Di seguito una spiegazione approfondita e ben articolata del rapporto NOAA (National Centers for Environmental Information) relativo alle condizioni climatiche globali di dicembre 2024. Il testo è basato sul contenuto ufficiale rilasciato da NOAA, che descrive le temperature, le anomalie, gli eventi atmosferici e le precipitazioni registrate in tutto il mondo.
1. Contesto e novità del rapporto
- Nuovo calendario di rilascio
A partire dal 12 agosto 2024, in concomitanza con l’uscita del report sul clima di luglio 2024, il NOAA ha avviato una procedura accelerata di pubblicazione dei rapporti globali. Ciò è stato possibile grazie alle migliorie apportate al dataset NOAAGlobalTemp, che ora permette di calcolare con maggiore rapidità l’anomalia termica globale. - Aggiornamento del dataset NOAAGlobalTemp
Da gennaio 2024, la versione 6.0.0 del NOAA Global Surface Temperature (NOAAGlobalTemp) ha sostituito la precedente 5.1.0. La principale innovazione è l’uso di un metodo basato su reti neurali artificiali (ANN) per migliorare l’interpolazione spaziale delle temperature mensili sulla superficie terrestre. Nonostante questo aggiornamento possa far variare leggermente le anomalie e i valori di “classifica” (rank) rispetto al passato, le conclusioni generali rimangono coerenti con le tendenze di riscaldamento climatico già osservate.- Il periodo di riferimento e di archivio dati rimane 1850-presente.
- Ogni mese, i calcoli vengono rielaborati con i nuovi dati, per fornire valori sempre più rappresentativi delle condizioni reali del sistema climatico globale.
- Le eventuali lievi modifiche ai dati storici sono considerate parte integrante del processo di miglioramento continuo e garantiscono la massima accuratezza possibile.
2. Temperature globali di dicembre 2024
- Anomalia termica globale
A dicembre 2024, la temperatura media superficiale globale (terra + oceani) è risultata di 1,26 °C (2,27 °F) al di sopra della media del XX secolo (12,2 °C / 54,0 °F). Questo valore colloca dicembre 2024 come secondo dicembre più caldo mai registrato, sebbene leggermente (0,13 °C) al di sotto del dicembre 2023, che detiene il record assoluto. - Tendenza al riscaldamento
Dicembre 2024 rappresenta il 49° dicembre consecutivo (dal 1975) con temperature globali superiori alla media di riferimento. Ciò conferma la persistenza della tendenza al riscaldamento globale che caratterizza le ultime decadi. - Condizioni ENSO
Nella transizione da novembre a dicembre, si è verificato il passaggio da condizioni neutre di El Niño Southern Oscillation (ENSO) a condizioni di La Niña (fase fredda). Secondo il Climate Prediction Center di NOAA, queste condizioni di La Niña dovrebbero persistere fino al periodo febbraio–aprile 2025 (59% di probabilità), per poi ritornare a una fase neutra entro marzo–maggio 2025 (60% di probabilità).
3. Analisi per emisferi e regioni polari
3.1 Emisfero settentrionale
- Temperatura media
L’Emisfero Nord ha vissuto il suo secondo dicembre più caldo nella storia delle misurazioni, con un’anomalia di +1,76 °C (3,17 °F) rispetto alla media del XX secolo. Anche la sola temperatura su terraferma (Land) e sugli oceani (Ocean) dell’Emisfero Nord si è classificata al secondo posto più caldo per il mese di dicembre, sebbene leggermente più fresca rispetto al record stabilito nel 2023. - Regione artica
Particolarmente rilevante è il dato relativo all’Artico, che ha registrato un’anomalia di +4,33 °C (7,79 °F) sopra la media, piazzandosi come secondo dicembre più caldo mai rilevato, dopo il record del 2017. La conseguenza più allarmante è la minor estensione di ghiaccio marino artico mai osservata per il mese di dicembre. Il riscaldamento artico, infatti, procede a una velocità superiore rispetto ad altre parti del pianeta.
3.2 Emisfero meridionale
- Temperatura media
Nel complesso, l’Emisfero Sud ha segnato il terzo dicembre più caldo di sempre con un’anomalia di +0,77 °C (1,39 °F) rispetto alla media.- Se si considera solo la parte oceanica, si tratta del secondo dicembre più caldo da quando esistono rilevazioni omogenee, mentre la temperatura sulla terraferma occupa la quinta posizione tra i decembri più caldi.
- Antartide
La regione antartica è stata prossima alla media, con un valore di -0,01 °C (≈ -0,02 °F) rispetto alla norma, classificandosi a metà classifica (91° posto su 175 anni). Tuttavia, l’estensione del ghiaccio marino antartico è risultata la decima più bassa per il mese di dicembre, segnalando comunque un deficit rispetto alla media storica.
4. Distribuzione geografica delle anomalie termiche
- Aree con temperature molto al di sopra della media
- Africa sudorientale e Russia centrale hanno sperimentato tra le anomalie più forti e diffuse.
- Dalla zona tropicale dell’America Meridionale fino a gran parte di America Centrale, Messico e parte degli Stati Uniti occidentali (inclusa l’Alaska) si sono riscontrate condizioni molto più calde della media.
- La parte meridionale dell’Africa, l’Australia e porzioni estese dell’Artico hanno registrato incrementi superiori a +4 °C (fino a oltre +6 °C in alcune zone della Siberia occidentale), consolidando il trend di riscaldamento.
- Aree con temperature inferiori alla media
- Antartide e gran parte della Groenlandia hanno evidenziato valori di temperatura più bassi.
- Un corridoio che dal Medio Oriente (Iran) si estende verso la Cina nordoccidentale e la Mongolia occidentale ha registrato anomalie negative, benché su superfici limitate.
- Complessivamente, solo lo 0,2% delle terre emerse ha toccato valori da “record di freddo” a dicembre 2024 (un valore in linea con quello del dicembre 2023).
5. Panoramica per macro-regioni e singoli Paesi
- Nord America
- Secondo mese di dicembre più caldo nella media complessiva del continente.
- Negli Stati Uniti contigui (i 48 stati continentali) è stato il quarto dicembre più caldo della serie storica (130 anni). L’Alaska ha visto anomalie termiche particolarmente elevate.
- Sud America
- Sesto dicembre più caldo mai registrato.
- In molti Paesi (Brasile, Bolivia, Argentina, Cile) si sono riscontrate però precipitazioni molto sotto la media.
- Africa
- Nono dicembre più caldo registrato.
- Molto calda soprattutto la fascia meridionale e sudorientale; viceversa, nel settore nord (Marocco, Algeria) si sono avute fasi più secche con valori termici altalenanti.
- Europa
- Sesto dicembre più caldo per l’intero continente.
- In Germania, dicembre 2024 è stato di +1,2 °C sopra la media 1991–2020; in Svizzera +0,5 °C.
- La Norvegia ha chiuso il mese a +1,7 °C, collocandosi al 28° posto tra i dicembre più caldi dal 1901.
- Nel Regno Unito, il mese con +2,0 °C sopra la norma (media 1991–2020) è risultato il quinto dicembre più caldo in una serie di 141 anni.
- Asia
- Dicembre 2024 è risultato il secondo dicembre più caldo, a pari merito con il 1951, nell’intero continente (l’Asia è monitorata dal 1850, in alcune zone dal 1900 in poi).
- In Pakistan, invece, la temperatura media è stata di -0,49 °C rispetto alla media 1991–2020 (un’anomalia negativa che colloca il mese tra i più freschi degli ultimi anni).
- In Giappone, dicembre è stato leggermente più freddo della norma (-0,33 °C). Hong Kong, al contrario, ha registrato un’anomalia positiva di +0,3 °C.
- Oceania
- Secondo dicembre più caldo a pari merito con il 2018 (dall’inizio delle rilevazioni).
- In Australia, è stato il terzo dicembre più caldo dal 1910, con un’anomalia di +1,88 °C (3,38 °F) sopra la media 1961–1990.
- In Nuova Zelanda, +1,5 °C sopra la media 1991–2020, classificandosi al quinto dicembre più caldo dal 1909.
