L’estensione del ghiaccio marino antartico ha raggiunto il valore più basso per il mese di gennaio nel set di dati satellitari, con il 31% al di sotto della media, ben al di sotto del precedente record del gennaio 2017. Le concentrazioni di ghiaccio marino inferiori alla media hanno prevalso in tutti i settori dell’Oceano Meridionale.

L’estensione del ghiaccio marino artico è stata del 4% al di sotto della media, posizionandosi al terzo posto tra i valori più bassi di gennaio nel record dei dati satellitari. Le concentrazioni di ghiaccio marino artico sono state maggiormente al di sotto della media nel Mare di Barents e nella regione di Svalbard.

Artico

Serie temporale delle anomalie medie mensili dell’estensione del ghiaccio marino artico per tutti i mesi di gennaio dal 1979 al 2023. Le anomalie sono espresse come percentuale della media di gennaio per il periodo 1991-2020. Fonte dei dati: EUMETSAT OSI SAF Sea Ice Index v2.1. Credito: Copernicus Climate Change Service/ECMWF/EUMETSAT.

L’estensione media mensile del ghiaccio marino artico nel gennaio 2023 ha raggiunto 13,5 milioni di km2, 0,6 milioni di km2 (o 4%) al di sotto della media 1991-2020 per gennaio. Questo valore si colloca al terzo posto tra i più bassi per gennaio nella registrazione satellitare, che inizia nel 1979, ben al di sotto del valore registrato nel gennaio 2022 (-1% sotto la media). Si tratta di un notevole allontanamento dalle classifiche più basse viste per tutto il 2022. Le estensioni più basse per gennaio si sono verificate rispettivamente nel 2018 (-6%) e nel 2017 (-5%).

A sinistra: concentrazione media di ghiaccio marino artico per gennaio 2023. La linea arancione spessa indica il limite climatologico del ghiaccio marino a gennaio per il periodo 1991-2020. A destra: Anomalie della concentrazione di ghiaccio marino artico per gennaio 2023 rispetto alla media di gennaio per il periodo 1991-2020. Fonte dei dati: ERA5. Credito: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.

La mappa dell’anomalia della concentrazione di ghiaccio marino per gennaio 2023 mostra che, come a dicembre, le concentrazioni sono state maggiormente al di sotto della media nel Mare di Barents settentrionale e lungo la costa orientale delle Svalbard. Questo settore dell’Oceano Artico ha registrato temperature superficiali dell’aria ben al di sopra della media. Il Mare di Kara era completamente ricoperto di ghiaccio dopo un congelamento tardivo avvenuto a dicembre. Anche nel Mare del Labrador si sono registrate concentrazioni inferiori alla media. Le parti meridionali del Mare di Bering e del Mare di Okhotsk hanno visto concentrazioni inferiori alla media, mentre nella parte settentrionale hanno prevalso concentrazioni superiori alla media.

Antartico

Serie temporale delle anomalie medie mensili dell’estensione del ghiaccio marino antartico per tutti i mesi di gennaio dal 1979 al 2023. Le anomalie sono espresse come percentuale della media di gennaio per il periodo 1991-2020. Fonte dei dati: EUMETSAT OSI SAF Sea Ice Index v2.1. Credito: Copernicus Climate Change Service/ECMWF/EUMETSAT.

Nel gennaio 2023, l’estensione del ghiaccio marino antartico ha raggiunto una media di 3,8 milioni di km2, 1,7 milioni di km2 (31%) al di sotto della media 1991-2020 per gennaio. Si tratta dell’estensione più bassa per il mese di gennaio nell’ambito dei 44 anni di dati satellitari, significativamente al di sotto del precedente record del 2017 (-24%). La bassa estensione per il gennaio 2023 arriva dopo diverse occorrenze di estensioni record o quasi record nel corso del 2022.

A sinistra: concentrazione media di ghiaccio marino antartico per gennaio 2023. La linea arancione spessa indica il limite climatologico del ghiaccio a gennaio per il periodo 1991-2020. A destra: Anomalie della concentrazione di ghiaccio marino antartico per il gennaio 2023 rispetto alla media di gennaio per il periodo 1991-2020. Fonte dei dati: ERA5. Credito: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.

Con l’estate australe in corso e mentre il ghiaccio marino antartico si sta avvicinando alla sua estensione minima annuale (di solito a febbraio), il pack di ghiaccio marino rimane molto frammentato. Come a dicembre, la mappa dell’anomalia della concentrazione del ghiaccio marino per gennaio 2023 continua a mostrare concentrazioni diffusamente inferiori alla media in quasi tutti i settori dell’Oceano Meridionale. Le chiazze più grandi con concentrazioni di ghiaccio marino medie o superiori alla media erano concentrate principalmente nei mari di Amundsen e Weddell.

La pagina di analisi del ghiaccio marino  sea ice analysis page  fornisce ulteriori informazioni sulla natura, la produzione e l’affidabilità dei dati e delle informazioni qui presentate.

La pagina dell’indicatore del ghiaccio marino  sea ice indicator page fornisce ulteriori informazioni sulle tendenze a lungo termine sia nell’Artico che nell’Antartide.

https://climate.copernicus.eu/climate-bulletin-about-data-and-analysis

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