Introduzione e contesto storico
La Japan Meteorological Agency (JMA) ha aggiornato i propri dati relativi alle anomalie termiche globali, includendo per la prima volta le stime preliminari per il 2024. Queste anomalie vengono calcolate confrontando le temperature medie globali con la media di riferimento del periodo 1991-2020. Inoltre, in un contesto più ampio, la JMA confronta anche i valori attuali rispetto alla media del XX secolo, consentendo di visualizzare l’entità del riscaldamento in prospettiva storica.
Le rilevazioni della JMA si basano su una combinazione di dati di temperatura dell’aria in prossimità della superficie terrestre e di temperatura superficiale dei mari (SST), integrando così informazioni provenienti da stazioni meteorologiche terrestri e boe oceanografiche. In questo modo, si ottiene una visione il più possibile completa e rappresentativa della situazione termica globale.
Il primato termico del 2024
Dai dati preliminari, l’anomalia di temperatura media globale nel 2024 risulta essere di +0,62 °C rispetto alla media 1991-2020. Tradotto in termini di confronto con la media del XX secolo, si registra un’anomalia di ben +1,17 °C, che colloca il 2024 come l’anno più caldo dall’inizio delle rilevazioni JMA nel 1891.
La serie storica mostra, in media, un trend di riscaldamento di circa +0,77 °C per secolo. Sebbene il valore possa variare in base al periodo di riferimento e al tipo di analisi statistica, la traiettoria di lungo termine conferma il riscaldamento progressivo del pianeta. L’anno 2024, superando il primato del 2023 (anomalia di +0,54 °C), non fa che rafforzare l’osservazione di un continuo incremento delle temperature globali.
Confronto con gli anni precedenti e distribuzione geografica
Esaminando la graduatoria degli anni più caldi (sempre secondo il dataset JMA), si nota la seguente classifica delle anomalie rispetto al 1991-2020:
- 2024: +0,62 °C
- 2023: +0,54 °C
- 2016: +0,35 °C
- 2020: +0,34 °C
- 2019: +0,31 °C
Oltre al dato globale, la JMA fornisce anche un’analisi a livello di emisfero. Nel 2024 l’anomalia nell’Emisfero Settentrionale è stata stimata a +0,79 °C, mentre nell’Emisfero Meridionale si attesta a +0,42 °C rispetto alla media 1991-2020. Questa disparità è in linea con la tendenza, spesso osservata, di un riscaldamento più marcato nell’emisfero nord, dove prevalgono le terre emerse e si riscontra una maggiore variabilità termica e climatica.
La distribuzione geografica delle anomalie, riportata dalla mappa JMA, mostra come gran parte della superficie terrestre abbia sperimentato temperature superiori alla norma, con valori positivi più marcati in alcune regioni dell’Artico, del Nord America, dell’Eurasia e di vaste zone dell’oceano Pacifico. Alcune aree, specialmente in prossimità dell’Antartide o di determinati settori oceanici, presentano anomalie meno accentuate o addirittura negative, a dimostrazione della complessità delle dinamiche climatiche globali.Considerazioni finali e prospettive
Il nuovo record termico del 2024, associato a un trend di riscaldamento di lungo periodo quantificabile attorno a +0,77 °C per secolo, sottolinea la gravità del cambiamento climatico in atto. Il riscaldamento globale ha implicazioni dirette sul clima, sugli ecosistemi naturali e sulle attività umane, influenzando, tra gli altri, il regime delle precipitazioni, la disponibilità di risorse idriche e la frequenza di eventi estremi.
I dati della JMA, così come quelli di altre agenzie internazionali, rappresentano uno strumento fondamentale per monitorare in modo continuo e rigoroso l’evoluzione del clima terrestre. Sulla base di queste evidenze, diventa sempre più urgente e rilevante sviluppare strategie di adattamento e mitigazione che possano limitare gli impatti del riscaldamento globale sugli ecosistemi e sulle società umane.
In sintesi, il 2024 si configura come l’anno più caldo della serie storica secondo le stime preliminari JMA, consolidando il segnale di riscaldamento continuo del pianeta. La comprensione delle cause e delle conseguenze di tale trend rappresenta una delle sfide scientifiche e politiche più pressanti del nostro tempo.