6. Precipitazioni e fenomeni meteo rilevanti
- Dati e metodologie di riferimento
NOAA si avvale del Global Historical Climatology Network (GHCN) per i dati di precipitazione sulla terraferma, e del Global Precipitation Climatology Project (GPCP) che fornisce copertura spaziale più ampia per analisi globali. - Aree con deficit di precipitazioni
- Porzioni significative di Messico, Stati Uniti sudoccidentali, Alaska meridionale, gran parte di Bolivia e Argentina hanno sperimentato un dicembre più secco della norma.
- In Europa, Francia occidentale, Spagna, Portogallo e Nord Africa (Marocco, Algeria) hanno registrato uno dei cinque mesi di dicembre più secchi in molte aree.
- L’estremo sud-est dell’Africa (es. Mozambico) ha subito un dicembre da record o quasi-record di siccità.
- Aree con precipitazioni superiori alla media
- Regione nordoccidentale degli Stati Uniti e una fascia estesa dal Deep South al Midwest hanno visto piogge al di sopra della media.
- Molte zone della Colombia ed Ecuador, l’area del Sahel in Africa e parti della Russia occidentale e Scandinavia hanno sperimentato condizioni più umide del solito.
- In Australia, la piovosità è stata del 36% superiore alla media (1961–1990), sebbene con variazioni significative da regione a regione.
- Eventi meteorologici degni di nota
- Tempesta Darragh nel Regno Unito: a inizio dicembre, forti venti e piogge hanno interessato soprattutto il Galles e il sud-ovest dell’Inghilterra, causando disagi e danni.
- Tempesta Bora in Grecia: tra fine novembre e inizio dicembre, piogge intense hanno provocato inondazioni e danni importanti in diverse aree.
- In Hong Kong, il mese di dicembre 2024 è stato tra i più secchi mai registrati (soltanto tracce di precipitazione).
- In Pakistan, con un totale di 1,6 mm di pioggia (il 12% della media), dicembre è stato tra i dieci mesi di dicembre più asciutti.
7. Conclusioni
Il rapporto NOAA per dicembre 2024 conferma la persistenza di un marcato riscaldamento globale, sia terrestre sia oceanico. Pur non eguagliando il record di caldo del dicembre 2023, i dati indicano:
- Secondo dicembre più caldo mai registrato a livello globale (+1,26 °C sopra la media del XX secolo).
- Prosecuzione di un trend di anomalia positiva che dura da 49 anni consecutivi a dicembre.
- Marcato riscaldamento nell’Emisfero Nord, in particolare in Artico (secondo record di caldo per questa regione) e settori del continente asiatico.
- Persistenza del deficit di ghiaccio marino in Artico e Antartide, indicatore di cambiamenti di lungo periodo nelle regioni polari.
- Passaggio a condizioni di La Niña, che influenzeranno probabilmente i pattern di precipitazione e le anomalie termiche nei primi mesi del 2025
Dal punto di vista delle precipitazioni, il quadro risulta piuttosto eterogeneo, con aree colpite da siccità e regioni interessate da piogge abbondanti o da eventi meteorologici estremi. Globalmente, i risultati confermano i cambiamenti climatici in corso e l’importanza di un monitoraggio costante per valutare l’evoluzione di temperature, ghiacci e fenomeni meteorologici estremi.
Per approfondire
- Dataset NOAAGlobalTemp: contiene dati completi sull’andamento delle temperature di terra e oceano, costantemente aggiornati.
- Climate at a Glance: strumento online per analizzare le serie storiche di temperatura e precipitazione, consultabile pubblicamente.
- Monthly Release Schedule di NCEI: per visionare le date di rilascio dei futuri rapporti mensili e trimestrali.
Tali dati e analisi forniscono una base scientifica indispensabile per comprendere la dinamica del riscaldamento globale, la variabilità naturale (ENSO: El Niño/La Niña) e i pattern climatici che influenzano eventi meteorologici estremi e la distribuzione delle precipitazioni a scala planetaria.

Questa mappa, prodotta dalla NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), evidenzia le principali anomalie climatiche e gli eventi significativi registrati a dicembre 2024. L’obiettivo è illustrare le deviazioni dalle medie climatiche e i fenomeni eccezionali su scala globale, offrendo una panoramica complessiva degli impatti del cambiamento climatico e delle variazioni meteorologiche in diverse regioni del mondo. Di seguito, analizzo in modo dettagliato ogni segnalazione presente nella mappa.
1. Temperatura Media Globale
Dicembre 2024 si è classificato come il secondo mese di dicembre più caldo dall’inizio delle rilevazioni globali nel 1850. Questo dato riflette una tendenza generale al riscaldamento globale, sostenuto da variazioni a lungo termine nelle concentrazioni di gas serra e da modifiche nella circolazione atmosferica e oceanica.
2. Anomalie Regionali
- Artico: L’Artico continua a riscaldarsi a un tasso significativamente superiore alla media globale, con dicembre 2024 che è stato il secondo dicembre più caldo mai registrato per questa regione. L’estensione del ghiaccio marino artico ha raggiunto il livello più basso mai registrato per il mese di dicembre, evidenziando il persistente trend di riduzione del ghiaccio marino.
- Nord America: Anche il Nord America ha sperimentato il suo secondo dicembre più caldo, un indicatore dell’intensificarsi degli eventi di riscaldamento in ampie zone del continente.
- Europa: Ha avuto il sesto dicembre più caldo mai registrato, riflettendo le anomalie termiche che hanno colpito diverse regioni del continente.
- Africa: Ha registrato il nono dicembre più caldo, con variabilità nelle temperature che influenzano diversi ecosistemi e risorse idriche.
- America Meridionale: Il continente ha vissuto il suo sesto dicembre più caldo, con impatti significativi sulla biodiversità e sull’agricoltura.
- Oceania: Ha legato il record per il secondo dicembre più caldo, influenzando gli eventi meteorologici estremi e le condizioni ambientali.
- Asia: Anche per l’Asia, dicembre 2024 si è classificato come il secondo più caldo, con effetti sui monsoni e sui modelli di precipitazioni.
3. Ghiaccio Marino Globale
Il ghiaccio marino globale ha registrato la quarta minima estensione per un dicembre, un segnale dell’accelerata fusione dei ghiacci in risposta al riscaldamento globale.
4. Ciclone Tropicale Chido
Questo ciclone molto intenso ha effettuato tre atterraggi, devastando le isole di Agalega e Mayotte, e portando alla morte di centinaia di persone prima di fare l’ultimo atterraggio nel nord del Mozambico. Questo evento sottolinea l’intensificarsi e l’aumento della frequenza di fenomeni meteorologici estremi.
5. Implicazioni e Considerazioni
La mappa fornisce un chiaro segnale di come il cambiamento climatico stia influenzando i modelli meteorologici a livello globale, con un impatto diretto su temperature, precipitazioni e fenomeni estremi. Il monitoraggio continuo di queste variazioni è cruciale per la pianificazione e l’adattamento in vari settori, inclusi agricoltura, gestione delle risorse idriche, e risposta ai disastri naturali.
In conclusione, il dicembre 2024 emerge come un altro mese record in un anno che ha continuato a mostrare segni evidenti dell’impatto umano sul clima della Terra. Gli scienziati utilizzano questi dati per migliorare i modelli climatici e prevedere futuri cambiamenti climatici, sottolineando l’importanza di strategie di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico.
Il 12 agosto 2024, in concomitanza con il rilascio del rapporto climatico globale di luglio 2024, il NCEI (National Centers for Environmental Information) ha iniziato a implementare un calendario compresso per la pubblicazione dei rapporti globali. Miglioramenti apportati al dataset NOAAGlobalTemp all’inizio dell’anno hanno garantito una maggiore stabilità nei valori delle anomalie della temperatura globale già nel mese successivo, rispetto a quanto osservato nelle versioni precedenti di questo dataset. Si prega di consultare il calendario delle pubblicazioni mensili del NCEI per le date aggiornate di rilascio fino alla fine del 2024.
