La JMA, o Japan Meteorological Agency, è l’agenzia governativa del Giappone responsabile della raccolta e pubblicazione di dati meteorologici, climatologici, idrologici e geofisici. Ha anche il compito di monitorare e prevedere fenomeni come terremoti e tsunami. Ecco alcune informazioni chiave sulla JMA:
- Compiti principali: La JMA fornisce previsioni del tempo, avvisi/allerte per condizioni meteorologiche avverse, e monitora e previene disastri naturali, inclusi terremoti, tsunami e fenomeni vulcanici.
- Storia: L’agenzia è stata fondata nel 1875 e ha subito diverse riorganizzazioni e rinnovamenti nel corso degli anni.
- Rilevanza Globale: Anche se è un’organizzazione nazionale giapponese, la JMA ha un impatto globale. Fornisce dati importanti utilizzati in studi climatologici internazionali e collabora con organizzazioni meteorologiche di altri paesi e con enti internazionali come l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO).
- Cambio Climatico: La JMA è una delle molte agenzie meteorologiche nazionali che tracciano e riferiscono sul cambiamento climatico. L’agenzia pubblica regolarmente dati sulle anomalie della temperatura superficiale media globale, come quello che hai condiviso riguardo ad agosto 2023.
- Strumentazione: La JMA utilizza una vasta gamma di strumenti e tecnologie, tra cui satelliti meteorologici, radar, boe e stazioni di monitoraggio terrestri, per raccogliere dati accurati.
- Centro di coordinamento per i tsunami: Dopo il devastante terremoto e tsunami del 2011 a Tōhoku, la JMA ha anche giocato un ruolo cruciale nel monitoraggio e nell’allertare il pubblico su potenziali tsunami.
La Japan Meteorological Agency è una risorsa cruciale non solo per il Giappone ma anche per la comunità meteorologica e climatologica mondiale. La sua expertise e i suoi dati contribuiscono significativamente alla nostra comprensione del clima e dei pattern meteorologici globali.
INTRODUZIONE
Di seguito andrò ad analizzare in maniera dettagliata le informazioni fornite dall agenzia:
- Anomalia Mensile: L’anomalia della temperatura superficiale media globale di agosto 2023 è stata di +0.66°C rispetto alla media del periodo 1991-2020. Questo significa che, in media, il pianeta era più caldo di 0.66°C in agosto 2023 rispetto alla media di agosto nei tre decenni dal 1991 al 2020.
- Confronto con il 20° secolo: La temperatura di agosto 2023 è stata di +1.20°C superiore alla media del 20° secolo. Questa comparazione ci offre una prospettiva a lungo termine, mostrando quanto le temperature si siano riscaldate rispetto a tutto il secolo precedente.
- Record: Agosto 2023 è stato il mese di agosto più caldo registrato dal 1891. Questo è un indicatore significativo del cambiamento climatico in atto, in quanto suggerisce che le temperature stanno continuando a salire e stiamo assistendo a mesi estivi sempre più caldi.
- Tendenza a lungo termine: Nel contesto di un periodo di tempo più lungo, le temperature medie superficiali globali sono aumentate a un tasso di circa 0.73°C al secolo. Questo significa che, ogni secolo, la temperatura superficiale media globale è aumentata di circa 0.73°C dall’anno 1891.
Interpretazione: Questi dati, nel loro insieme, indicano un chiaro trend di riscaldamento globale. La temperatura di agosto 2023, che è stata la più calda dal 1891, è un segnale allarmante e conferma la tendenza al rialzo delle temperature globali nel corso del tempo. Il confronto con la media del 20° secolo e del periodo 1991-2020 aiuta a mettere in prospettiva la rapidità e l’entità del cambiamento climatico in corso. La tasso di aumento di 0.73°C al secolo riflette l’accelerazione del riscaldamento nel corso degli anni.
La causa principale di questo riscaldamento è largamente attribuita all’aumento delle emissioni di gas serra dovute all’attività umana, come la combustione di combustibili fossili, la deforestazione e altri processi industriali.
Di seguito le anomalie termiche relative ai cinque anni più caldi registrati fino al 2023. Ecco un’analisi dettagliata:
- 2023: Con un’anomalia di +0.66°C, il 2023 si è classificato come l’anno più caldo registrato, superando di gran lunga gli altri anni nella lista. Questo rappresenta un aumento significativo della temperatura media globale rispetto alla media del periodo di riferimento (che, presumo, sia il periodo 1991-2020, ma potrebbe variare a seconda del contesto).
- 2016: Questo anno si è classificato al secondo posto con un’anomalia di +0.34°C. Vale la pena notare che il 2016 è stato influenzato da un forte evento El Niño, che tende ad aumentare le temperature medie globali. Nonostante ciò, il 2023 ha mostrato un’alta anomalia anche senza un El Niño di tale magnitudine (almeno, non è menzionato).
- 2019 e 2015: Entrambi questi anni condividono il terzo posto, mostrando un’anomalia di +0.28°C.
- 2022 e 2020: Con un’anomalia di +0.27°C, questi due anni condividono il quinto posto nella lista.