La figura rappresenta le anomalie termiche globali annue, calcolate come deviazioni dalla media del periodo di riferimento 1991-2020, tracciando l’evoluzione della temperatura superficiale terrestre e marina dal 1890 al 2024.
- Linea Nera: Questa linea mostra l’anomalia di temperatura per ciascun anno, offrendo una visualizzazione immediata delle fluttuazioni termiche rispetto alla baseline stabilita. Ogni punto individuale lungo questa linea rappresenta l’anomalia annuale specifica, permettendo un’osservazione dettagliata delle variazioni interannuali.
- Linea Blu: Rappresenta la media mobile quinquennale delle anomalie termiche. Utilizzando questo metodo di smussamento, si attenuano le variazioni dovute a fattori anomali a breve termine, consentendo una visualizzazione più chiara delle tendenze di fondo e della varianza climatica su scala temporale estesa.
- Linea Rossa: Indica la tendenza lineare delle temperature su scala secolare, evidenziando un incremento medio di 0.77 °C per secolo. Questa pendenza fornisce una misura quantitativa del riscaldamento globale, sottolineando l’accelerazione del fenomeno nel contesto del cambiamento climatico antropogenico.
Analisi e implicazioni:
La baseline del 1991-2020 serve per calcolare le deviazioni e per determinare se le temperature di un dato anno si discostano significativamente da quelle medie recenti. Valori positivi indicano anni più caldi della media, segnalando un aumento delle temperature, mentre valori negativi riflettono anni più freddi.
L’analisi rivela una marcata tendenza al riscaldamento, particolarmente evidente negli ultimi decenni. Il trend ascendente, accompagnato da una crescente frequenza di anomalie positive, enfatizza la persistenza e l’intensificazione del riscaldamento globale. Questo schema di riscaldamento non solo conferma le proiezioni dei modelli climatici ma solleva anche preoccupazioni significative per le sue vastissime implicazioni ecologiche e socioeconomiche.
Annual Anomalies of Global Average Surface Temperature (°C)
https://ds.data.jma.go.jp/tcc/tcc/products/gwp/temp/list/year_wld.html
Il dataset contiene le anomalie della temperatura superficiale media globale, dell’emisfero nord (NH) e dell’emisfero sud (SH) a partire dall’anno 1891. Le anomalie sono espresse in gradi Celsius e rappresentano le deviazioni dalla media del periodo di riferimento 1991-2020. Analizziamo il dataset per identificare le tendenze a lungo termine e le variazioni significative nelle temperature medie.Descrizione dei Dati
Il dataset comprende le colonne seguenti:
- Year: L’anno di rilevazione.
- Global: Anomalia della temperatura globale rispetto alla media del periodo 1991-2020.
- NH (Northern Hemisphere): Anomalia della temperatura dell’emisfero nord.
- SH (Southern Hemisphere): Anomalia della temperatura dell’emisfero sud.
Analisi Preliminare
Per comprendere meglio le tendenze globali, è utile considerare le variazioni di temperatura nel contesto di eventi climatici come El Niño e La Niña, che possono influenzare significativamente le temperature globali su base annuale. Inoltre, esaminiamo le differenze tra gli emisferi, poiché l’emisfero nord, con una maggiore proporzione di terre emerse rispetto all’emisfero sud, tende a mostrare variazioni più pronunciate.
Trend a Lungo Termine
Utilizzando la regressione lineare, possiamo quantificare il tasso di riscaldamento per secolo per ciascuna delle serie temporali (globale, NH, SH). Questo ci permette di visualizzare la progressione del riscaldamento globale e di confrontare l’accelerazione del cambiamento climatico tra gli emisferi.
Variazioni e Punti di Svolta
Identifichiamo anni o decenni particolari in cui si sono verificate variazioni significative nelle temperature. Ad esempio, esaminiamo il periodo intorno al 1970, quando molte serie temporali climatiche mostrano un cambiamento nei trend di temperatura, e analizziamo gli anni recenti, che hanno visto temperature record.