Temperatura
Nel gennaio 2024, la versione 6.0.0 del dataset NOAA Global Surface Temperature (NOAAGlobalTemp) ha sostituito la versione 5.1.0. Questa nuova versione incorpora un metodo basato su reti neurali artificiali (ANN) per migliorare l’interpolazione spaziale delle temperature dell’aria sulla superficie terrestre su base mensile. Il periodo di registrazione (dal 1850 ad oggi) e la copertura globale completa rimangono invariati rispetto alla versione precedente di NOAAGlobalTemp. Sebbene le anomalie e le classificazioni possano differire leggermente rispetto a quanto riportato precedentemente, le conclusioni principali relative ai cambiamenti climatici globali rimangono molto simili alla versione precedente. Per ulteriori informazioni, si prega di consultare il nostro documento sulle domande più frequenti e la storia sul web.
Il NCEI calcola mensilmente l’anomalia della temperatura globale basandosi su dati preliminari generati da dataset autorevoli di osservazioni della temperatura da tutto il mondo. Il principale dataset, NOAAGlobalTemp versione 6.0.0, aggiornato nel 2024, utilizza raccolte di dati più ampie che coprono sia le superfici terrestri sia quelle oceaniche. NOAAGlobalTemp v6.0.0 è un dataset ricostruito, il che significa che l’intero periodo registrato viene ricalcolato ogni mese con nuovi dati. Sulla base di questi nuovi calcoli, i nuovi dati storici possono portare a aggiornamenti dei valori precedentemente riportati. Questi fattori, insieme, significano che i calcoli passati possono essere superati dai dati più recenti e possono influenzare i numeri riportati nei rapporti climatici mensili. L’analisi di ricostruzione più recente è sempre considerata la più rappresentativa e precisa del sistema climatico ed è pubblicamente disponibile tramite Climate at a Glance.
Dicembre 2024
Nel dicembre 2024, la temperatura globale della superficie terrestre è stata di 1,26°C (2,27°F) sopra la media del XX secolo di 12,2°C (54,0°F). Questo ha reso dicembre 2024 il secondo dicembre più caldo mai registrato, con un valore di 0,13°C (0,23°F) inferiore rispetto al mese di dicembre dell’anno precedente, che aveva stabilito il record precedente. Questo mese ha segnato il 49° dicembre consecutivo, a partire dal 1975, con temperature almeno nominalmente superiori alla media del XX secolo. È stato anche il secondo dicembre più caldo per quanto riguarda le temperature della superficie oceanica globale. Queste temperature si sono manifestate durante un periodo di transizione dallo stato neutro dell’Oscillazione Meridionale El Niño (ENSO) a una fase fredda, nota come La Niña. Secondo il Centro di Previsione Climatica della NOAA, le condizioni di La Niña, emerse nel dicembre 2024, sono previste persistere fino a febbraio-aprile 2025 (con una probabilità del 59%), con un passaggio previsto a una fase neutra dell’ENSO tra marzo e maggio 2025 (60% di probabilità).
L’emisfero nord ha registrato il suo secondo dicembre più caldo nella storia delle rilevazioni, con temperature che hanno superato la media di 1,76°C (3,17°F). Questo incremento si è osservato tanto nelle temperature terrestri quanto in quelle oceaniche dell’emisfero nord, risultando essere le seconde più elevate per il mese di dicembre, sebbene leggermente inferiori rispetto al record di calore dell’emisfero nord del dicembre 2023. La regione artica ha mostrato un incremento di 4,33°C (7,79°F) rispetto alla media, classificandosi anch’essa come il secondo dicembre più caldo mai registrato per questa zona. Inoltre, l’estensione dei ghiacci marini artici ha toccato il valore più basso mai registrato per il mese di dicembre.
Nel dicembre 2024, l’emisfero sud ha registrato il terzo dicembre più caldo mai osservato, con una temperatura media che ha superato di 0,77°C (1,39°F) quella usuale. La temperatura delle sole acque oceaniche dell’emisfero sud ha raggiunto il secondo valore più alto mai registrato, mentre la temperatura esclusivamente terrestre si è classificata come la quinta più alta. Intanto, la regione antartica è rimasta vicina alla media, con una temperatura appena -0,01°C (-0,02°F) inferiore alla media, mentre l’estensione dei ghiacci marini antartici è risultata la decima più bassa mai registrata.

La figura sopra è un grafico a barre che rappresenta le anomalie della temperatura media globale della terra e degli oceani per il mese di dicembre, estendendosi dal 1850 al 2024. Ogni barra nel grafico denota la deviazione della temperatura media di dicembre rispetto alla media di riferimento del XX secolo per quel mese specifico.
Analisi Dettagliata del Grafico
- Asse Y (Verticale): Questo asse mostra l’anomalia della temperatura espressa in gradi Celsius sulla sinistra e in gradi Fahrenheit sulla destra. Le anomalie positive, che appaiono sopra lo zero, indicano temperature che sono state più calde rispetto alla media del XX secolo, mentre le anomalie negative, sotto lo zero, indicano temperature che sono state più fredde.
- Asse X (Orizzontale): L’asse orizzontale rappresenta gli anni, partendo dal 1850 fino al 2024. Ogni barra corrisponde a un anno specifico, fornendo una visione chiara delle tendenze termiche per ogni dicembre nel periodo considerato.
Osservazioni Chiave
- Tendenza al Riscaldamento: È evidente un aumento significativo delle anomalie positive nella seconda metà del grafico, soprattutto a partire dagli anni ’70 del XX secolo. Questo segnala un trend di riscaldamento globale, con temperature di dicembre che tendono a superare la media storica con una frequenza crescente.
- Fluttuazioni e Trend Generale: Nonostante le variazioni annue, la tendenza generale mostra un incremento progressivo delle temperature. Gli anni più recenti, in particolare quelli successivi al 2000, mostrano un numero crescente di anomalie positive di intensità maggiore, indicando che i dicembre stanno diventando progressivamente più caldi.
- Estremi di Calore Recenti: Il grafico evidenzia chiaramente alcuni degli anni più recenti con le anomalie positive più elevate, con il 2024 che si posiziona vicino al picco di questa tendenza. Questi dati sono indicativi della continua tendenza al riscaldamento, che potrebbe essere associata sia all’aumento delle emissioni di gas serra sia a variazioni naturali del clima come il fenomeno El Niño.
Importanza del Grafico
Questa visualizzazione è essenziale per comprendere come le temperature globali stiano cambiando nel tempo, offrendo una rappresentazione visiva impattante del riscaldamento globale. Fornisce uno strumento indispensabile per scienziati, decisori politici e il pubblico generale, per valutare l’impatto delle attività umane sul clima e per supportare decisioni politiche informate riguardanti la mitigazione dei cambiamenti climatici e l’adattamento. Questo tipo di analisi è cruciale per progettare strategie efficaci che possano contrastare le tendenze negative del riscaldamento globale e proteggere gli ecosistemi e le società umane dalle sue conseguenze più severe.

La mappa sopra rappresenta le anomalie delle temperature di terra e mare per il mese di dicembre 2024, rispetto al periodo di riferimento 1991-2020. I dati provengono dal dataset NOAA Global Temp v6.0.0 e la proiezione cartografica utilizzata è quella di Robinson, che offre una rappresentazione visiva più equilibrata della Terra, anche se leggermente distorce le aree vicino ai poli per mantenere un aspetto più “compattato”.
Analisi Dettagliata della Mappa
1. Intervallo delle Anomalie:
- La scala di colori varia dal blu al rosso, rappresentando anomalie termiche che vanno da -8.0°C a +8.0°C.
- Aree in blu: Indicano temperature inferiori alla media del periodo 1991-2020. Questi valori negativi possono essere interpretati come condizioni più fredde del normale.
- Aree in rosso: Rappresentano temperature superiori alla media, segnalando condizioni più calde del normale.
2. Distribuzione Geografica delle Anomalie:
- Nord America: Il Canada e parti degli Stati Uniti mostrano estese anomalie calde, con alcune aree che superano i +4.0°C, il che indica un dicembre significativamente più caldo del normale.
- Europa e Asia Settentrionale: Anche queste regioni mostrano prevalenti anomalie calde, specialmente in Russia dove alcune aree raggiungono anomalie oltre i +6.0°C.
- Australia e Oceania: Variazioni moderate con alcune regioni che mostrano leggere anomalie calde.
