’Oceano Pacifico settentrionale, che ha pompato aria calda nel Mare della Siberia orientale (Figura 2b). Le temperature dell’aria sono state superiori alla media anche nell’Artico canadese orientale e nella maggior parte della Groenlandia.
La figura 2a mostra lo scostamento dalla temperatura media dell’aria nell’Artico al livello di 925 hPa, in gradi Celsius, per il mese di dicembre 2022. I colori giallo e rosso indicano temperature superiori alla media; i colori blu e viola indicano temperature inferiori alla media. Per gentile concessione del NOAA Earth System Research Laboratory Physical Sciences Laboratory, NSIDC.
La figura 2b mostra la pressione media a livello del mare nella zona artica, in millibar, per il mese di dicembre 2022. I colori gialli e i rossi indicano un’ elevata pressione atmosferica, mentre i blu e i viola indicano una bassa pressione.
Per gentile concessione del NOAA Earth System Research Laboratory Physical Sciences Laboratory, NSIDC.
Dicembre 2022 rispetto agli anni precedenti
Le osservazioni satellitari su 45 anni mostrano una tendenza alla diminuzione dell’estensione del ghiaccio marino di dicembre di 44.400 chilometri quadrati all’anno, o del 3,5% per decennio rispetto alla media 1981-2010. Sulla base di una tendenza lineare, dicembre ha perso 2,28 milioni di chilometri quadrati (880.000 miglia quadrate) dal 1978. Ciò equivale a circa 1,5 volte l’area dello Stato dell’Alaska.
Sebbene l’estensione del ghiaccio marino artico sia stata inferiore alla media per tutto l’anno (Figura 4a), non è stato stabilito alcun record e l’estensione media del ghiaccio marino di settembre, pari a 4,87 milioni di chilometri quadrati (1,88 milioni di miglia quadrate), è stata pari a quella del 2010 e rappresenta solo l’undicesimo valore più basso registrato dal satellite. L’estensione minima giornaliera di settembre, fissata il 18 settembre a 4,67 milioni di chilometri quadrati (1,80 milioni di miglia quadrate), è stata pari a quella del 2017 e del 2018 e si colloca al decimo posto tra le più basse registrate dal satellite. L’estensione minima di settembre dipende fortemente dalle condizioni meteorologiche estive e le temperature medie estive dell’aria, pur essendo superiori alle medie climatologiche nella maggior parte dell’Oceano Artico, non sono state estreme (Figura 4b), generalmente da 1,5 a 2,5 gradi Celsius (da 3 a 4,5 gradi Fahrenheit) al di sopra della linea di riferimento 1991-2020. L’andamento della pressione media estiva sul livello del mare è stato a sua volta piuttosto piatto, il che significa la presenza di una scarsa ventilazione. Una pronunciata Beaufort Sea High, che generalmente favorisce una bassa estensione del ghiaccio marino a settembre, non è stata rilevata (Figura 4c).
Figura 4a. Il grafico mostra l’estensione del ghiaccio marino artico nel 2022 (linea blu) e il minimo storico raggiunto nel 2012 (linea rossa tratteggiata). La linea grigia mostra la mediana per il periodo 1981-2010, la linea grigia scura ombreggiata mostra l’intervallo dei quartili e la linea grigia chiara ombreggiata mostra l’intervallo dei decili.
Sea Ice Index data. Credit: National Snow and Ice Data Center
Figura 4b. Questo grafico mostra la deviazione dalla temperatura media in gradi Celsius all’altitudine di 925 hPa nell’Artico dal 1° giugno al 31 agosto, periodo che corrisponde all’estate 2022. Il giallo e il rosso indicano temperature superiori alla media, mentre il blu e il viola indicano temperature inferiori alla media.
Fonte: per gentile concessione di NSIDC, NOAA Earth System Research Institute, Physical Sciences Laboratory.
