Il periodo gennaio-luglio è stato caratterizzato da temperature significativamente più calde del normale nel Nord America meridionale, in Europa, Asia, Oceania, Sud America centrale e in parti dell’Atlantico, dell’Oceano Indiano, del Pacifico settentrionale e della costa occidentale, e da temperature da normali a più fresche del normale in parti del Nord America, dell’Africa settentrionale, dell’Atlantico settentrionale, del Pacifico tropicale centrale e orientale e del Pacifico sud-orientale. Nel frattempo, condizioni prossime o più fredde della media sono state presenti in parti del Nord America, dell’Africa centrale, dell’Oceano Atlantico settentrionale, del Pacifico tropicale centrale e orientale e dell’Oceano Pacifico sudorientale.
La temperatura superficiale globale nel periodo gennaio-luglio è stata di 0,86 °C superiore alla media, il che la rende la sesta temperatura più alta del periodo gennaio-luglio in 143 anni di registrazioni. I cinque periodi gennaio-luglio più caldi mai registrati si sono verificati dal 2015. Secondo un’analisi statistica del NCEI, è molto probabile che il 2022 sia uno dei dieci anni più caldi mai registrati, ma c’è solo il 10,5% di possibilità che sia uno dei cinque anni più caldi mai registrati.
Anomalie della temperatura superficiale terrestre e marina per il periodo gennaio-luglio 2022 (in °C).
Percentili di temperatura superficiale mista terrestre e oceanica relativi al periodo gennaio-luglio 2022
A livello regionale, l’Asia ha registrato il secondo periodo gennaio-luglio più caldo di sempre dopo il 2020, mentre l’Europa, le Isole Caraibiche e l’Oceania hanno avuto una temperatura nel periodo gennaio-luglio che si è classificata tra i nove periodi più caldi di sempre. L’Africa, il Sudamerica e il Nordamerica hanno avuto un gennaio-luglio superiore alla media, anche se non si è classificato tra i primi dieci periodi più caldi di sempre.
Classifiche e record per il periodo gennaio-luglio
https://www.ncei.noaa.gov/access/monitoring/monthly-report/global/202207