- Antartide e Artico: Mentre l’Artico mostra estese anomalie calde, l’Antartide presenta una combinazione di anomalie calde e fredde, il che può indicare variabilità significativa nel comportamento del clima regionale.
3. Interpretazione e Implicazioni:
- Le regioni con anomalie calde significative potrebbero esperire impatti climatici come ondate di calore o cambiamenti nei modelli di precipitazione, influenzando ecosistemi e attività umane.
- Le aree con anomalie fredde, come alcune zone di blu visibili nella mappa, potrebbero sperimentare condizioni inaspettatamente fredde che possono influenzare la biodiversità locale e le condizioni di vita.
- Implicazioni più ampie: Anomalie estreme, sia calde che fredde, possono avere impatti su larga scala come il cambiamento dei modelli di precipitazione globale, alterazioni nei cicli di crescita delle piante, e stress sugli habitat acquatici e terrestri.
Considerazioni Scientifiche
Questa mappa è un potente strumento per visualizzare come il clima globale sta deviando dalla norma storica, sottolineando l’importanza di monitorare e comprendere le variazioni climatiche per mitigare i potenziali impatti negativi. L’uso di dati come quelli presentati in questa mappa aiuta i ricercatori e i decisori a elaborare strategie più informate per l’adattamento e la mitigazione del cambiamento climatico, assicurando una gestione sostenibile delle risorse naturali e una preparazione adeguata per gli eventi meteorologici estremi.

La mappa visualizza i percentili delle temperature di terra e oceano combinate per dicembre 2024, utilizzando il dataset NOAA GlobalTemp v6.0.0. Questa rappresentazione cartografica utilizza una proiezione di Robinson per mostrare variazioni termiche su scala globale rispetto al periodo di riferimento 1991-2020. I percentili sono un modo efficace per comprendere come le temperature specifiche si confrontano con la storia climatica recente.
Analisi Dettagliata della Mappa
Scala dei Colori e Significato:
- Blu scuro: Indica le aree dove le temperature sono state le più fredde mai registrate (percentili estremamente bassi).
- Blu più chiaro: Rappresenta temperature significativamente più fredde della media.
- Blu leggero: Zone dove le temperature sono state più fredde della media.
- Grigio: Aree con temperature vicine alla media storica.
- Rosa chiaro: Zone con temperature leggermente superiori alla media.
- Rosa scuro: Rappresenta aree con temperature significativamente più calde della media.
- Rosso scuro: Indica le aree dove le temperature sono state le più calde mai registrate (percentili estremamente alti).
Interpretazione delle Dati sulla Mappa
- Estese Aree di Calore: Vaste regioni, in particolare in Nord America, Europa, e parti della Russia e dell’Asia Centrale, mostrano un rosso intenso, indicando che queste zone hanno sperimentato temperature tra le più alte mai registrate per il mese di dicembre. Questo può essere associato a fenomeni meteorologici estremi come ondate di calore che possono avere impatti significativi sull’ambiente e sulla società.
- Variabilità nei Percentili di Temperatura: Alcune aree, come parti dell’Antartide e del Nord Atlantico, mostrano tonalità di blu, indicando temperature significativamente più fredde del normale. Queste anomalie possono influenzare i modelli di circolazione atmosferica e oceanica, potenzialmente portando a cambiamenti nei modelli di precipitazione a livello regionale.
- Riscaldamento Generalizzato: La predominanza di tonalità rosa e rosso in molte parti del mondo suggerisce un trend di riscaldamento che è coerente con le osservazioni a lungo termine del cambiamento climatico globale. Tali condizioni sono particolarmente evidenti nelle regioni artiche, dove il riscaldamento accelerato ha profonde implicazioni per il ghiaccio marino e gli ecosistemi.
Significato Scientifico e Implicazioni
La visualizzazione dei percentili di temperatura fornisce una misura intuitiva della distribuzione e dell’intensità delle anomalie termiche. Questi dati sono cruciali per i climatologi e i responsabili delle politiche per comprendere e rispondere agli impatti del cambiamento climatico. Le aree identificate come estremamente calde o fredde meritano un’attenzione particolare per i loro potenziali impatti ecologici, economici e sulla salute umana.
Inoltre, la mappa serve come uno strumento di comunicazione efficace per sensibilizzare il pubblico e i decisori sull’urgenza di adottare misure di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Le strategie possono includere il rafforzamento delle infrastrutture, la pianificazione urbana per gestire il calore estremo, e politiche per ridurre le emissioni di gas serra, tutte dirette a modulare gli impatti proiettati e attuali del riscaldamento globale.

La mappa sopra rappresenta le anomalie delle temperature di terra e oceano per il mese di dicembre 2024, rispetto alla media del periodo 1991-2020. Questo tipo di mappa è spesso definita come una “smoothed map” (mappa levigata), perché utilizza tecniche di interpolazione per creare una rappresentazione visiva continua delle differenze di temperatura, senza le brusche transizioni che possono apparire in mappe basate su dati grezzi di osservazione. L’interpolazione liscia i dati per offrire una visione più omogenea e facilmente interpretabile delle variazioni termiche su scala globale.
Analisi Dettagliata della Mappa
Scala dei Colori e Significato:
- Blu a Rosso: La scala di colori varia da tonalità fredde a calde, rappresentando un range di anomalie da -8.0°C a +8.0°C. Queste anomalie indicano quanto le temperature di dicembre 2024 si sono discostate dalla media del periodo di riferimento.
- Aree Blu: Indicano temperature significativamente più fredde della media. Queste possono essere zone dove condizioni meteorologiche particolari, come correnti marine fredde o pattern di circolazione atmosferica, hanno abbassato le temperature.
- Aree Rosse: Mostrano temperature più calde della media. Queste aree possono essere influenzate da una varietà di fattori, tra cui fenomeni di El Niño, cambiamenti nelle correnti oceaniche, o l’aumento generale delle temperature globali dovuto al cambiamento climatico.
Implicazioni Scientifiche:
- Climatologia e Riscaldamento Globale: L’analisi delle anomalie termiche permette agli scienziati di monitorare gli impatti del cambiamento climatico e di valutare come le temperature estreme si discostano dai modelli storici. L’uso di mappe levigate aiuta a identificare tendenze e pattern su larga scala che possono non essere evidenti in mappe basate su misurazioni puntuali.
- Impatti Ecologici e Sociali: Le regioni che mostrano anomalie termiche estreme possono sperimentare impatti significativi sui loro ecosistemi, agricoltura e risorse idriche. Per esempio, le anomalie calde possono esacerbare fenomeni di siccità e ondate di calore, mentre anomalie fredde possono influenzare la stagione di crescita delle piante e i habitat naturali.
Importanza della Mappa nel Contesto Scientifico e Pubblico
La mappa offre una rappresentazione visuale immediata e comprensibile di come le temperature di dicembre 2024 si confrontano con la media storica, fornendo un potente strumento di comunicazione sia per la comunità scientifica che per il pubblico. Per i ricercatori, offre una base per ulteriori analisi sulla variabilità climatica e sui suoi driver. Per il pubblico e i decisori politici, sottolinea l’importanza di strategie di mitigazione del cambiamento climatico e di adattamento ai suoi effetti.
Inoltre, la mappa serve come uno strumento educativo per sensibilizzare su come le variazioni climatiche influenzano diversamente varie parti del mondo, evidenziando la necessità di un approccio differenziato e specifico per regione nelle politiche ambientali e di sostenibilità.
Una “smoothed map” o mappa levigata è un tipo di visualizzazione grafica utilizzata frequentemente in meteorologia e climatologia per rappresentare dati distribuiti su aree geografiche estese, come le temperature globali, le precipitazioni, la pressione atmosferica, e altri dati climatici o ambientali. Il processo di “smoothing” o levigatura dei dati implica l’uso di tecniche di interpolazione per creare una rappresentazione continua e omogenea che minimizza le discontinuità e le irregolarità presenti nei dati grezzi.
Interpolazione: Cosa È e Come Funziona
L’interpolazione è un metodo matematico utilizzato per stimare i valori di una funzione in un intervallo a partire da un set discreto di dati noti. In contesti geospaziali, l’interpolazione permette di prevedere valori in località dove non sono state effettuate misurazioni dirette, basandosi sui dati raccolti in punti vicini. Questo è particolarmente utile in climatologia, dove le stazioni meteorologiche possono essere distanziate e non coprire omogeneamente un’area vasta.