Figura 4c. Questo grafico mostra la pressione media a livello del mare nella zona artica. Pressione che viene espressa in millibar e fa riferimento al periodo compreso dal 1° giugno al 31 agosto .Periodo che coincide con l estate boreale. I colori gialli e i rossi indicano la presenza di un’alta pressione , mentre i blu e i viola indicano la presenza di una bassa pressione.
Crediti: NSIDC per gentile concessione del NOAA Earth System Research Laboratory Physical Sciences Laboratory.
L’estate sta prendendo piede nell’emisfero meridionale. Sebbene il declino dell’estensione del ghiaccio marino antartico risulti essere sempre molto forte in questo periodo dell’anno, quest’anno è stato insolitamente rapido e, alla fine di dicembre, l’estensione del ghiaccio marino antartico è stata la più bassa nei 45 anni di registrazioni satellitari. L’estensione del ghiaccio marino è stata di oltre 500.000 chilometri quadrati (193.000 miglia quadrate) al di sotto del 2018.Anno in cui l estensione ha raggiunto livelli minimi storici. Quattro dei cinque anni in cui il ghiaccio marino è stato più basso nell ultima metà di dicembre si sono verificati a partire dal 2016. Come è evidente nelle mappe del ghiaccio marino elaborate dai colleghi dell’Università di Brema a partire dai dati dell’Advanced Microwave Scanning Radiometer 2 (AMSR2) della Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA), una polynya estremamente estesa si estende ora sul Mare di Ross e su gran parte del Mare di Amundsen occidentale. Polynye sono apparse anche nella Baia di Pine Island e nel Mare di Weddell sud-orientale (Figura 5a). Nel Mare di Weddell sono presenti anche vaste aree caratterizzate da una bassa concentrazione di ghiaccio marino, le quali con ogni probabilità si apprestano a fondere. All’origine dell’estensione insolitamente bassa del ghiaccio marino sembra esserci una fascia di temperature superiori alla media che si estende dal Mare di Weddell verso ovest fino al Mare di Ross e alla Terra di Wilkes orientale (Figura 5b). Le temperature dell’aria a livello di 925 mb sono state di oltre 1 grado Celsius (2 gradi Fahrenheit) sopra la media su tutta l’area sia a novembre che a dicembre, e sono state di oltre 2 gradi Celsius (4 gradi Fahrenheit) sopra la media sul Mare di Ross. Negli ultimi due mesi si sono verificati periodi in cui i venti circumpolari sono stati molto forti e la pressione atmosferica sul continente è stata inferiore alla media, provocando forti venti da ovest lungo la Penisola. Ciò ha causato lo scioglimento dei ghiacci della Penisola orientale, temperature dell’aria superiori alla media sul Mare di Weddell e venti in uscita dal continente, che hanno permesso la formazione di polynyas e accelerato il declino dei ghiacci. Questo modello di vento è riassunto dall’indice Southern Annular Mode (SAM), una misura dell’intensità dei venti circumpolari; questo è stato in fase positiva per la maggior parte del 2022 ed è stato piuttosto forte nell’ultimo trimestre dell’anno.
Figura 5a. Questa mappa risalente al 3 gennaio 2023 mostra un’ampia polynya che ora si estende sul Mare di Ross e su gran parte del Mare di Amundsen occidentale, oltre alle polynya apparse nella Pine Island Bay e nel Mare di Weddell sudorientale. I dati sulla concentrazione di ghiaccio marino provengono dalle immagini del Japan Aerospace Exploration Agency Advanced Microwave Scanning Radiometer 2 (AMSR2).
A cura dell’Università di Brema
Figura 5b. Questo plot mostra lo scostamento dalla temperatura media dell’aria nell’Antartide al livello di 925 hPa, in gradi Celsius, per i mesi di novembre e dicembre 2022. I colori giallo e rosso indicano temperature superiori alla media; i colori blu e viola indicano temperature inferiori alla media.
Crediti: NSIDC per gentile concessione del NOAA Earth System Research Laboratory Physical Sciences Laboratory
Dati e grafici gentilmente concessi dall NSIDC e sono reperibili attraverso il seguente link : http://nsidc.org/arcticseaicenews/