Interpretazione: Ciò che è evidente da questa lista è l’accelerazione del riscaldamento globale. Gli anni recenti, come il 2022 e il 2023, sono tra i più caldi registrati, e la differenza tra il 2023 e gli anni precedenti è notevolmente alta.
Un altro aspetto cruciale è che tutti questi anni appartengono al 21° secolo e, più specificatamente, agli ultimi 10 anni (dal 2015 al 2023), evidenziando l’urgente necessità di affrontare il problema del cambiamento climatico a livello globale.
I dati che presenterò sotto rappresentano le anomalie mensili della temperatura superficiale media globale misurata in gradi Celsius (°C) rispetto al periodo di riferimento 1991-2020. Le anomalie rappresentano la differenza tra la temperatura registrata in un determinato periodo e la temperatura media del periodo di riferimento. Monthly Anomalies of Global Average Surface Temperature
Distribuzione delle anomalie della temperatura superficiale.
L’Agenzia Meteorologica Giapponese (JMA) stima le anomalie della temperatura superficiale media globale, che sono deviazioni rispetto a una temperatura di riferimento attesa. Ecco una spiegazione dei punti chiave:
- Fonti di Dati:
- Per i dati sulla temperatura terrestre:
- Prima del 2010: I dati provengono dalla Global Historical Climatology Network (GHCN) fornita dal National Climatic Data Center (NCDC) degli Stati Uniti.
- Dopo il 2011: I dati provengono dai messaggi CLIMAT archiviati presso la JMA.
- Per i dati sulla temperatura oceanica: la JMA utilizza i suoi propri dati di analisi della temperatura superficiale del mare a lungo termine chiamati COBE-SST2.
- Per i dati sulla temperatura terrestre:
- Procedura per Stimare l’Anomalia della Temperatura Media Globale:
- Passo 1: Calcola la media delle anomalie di temperatura mensili sulle terre per ogni griglia di 5° x 5° in tutto il mondo rispetto a un periodo di riferimento dal 1991 al 2020.
- Passo 2: Calcola la media delle anomalie di temperatura mensili della superficie del mare in ogni griglia di 5° x 5° (con almeno un’osservazione in-situ) rispetto allo stesso periodo di riferimento.
- Passo 3: Combina le medie dei passi 1 e 2 in base al rapporto terra-mare per ogni griglia. Ciò significa che stanno bilanciando adeguatamente l’influenza delle temperature terrestri e marine.
- Passo 4: Per ottenere l’anomalia della temperatura media globale mensile, si calcola la media delle anomalie di tutte le griglie, considerando l’area coperta da ogni griglia. Questo passo garantisce che le aree più grandi abbiano un’influenza proporzionalmente maggiore sul valore finale.
- Passo 5: Le anomalie di temperatura globale annuali e stagionali sono derivate calcolando la media di queste anomalie di temperatura media globale mensili.
- Aggiornamenti:
- La JMA ha aggiornato il suo periodo di riferimento per calcolare le anomalie di temperatura. In precedenza, il periodo di riferimento era 1971-2000. Dal 19 maggio 2021, è passato al 1991-2020.
- Quando si effettuano confronti con la media del 20° secolo, le anomalie sono prima messe in relazione alla media del 1991-2020, poi mediate a livello globale e infine adattate al periodo 1901-2000.
In sostanza, questo processo permette alla JMA di determinare quanto sia maggiore o minore la temperatura superficiale media globale rispetto a un periodo di riferimento. Questo è essenziale per monitorare e comprendere i cambiamenti nelle temperature globali, che possono fornire informazioni su fenomeni più ampi come i cambiamenti climatici.
Molti si chiederanno cosa sono i messaggi CLIMAT archiviati presso la JMA. Cercherò di dare una spiegazione.
I messaggi “CLIMAT” sono un formato standardizzato usato dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO, dall’inglese “World Meteorological Organization”) per scambiare dati mensili di temperatura e precipitazioni tra i servizi meteorologici nazionali di tutto il mondo.
Questi messaggi contengono informazioni quali:
- Medie mensili di temperatura.
- Precipitazioni totali mensili.
- Anomalie della temperatura e delle precipitazioni rispetto a una baseline.
- E altre informazioni climatiche rilevanti.
I servizi meteorologici nazionali, come l’Agenzia Meteorologica Giapponese (JMA), raccolgono questi dati dalle loro stazioni meteorologiche e poi inviano i messaggi CLIMAT alla WMO. Questa organizzazione, a sua volta, redistribuisce questi dati a tutti i servizi meteorologici nazionali affiliati, permettendo uno scambio di informazioni su scala globale. Ciò consente ai paesi di avere una visione globale delle condizioni climatiche e di collaborare su ricerche e previsioni.
In questo contesto, quando si fa riferimento ai “messaggi CLIMAT archiviati presso la JMA”, significa che l’Agenzia Meteorologica Giapponese ha conservato e registrato questi messaggi standardizzati che contengono dati climatici mensili.
https://ds.data.jma.go.jp/tcc/tcc/products/gwp/temp/aug_wld.html