Tecniche di Interpolazione Utilizzate nelle Smoothed Maps
- Interpolazione Lineare: La forma più semplice di interpolazione, che stima i valori intermedi tra due punti noti usando la linea retta che li collega. Questo metodo è facile da implementare ma può non catturare la complessità dei dati climatici quando le variazioni sono non lineari.
- Interpolazione Polinomiale: Utilizza polinomi di grado superiore per interpolare tra più punti. Questo metodo può adattarsi meglio alle variazioni complesse ma rischia di introdurre oscillazioni e irregolarità se il grado del polinomio è troppo elevato.
- Splines: Le splines sono funzioni definite pezzo per pezzo che passano attraverso un insieme di punti di controllo. Questo tipo di interpolazione è molto usato per la sua flessibilità e la sua capacità di produrre curve lisce che si adattano bene a dati irregolari.
- Kriging: Una tecnica sofisticata che non solo interpola i dati ma considera anche l’errore statistico associato a ciascun punto di misura e la correlazione spaziale tra i punti. Il Kriging è particolarmente efficace in geostatistica e studi ambientali perché fornisce una stima dell’incertezza del modello interpolato.
Vantaggi e Sfide del Smoothing
Vantaggi:
- Continuità Visiva: Le smoothed maps offrono una visualizzazione continua che facilita l’interpretazione visuale dei pattern climatici.
- Dettaglio e Precisione: Le tecniche di smoothing possono aiutare a identificare tendenze sottili che potrebbero essere nascoste nei dati grezzi.
Sfide:
- Sovradeterminazione: Il processo di smoothing può talvolta nascondere variazioni locali significative, soprattutto se la tecnica utilizzata non è adeguatamente scelta per i tipi di dati specifici.
- Complessità Computazionale: Metodi di interpolazione come il Kriging richiedono un notevole impegno computazionale, specialmente quando applicati a grandi set di dati globali.
In conclusione, le smoothed maps sono strumenti essenziali nel campo della climatologia e della meteorologia, fornendo una rappresentazione efficace e visivamente accessibile di dati complessi su scala globale. La scelta del metodo di interpolazione adatto dipende dalla natura dei dati, dalla scala spaziale e temporale del fenomeno studiato e dalle esigenze specifiche di analisi e visualizzazione.
Ulteriori Dati sulle Temperature di Dicembre 2024
Nel dicembre 2024, l’estensione delle temperature massime record è stata inferiore rispetto ai mesi precedenti. Le temperature record sono state particolarmente diffuse nel sud-est dell’Africa e nella Russia centrale, mentre temperature molto più alte della media hanno coperto gran parte della metà settentrionale del Sud America, estendendosi verso nord attraverso l’America Centrale e il Messico fino agli Stati Uniti occidentali, inclusa l’Alaska. Condizioni significativamente più calde della media hanno interessato anche gran parte della metà meridionale dell’Africa, molte aree della Russia, dell’Australia e gran parte dell’Artico. Le temperature sono state superiori di oltre 4°C (7,2°F) alla media in gran parte della metà occidentale dell’Artico e superiori di oltre 6°C (10,8°F) alla media in ampie zone della Siberia occidentale. Temperature superiori di più di 3°C (5,4°F) alla media sono state diffuse negli Stati Uniti occidentali, in ampie parti del Canada e in gran parte della Russia.
Le temperature massime record hanno coperto circa il 6,6% della superficie terrestre mondiale, valore leggermente superiore alla metà della copertura record di dicembre 2023, che era del 11,7%. Il calore record ha coperto circa il 4,1% della superficie terrestre globale, ben al di sotto del 13,1% registrato nel dicembre 2005.
In contrasto con le ampie temperature superiori alla media, temperature inferiori alla media hanno interessato la maggior parte dell’Antartide, gran parte della Groenlandia, ampie zone della metà settentrionale dell’Africa e una parte dell’Asia che si estende dall’Iran verso est fino al nord-ovest della Cina e alla Mongolia occidentale. Temperature record fredde sono state registrate in circa lo 0,2% delle superfici terrestri globali in dicembre, valore simile allo 0,1% del dicembre 2023.
Per quanto riguarda gli oceani, temperature superficiali del mare molto più calde della media hanno coperto ampie parti dell’Atlantico tropicale, dell’Atlantico settentrionale, del Pacifico settentrionale e occidentale e gran parte dell’Oceano Indiano orientale e sud-occidentale, estendendosi nell’Oceano del Sud. Temperature massime record hanno interessato circa il 7,7% degli oceani mondiali a dicembre, il 4,3% in meno rispetto al 2023. Temperature leggermente inferiori alla media sono state presenti nel Pacifico equatoriale orientale (in linea con la presenza di La Niña), nel Pacifico sud-orientale, nell’Atlantico meridionale, nell’Oceano del Sud occidentale e in parti dell’Oceano Indiano sud-orientale e nord-occidentale.
L’America del Nord ha registrato il suo secondo dicembre più caldo, il Sud America il sesto più caldo, mentre l’Africa ha avuto il suo nono dicembre più caldo e l’Europa il sesto dicembre più caldo mai registrato. Questi dati enfatizzano la variabilità climatica su scala globale e sottolineano la necessità di monitorare continuamente le tendenze per comprendere meglio le implicazioni del cambiamento climatico.
La Germania ha registrato una temperatura media di dicembre superiore di 1,2°C (2,2°F) rispetto alla media del periodo 1991-2020, posizionandosi come il 24° dicembre più caldo dal 1881, anno in cui sono iniziati i registri nazionali.
In Svizzera, la temperatura media di dicembre è stata di 0,5°C (0,9°F) sopra la media 1991-2020, e notevolmente 3,4°C (6,12°F) più calda del periodo pre-industriale di riferimento (1871-1900), evidenziando un significativo aumento termico rispetto ai livelli pre-industriali.
L’Istituto Meteorologico della Norvegia ha riportato che dicembre è stato di 1,7°C (3,1°F) sopra la media 1991-2020, rendendolo il 28° dicembre più caldo dal 1901, anno di inizio dei registri nazionali.
Nel Regno Unito, la temperatura media provvisoria per dicembre è stata di 6,2°C (43,2°F), classificandosi come il quinto dicembre più caldo nella serie storica di 141 anni, con un’anomalia positiva di 2,0°C (3,6°F) rispetto alla media 1991-2020.
Gli Stati Uniti contigui hanno sperimentato il loro quarto dicembre più caldo nel record storico di 130 anni.
La regione delle isole Caraibiche ha vissuto il dicembre più caldo mai registrato, con temperature 1,17°C (2,11°F) sopra la media; ciò rappresenta 0,09°C (0,16°F) in più rispetto al precedente record di dicembre del 2023.
Il Golfo del Messico ha avuto l’ottavo dicembre più caldo mai registrato, con temperature 1,03°C (1,85°F) sopra la media.
Dicembre 2024 è stato parificato al 1951 come il secondo dicembre più caldo mai registrato per l’Asia e per l’Oceania; per quest’ultima, il mese ha eguagliato il 2018 come il secondo più caldo registrato.
Il Dipartimento Meteorologico del Pakistan ha riportato che il Pakistan è stato più freddo di 0,49°C (-0,88°F) rispetto alla media 1991-2020.
La temperatura media nazionale del Giappone per dicembre è stata inferiore di 0,33°C (-0,59°F) alla media 1991-2020.
A Hong Kong, dicembre 2024 è stato di 0,3°C (0,54°F) sopra la media.
Secondo il Bureau of Meteorology australiano, l’Australia ha avuto il suo terzo dicembre più caldo dall’inizio dei registri nazionali nel 1910, con 1,88°C (3,38°F) sopra la media 1961–1990.
Secondo l’Istituto Nazionale di Ricerca sull’Acqua e l’Atmosfera della Nuova Zelanda, dicembre 2024 è stato il quinto dicembre più caldo per la Nuova Zelanda (dal 1909, anno di inizio dei registri nazionali), con temperature 1,5°C (2,7°F) sopra la media 1991–2020. Questi dati sottolineano la crescente tendenza di anomalie termiche significative a livello globale, evidenziando l’urgenza di indagini approfondite e di misure di mitigazione nei confronti del cambiamento climatico.
Analisi Dettagliata delle Classifiche e Record di Temperature di Dicembre 2024
Il seguente resoconto fornisce un’analisi approfondita delle anomalie termiche globali registrate nel dicembre 2024, confrontandole con i dati storici per comprendere meglio l’entità e la distribuzione delle temperature eccezionali in quel mese. Esaminiamo i dati relativi a varie categorie, includendo la terra, gli oceani e le combinazioni di entrambi, suddivisi tra l’Emisfero Nord e l’Emisfero Sud.
1. Contesto Globale:
- Terra: Nel dicembre 2024, l’anomalia globale per le temperature terrestri è stata di +2.15°C (+3.87°F), posizionandosi come il secondo dicembre più caldo negli ultimi 175 anni, subito dopo il record di +2.23°C (+4.01°F) stabilito nel 2023. Questo evidenzia una tendenza crescente verso condizioni più calde, che sono particolarmente significative in un contesto di cambiamento climatico accelerato.
- Oceano: Analogamente, l’anomalia termica per gli oceani è stata di +0.86°C (+1.55°F), anche questa il secondo valore più elevato registrato, con il picco massimo raggiunto nel 2023. Questo riflette cambiamenti consistenti nelle temperature oceaniche, che influenzano direttamente i pattern climatici globali, inclusa l’intensificazione di eventi meteorologici estremi.
2. Emisfero Nord:
- Terra: L’Emisfero Nord ha continuato a mostrare un riscaldamento significativo con un’anomalia di +2.66°C (+4.79°F), quasi raggiungendo il record del 2023. Queste condizioni possono essere collegate a fenomeni prolungati di ondate di calore e a una diminuzione della copertura nevosa e del ghiaccio.
- Oceano: Le acque dell’Emisfero Nord hanno registrato un’anomalia di +1.07°C (+1.93°F), evidenziando ancora una volta temperature prossime al massimo storico. Questi cambiamenti termici negli oceani sono critici per comprendere l’alterazione dei cicli di correnti marine e l’effetto sul clima regionale e globale.
3. Emisfero Sud:
- Terra: Le regioni terrestri dell’Emisfero Sud hanno mostrato un aumento di +0.99°C (+1.78°F), classificandosi come il quinto dicembre più caldo, il che sottolinea come il riscaldamento globale influenzi entrambi gli emisferi, sebbene con intensità variabile.
- Oceano: Le acque australe hanno mostrato un incremento di +0.72°C (+1.30°F), anch’esse significativamente sopra la media, influenzando la biodiversità marina e i modelli di precipitazione in regioni collegate climaticamente come l’Australia e il Sud America.
4. Implicazioni e Prospettive Future: Questi dati indicano una chiara tendenza verso un aumento delle temperature in diverse parti del mondo, non solo in termini assoluti ma anche come frequenza di anomalie estreme. Queste variazioni termiche hanno impatti diretti sugli ecosistemi, sugli habitat umani e sulla gestione delle risorse naturali. È imperativo che queste osservazioni siano integrate in modelli climatici avanzati per migliorare la precisione delle previsioni future e per formulare strategie efficaci di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.
In conclusione, il dicembre 2024 si aggiunge alla crescente evidenza del riscaldamento globale, sottolineando l’urgenza di azioni coordinate a livello internazionale per affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico in modo proattivo e scientificamente informato.Analisi Dettagliata delle Condizioni Climatiche in Antartide e Artico nel Dicembre 2024
Antartide: Variazioni Termiche Moderne e Contesto Storico
- Nel dicembre 2024, l’Antartide ha registrato un’anomalia termica di -0.01°C (-0.02°F). Questa misurazione posiziona il mese come il 91° dicembre più caldo rispetto ai record storici. Tale valore indica che, nonostante la vicinanza alla media del periodo di riferimento, l’Antartide rimane in uno stato di relativa stabilità termica nel contesto delle sue fluttuazioni climatiche normali.
- Il dicembre più caldo per l’Antartide risale al 2005, con un’anomalia di +1.01°C (+1.82°F), evidenziando un evento climatico significativamente più caldo rispetto alla norma. Al contrario, il dicembre più freddo è stato registrato nel 1958, con un valore di -0.89°C (-1.60°F), sottolineando le notevoli variazioni termiche che possono verificarsi in questa regione polare.
- Interessante notare come ci siano stati anni in cui le temperature di dicembre hanno raggiunto esattamente la stessa anomalia, precisamente negli anni 1857, 1873, 1891, e 2021, indicando una ricorrenza di condizioni termiche specifiche in diversi periodi storici.
Artico: Segnali di Riscaldamento Intenso e Implicazioni
- L’Artico ha continuato a mostrare segni evidenti di riscaldamento con un’anomalia di +4.33°C (+7.79°F) nel dicembre 2024, classificandolo come il secondo dicembre più caldo mai registrato. Questo dato è solo leggermente inferiore al record del 2017, quando l’anomalia ha raggiunto +4.53°C (+8.15°F).
- Queste misurazioni indicano non solo un trend di riscaldamento notevole ma anche l’accelerazione di tale trend negli anni recenti, riflettendo cambiamenti climatici profondi e persistenti nell’ecosistema artico.
- Il dicembre più freddo in questa regione risale al 1916, con una significativa anomalia negativa di -3.42°C (-6.16°F). Questo contrasto tra le temperature estreme di diversi periodi storici evidenzia la crescente volatilità e le alterazioni nel clima artico, che hanno profonde implicazioni per la biodiversità globale, i pattern meteorologici e i cicli di fusione dei ghiacci.
Considerazioni Finali e Implicazioni Scientifiche
La comparazione tra le condizioni termiche dell’Antartide e dell’Artico evidenzia una differenziazione marcata nelle risposte climatiche di questi due poli alla variabilità globale e ai cambiamenti climatici. Mentre l’Antartide mostra una variazione più contenuta e meno estrema, l’Artico sta subendo un riscaldamento rapido e significativo, che rispecchia una sensibilità maggiore agli effetti del riscaldamento globale.
Questi dati non solo forniscono una comprensione più profonda delle dinamiche climatiche nelle regioni polari ma pongono anche l’accento sull’urgente necessità di monitorare continuamente questi ambienti. È essenziale integrare queste osservazioni in modelli climatici avanzati per prevedere accuratamente gli impatti futuri e per sviluppare strategie efficaci per mitigare e adattarsi agli inevitabili cambiamenti del nostro sistema climatico globale.
Analisi delle Precipitazioni di Dicembre 2024 Basata sui Dati del GHCN e del GPCP
Le mappe di seguito illustrate descrivono le anomalie delle precipitazioni esclusivamente terrestri e la percentuale delle precipitazioni normali per dicembre 2024, basandosi sui dati provenienti dal Global Historical Climatology Network (GHCN). Questi dati sono stati integrati e arricchiti tramite il Global Precipitation Climatology Project (GPCP), che offre una copertura spaziale più ampia e dettagliata.
Anomalie Regionali di Precipitazioni
- America del Nord: Le regioni del Messico e del sud-ovest degli Stati Uniti hanno mostrato condizioni significativamente più secche della media. Anche il sud dell’Alaska e il Panhandle hanno sperimentato condizioni analoghe.
- America del Sud: Brasile centrale, Bolivia, Argentina e Cile hanno registrato precipitazioni inferiori alla media, con aree lungo il confine Bolivia-Argentina che hanno raggiunto livelli di siccità record o quasi record.
- Europa e Africa: In Europa, in particolare nell’Europa centrale e occidentale, e nel sud-est dell’Africa, le precipitazioni sono state inferiori alla norma. Regioni specifiche come la Francia occidentale, la Spagna occidentale e il Portogallo, estendendosi fino al Marocco e all’Algeria, hanno avuto alcuni dei cinque dicembre più secchi mai registrati. Anche il Mozambico ha vissuto un dicembre estremamente secco.
Regioni con Precipitazioni Superiori alla Media
- Stati Uniti: Parti del nord-ovest del Pacifico e un’area che va dal Deep South al Midwest hanno avuto precipitazioni superiori alla media.
- America Latina: Un’ampia parte dell’America Centrale, estendendosi verso il sud in Colombia ed Ecuador, ha visto livelli di precipitazione maggiori del normale.
- Africa: Il Sahel africano e la Libia, insieme alle aree sud-occidentali del continente come l’Angola, hanno registrato precipitazioni abbondanti.
- Europa e Asia: La Scandinavia e la metà occidentale della Russia, così come il sud dell’India, alcune parti dell’Indonesia e l’Australia occidentale, hanno sperimentato precipitazioni oltre la media.
Eventi Meteorologici Significativi
- Regno Unito: Le precipitazioni di dicembre sono state il 110% della media a lungo termine. La tempesta Darragh, il quarto nome attribuito nella stagione, ha causato notevoli disagi all’inizio del mese, con piogge intense e forti raffiche di vento, in particolare nelle zone costiere del Galles e del sud-ovest dell’Inghilterra.
- Grecia: A fine novembre e inizio dicembre, la tempesta Bora ha portato diversi giorni di piogge intense che hanno causato inondazioni gravi, danni estesi e diverse vittime.
Situazione Specifica di Alcuni Paesi
- Germania: La precipitazione media di dicembre è stata il 23.4% inferiore alla media del periodo 1990–2020, risultando il 49° dicembre più secco dal 1901.
- Hong Kong: Dicembre è stato molto più secco del normale, essendo uno degli undici dicembre con solo tracce di pioggia registrate dal 1884.
- Pakistan: È stato il decimo dicembre più secco mai registrato, con precipitazioni nazionali medie del 12% (1.6 mm; 0.06 pollici) rispetto alla norma (13.3 mm; 0.52 pollici).
- Australia: Secondo il Bureau of Meteorology, le precipitazioni medie nazionali di dicembre sono state del 36% superiori alla media 1961-1990, con precipitazioni sopra la media in gran parte dell’Australia Occidentale, Tasmania, e vaste aree del Queensland, del New South Wales e del Northern Territory.

La mappa presentata offre una rappresentazione visiva dettagliata delle anomalie di precipitazioni terrestri per dicembre 2024, con un confronto rispetto al periodo di riferimento standardizzato 1961-1990. Questa analisi si basa sui dati forniti dal GHCN-M versione 4 (Global Historical Climatology Network-Monthly), utilizzando una proiezione cartografica di Robinson per una rappresentazione bilanciata delle proporzioni geografiche globali.
Analisi Approfondita delle Anomalie di Precipitazioni
Scala Cromatica e Interpretazione dei Dati
- La scala dei colori impiegata nella mappa varia dal blu al marrone. I toni di blu indicano un aumento delle precipitazioni rispetto alla media storica, mentre i toni di marrone denotano una riduzione. Questa differenziazione cromatica è cruciale per identificare rapidamente le aree geografiche con deviazioni significative dalla norma climatica.
- Blu scuro: rappresenta un’abbondante surplus di precipitazioni, superiore ai 60 mm rispetto alla media, segnalando condizioni potenzialmente alluvionali o almeno molto umide.
- Blu chiaro: indica un moderato eccesso di precipitazioni, tra i 20 e i 60 mm sopra la norma, che può influenzare positivamente le risorse idriche regionali.
- Beige chiaro: mostra una lieve carenza di precipitazioni, fino a 20 mm sotto la media, che potrebbe non avere un impatto drammatico ma è degna di nota.
- Marrone scuro: suggerisce una notevole deficit di precipitazioni, oltre 60 mm sotto la norma, condizione che può portare a siccità e stress idrico significativi per gli ecosistemi e l’agricoltura.
Analisi Regionale delle Precipitazioni
- Regioni con eccesso di precipitazioni (blu): Aree come il Pacifico Nord-occidentale degli USA, alcune regioni dell’Europa centrale e orientale, parti dell’India e dell’Australia mostrano anomalie positive. Questi dati potrebbero corrispondere a fenomeni meteorologici specifici come cicloni, fronti attivi o monsoni potenziati che hanno portato a un aumento delle precipitazioni durante il mese.
- Regioni con deficit di precipitazioni (marrone): Vaste aree come il Brasile, il Messico, il Medio Oriente, parti della Cina e della Siberia registrano anomalie negative. Queste condizioni possono essere attribuite a blocchi atmosferici prolungati, variazioni delle correnti a getto o altri pattern climatici che limitano l’ingresso di umidità in queste regioni.
Considerazioni su Dati Mancanti (aree grigie)
- Le aree grigie sulle mappe indicano la mancanza di dati. La mancanza di stazioni meteorologiche, problemi tecnici nella raccolta dei dati o difficoltà logistiche possono essere le cause di questi vuoti informativi, che sono critici perché impediscono una comprensione completa delle dinamiche climatiche regionali.
Implicazioni Scientifiche e Pratiche
Questa mappa non solo serve come strumento diagnostico per valutare le deviazioni dalle precipitazioni tipiche di dicembre, ma è anche fondamentale per anticipare gli impatti ecologici e socioeconomici associati a queste anomalie. Le informazioni derivanti dall’analisi delle precipitazioni sono essenziali per la gestione delle risorse idriche, la pianificazione agricola, la prevenzione dei rischi di inondazioni e siccità, e la modellazione degli impatti del cambiamento climatico a scala locale e globale.
In sintesi, la mappa offre un’illustrazione cruciale delle tendenze attuali delle precipitazioni che, quando integrate con altri dati climatici e osservazioni, possono fornire preziose intuizioni per la ricerca climatica, la politica ambientale e le strategie di adattamento alle variazioni climatiche.

La mappa in questione illustra le percentuali delle precipitazioni terrestri di dicembre 2024, confrontate con il periodo di riferimento del 1961-1990. Utilizzando dati provenienti dalla quarta versione del Global Historical Climatology Network-Monthly (GHCN-M), la visualizzazione adotta una proiezione cartografica Robinson per mostrare una rappresentazione più equa delle dimensioni e delle forme geografiche globali.
Dettagliata Interpretazione della Mappa
Scala dei Colori e Significato Percentuale: La mappa utilizza un’ampia gamma di colori per rappresentare le variazioni percentuali rispetto alla norma storica:
- Beige a Marrone: Questi colori rappresentano percentuali dal 0% al 100%, indicando aree dove le precipitazioni sono state inferiori alla media. Il beige chiaro segnala condizioni di grave siccità (0-25%), mentre il marrone scuro denota aree con precipitazioni leggermente al di sotto della norma (75-100%).
- Verde a Blu: Questi toni indicano percentuali superiori al 100%, dove le precipitazioni sono state abbondanti rispetto alla media. Il verde chiaro mostra un leggero eccesso (100-125%), e il blu scuro evidenzia condizioni di estrema umidità (175-200% e oltre).
Analisi Geografica delle Anomalie di Precipitazioni:
- Aree con Deficit Idrico: Le regioni visualizzate in beige e marrone sono quelle che hanno sperimentato una notevole carenza di piogge. Queste condizioni sono evidenti in diverse parti significative del mondo, incluse vaste aree del Nord America, Europa e Australia, dove un deficit persistente di precipitazioni può intensificare problemi di siccità, impattando l’agricoltura, le risorse idriche e la gestione dei rischi di incendi.
- Aree con Precipitazioni Eccessive: Le tonalità di verde e blu segnalano regioni con precipitazioni superiori alla norma, che potrebbero portare a inondazioni e altri problemi idrologici ma possono anche alleviare condizioni di siccità preesistenti. Queste condizioni prevalgono in alcune parti dell’Asia, della Russia settentrionale e del Sud America.
Zone senza Dati (Aree Grigie): Le aree grigie sulla mappa indicano la mancanza di dati disponibili. Questa assenza può derivare da varie cause, come la scarsità di stazioni meteorologiche, problemi tecnici o logistici nella raccolta o trasmissione dei dati, e rappresenta una sfida significativa per gli analisti e i decisori politici nel comprendere completamente le dinamiche idrologiche in queste regioni.
Implicazioni Scientifiche e Pratiche
L’analisi delle percentuali di precipitazioni normali è cruciale per comprendere l’impatto delle variazioni climatiche su scala globale. Questi dati sono fondamentali per:
- Gestione delle Risorse Idriche: Le anomalie nelle precipitazioni influenzano la disponibilità e la gestione delle risorse idriche, essenziali per l’agricoltura, l’industria e il consumo domestico.
- Pianificazione e Risposta ai Disastri: Regioni con precipitazioni eccessive o insufficienti richiedono strategie di adattamento specifiche, inclusa la costruzione di infrastrutture idriche resilienti e la pianificazione urbana per prevenire le inondazioni.
- Conservazione degli Ecosistemi: Le variazioni nelle precipitazioni possono avere impatti profondi sugli ecosistemi, influenzando la biodiversità, le foreste, i corsi d’acqua e le zone umide.
In conclusione, questa mappa non solo fornisce un istantaneo dettagliato delle condizioni meteorologiche di un singolo mese, ma serve anche come uno strumento essenziale per monitorare le tendenze climatiche a lungo termine e per sviluppare strategie efficaci di gestione ambientale e mitigazione dei cambiamenti climatici.

La mappa presentata illustra le anomalie delle altezze a 500 millibar (hPa) per dicembre 2024, usando come riferimento il periodo 1991-2020. Questo livello barometrico nella troposfera media è fondamentale per analizzare e comprendere la struttura dinamica dell’atmosfera e per prevedere i pattern meteorologici associati. La mappa è stata generata a partire dai dati di rianalisi NCEP-NCAR, e impiega una proiezione cartografica Robinson per offrire una visualizzazione equilibrata della distribuzione geografica globale.
Interpretazione Scientifico-Atmosferica della Mappa
Scala dei Colori e Anomalie di Altezza a 500 hPa:
- Anomalie Negative (Blu scuro a Blu chiaro): Questi colori rappresentano valori di altezza inferiori rispetto alla media del periodo di riferimento, indicando la presenza di trough di bassa pressione. Queste depressioni sono associate a masse d’aria più fredde e possono portare a condizioni atmosferiche instabili, come precipitazioni e temperature più basse al suolo.
- Anomalie Positive (Rosso chiaro a Rosso scuro): Al contrario, i toni rossi indicano valori di altezza superiori alla media, corrispondenti a creste di alta pressione. Queste aree tendono ad essere associate a condizioni meteorologiche più stabili e secche, con temperature più elevate rispetto alla media.
Dettaglio delle Altezze e loro Implicazioni Meteorologiche:
- Influenza delle Creste e dei Trough: L’analisi di tali strutture è cruciale poiché influenzano direttamente il movimento delle masse d’aria e la formazione delle condizioni meteorologiche. Le creste (anomalie positive) spesso risultano in un tempo soleggiato e stabile, mentre i trough (anomalie negative) sono associati a sistemi di bassa pressione che possono causare maltempo.
- Distribuzione Geografica delle Anomalie: L’analisi delle aree geografiche specifiche sotto l’influenza di creste o trough può fornire indizi preziosi sui potenziali impatti climatici a scala regionale e locale, inclusi cambiamenti nei pattern delle precipitazioni e nelle temperature stagionali.
Applicazioni Pratiche e Climatiche
Previsioni Meteorologiche e Climatologiche:
- La comprensione delle anomalie a 500 hPa è indispensabile per la previsione accurata del tempo. Questi dati permettono ai meteorologi di prevedere con maggiore precisione eventi meteorologici estremi, quali tempeste, ondate di calore o freddo e precipitazioni anomale.
- Modellazione Climatica: Le anomalie nelle altezze a 500 hPa possono essere utilizzate per migliorare i modelli climatici, fornendo una base più accurata per comprendere e proiettare i cambiamenti nel clima globale e regionale.
Implicazioni Ecologiche e Socioeconomiche:
- Gestione delle Risorse Idriche e Agricoltura: La comprensione delle variazioni previste nelle precipitazioni e nelle temperature può aiutare nella pianificazione dell’uso delle risorse idriche e nella strategia agricola, particolarmente in regioni vulnerabili a variazioni climatiche.
- Preparazione ai Disastri Naturali: Identificare aree potenzialmente a rischio di condizioni meteorologiche estreme permette una migliore preparazione e mitigazione dei rischi associati a tali eventi.
In conclusione, la mappa delle anomalie di altezza a 500 hPa per dicembre 2024 fornisce una risorsa inestimabile per comprendere le dinamiche atmosferiche e per anticipare le loro conseguenze climatiche e meteorologiche. Questa analisi aiuta a colmare il divario tra osservazioni climatiche e applicazioni pratiche, enfatizzando l’importanza di tali dati nella scienza meteorologica e climatologica contemporanea.
La proiezione cartografica Robinson è una forma di rappresentazione del mondo su una mappa, sviluppata da Arthur H. Robinson nel 1963. Questa proiezione è stata concepita come un compromesso tra la necessità di mantenere l’accuratezza dimensionale e quella di preservare le forme geografiche, due esigenze spesso in contrasto nelle mappe tradizionali. La proiezione Robinson è particolarmente apprezzata per le sue capacità di rappresentare l’intero globo terrestre in modo visivamente gradevole e relativamente preciso, rendendola popolare tra le istituzioni educative e nei contesti dove è necessaria una visione generale del mondo piuttosto che dettagli geografici precisi.
Caratteristiche della Proiezione Robinson
Compromesso tra Distanze, Aree e Angoli: La proiezione Robinson non mantiene completamente nessuna delle proprietà di distanze, aree o angoli, ma cerca di bilanciarle in modo che nessuna distorsione sia eccessivamente dominante. Rispetto ad altre proiezioni, come la Mercatore o la Peters, la Robinson riduce visivamente le distorsioni delle aree e delle forme vicino ai poli – una critica comune ad altre proiezioni che tendono a esagerare le dimensioni delle regioni polari rispetto alle regioni equatoriali.
Estetica e Funzionalità: La Robinson è apprezzata per il suo aspetto estetico, che presenta una visione del mondo “più accettabile” per l’occhio umano, con contorni meno distorti rispetto a quelli visti in proiezioni come la Mercatore. Questo la rende una scelta popolare per mappe di uso generale e didattico, in quanto fornisce un buon equilibrio tra l’aspetto visivo e la fedeltà geografica.
Curve di Latitudine e Longitudine: Le linee di latitudine nella proiezione Robinson sono parallele tra loro, ma le distanze tra di esse aumentano man mano che ci si allontana dall’equatore verso i poli. Le linee di longitudine sono curve che convergono ai poli, il che aiuta a mantenere la forma globale delle aree rappresentate, riducendo la distorsione presente in altre proiezioni rettilinee.
Utilizzo e Importanza
Educazione e Cartografia Generale: Data la sua capacità di rappresentare il mondo in modo visivamente piacevole e relativamente accurato, la proiezione Robinson è spesso utilizzata nei libri di testo, nelle pubblicazioni educative e nelle mappe murali. La sua rappresentazione equilibrata delle aree geografiche aiuta gli studenti e il pubblico a ottenere una percezione più corretta delle dimensioni relative dei continenti e degli oceani.
Organizzazioni Internazionali: Organizzazioni come le Nazioni Unite hanno adottato la proiezione Robinson per alcune delle loro mappe ufficiali, apprezzando il modo in cui bilancia estetica e funzionalità senza esagerare eccessivamente le distorsioni delle aree.
Critiche e Limitazioni
Nonostante la sua popolarità, la proiezione Robinson non è esente da critiche. Gli esperti sottolineano che, pur essendo un eccellente compromesso, introduce comunque una certa distorsione, specialmente nei bordi est e ovest della mappa, dove la scala diventa meno accurata. Inoltre, non è la scelta ideale per usi tecnici che richiedono precisione assoluta nelle distanze o nelle direzioni, come nella navigazione marittima o aerea.
In conclusione, la proiezione Robinson rappresenta un significativo passo avanti nella cartografia del XX secolo, offrendo una visione del mondo che è sia esteticamente gradevole sia sufficientemente precisa per la maggior parte degli usi educativi e generali. Tuttavia, come tutte le proiezioni, deve essere scelta e utilizzata con una chiara comprensione delle sue limitazioni e del contesto in cui è più appropriata.
https://www.ncei.noaa.gov/access/monitoring/monthly-report/global/202412