Implicazioni del Riscaldamento Globale
Le tendenze osservate hanno implicazioni dirette sul clima, sulla biodiversità, sull’agricoltura e sulle dinamiche oceaniche. Ad esempio, l’aumento delle temperature ha effetti sui ghiacciai e sulle calotte polari, influenzando il livello del mare e modificando gli habitat marini e terrestri.i trend di riscaldamento per secolo per le temperature globali, dell’emisfero nord (NH) e dell’emisfero sud (SH):
- Trend Globale: +0.77°C per secolo
- Trend Emisfero Nord (NH): +0.83°C per secolo
- Trend Emisfero Sud (SH): +0.71°C per secolo
Interpretazione dei Trend
Questi risultati confermano una tendenza al riscaldamento globale su scala secolare. L’emisfero nord mostra un riscaldamento leggermente maggiore rispetto a quello sud, il che è coerente con la maggiore quantità di terre emerse e la conseguente maggiore suscettibilità a variazioni di temperatura rispetto all’ambiente prevalentemente oceanico dell’emisfero sud.
Implicazioni
Le differenze nei trend tra gli emisferi hanno implicazioni significative per la comprensione della dinamica climatica:
- Emisfero Nord: Maggiore riscaldamento può influenzare i modelli meteorologici, accelerare lo scioglimento dei ghiacci artici e alterare gli habitat terrestri e marini.
- Emisfero Sud: Benché il riscaldamento sia meno intenso rispetto all’emisfero nord, l’incremento delle temperature può avere effetti drastici sulle calotte glaciali antartiche e sulla circolazione oceanica globale.
Visualizzazione dei Dati
Per meglio visualizzare queste tendenze, genererò un grafico che mostra le anomalie termiche globali, dell’emisfero nord e dell’emisfero sud lungo il periodo storico, evidenziando i trend lineari calcolati.
Nel grafico qui sopra, le anomalie di temperatura globale, dell’emisfero nord (NH) e dell’emisfero sud (SH) sono rappresentate rispettivamente in blu, verde e rosso. Le linee tratteggiate indicano i trend di riscaldamento calcolati per ciascuna serie:
- Global: +0.77°C per secolo
- Northern Hemisphere (NH): +0.83°C per secolo
- Southern Hemisphere (SH): +0.71°C per secolo
Osservazioni dal Grafico:
- Incremento Progressivo: Si osserva un chiaro e progressivo aumento delle temperature nel corso del XX e XXI secolo, con anomalie che diventano sempre più positive verso il presente.
- Variazioni Interemisferiche: L’emisfero nord mostra anomalie più estreme e un trend di riscaldamento più elevato rispetto all’emisfero sud, riflettendo la maggiore sensibilità delle terre emerse alle variazioni climatiche.
- Periodi di Stabilità e Aumento: Diverse fasi di relativa stabilità, come le prime decadi del XX secolo, si alternano a periodi di rapido aumento, evidenti in particolare dopo gli anni ’70.
Implicazioni Climatiche e Ambientali:
Questi trend di riscaldamento sono coerenti con i modelli di cambiamento climatico influenzati dalle emissioni antropogeniche di gas serra. Le implicazioni sono vastissime, influenzando i cicli meteorologici, gli ecosistemi, la biodiversità e le attività umane, con particolare rilevanza per:
- Scioglimento dei Ghiacci Polari: Accelerazione dello scioglimento nei poli, specialmente nell’Artico.
- Innalzamento del Livello del Mare: Aumento del livello degli oceani a causa dello scioglimento dei ghiacci e dell’espansione termica delle acque.
- Eventi Meteorologici Estremi: Maggiore frequenza e intensità di eventi estremi come uragani, siccità e ondate di calore.
Questo studio sottolinea l’urgenza di politiche di mitigazione del cambiamento climatico e di adattamento per fronteggiare gli impatti attuali e futuri del riscaldamento globale.
Distribution of Surface Temperature Anomalies
La figura rappresentata mostra le anomalie della temperatura media annuale globale per l’anno 2024, utilizzando una proiezione cartografica che copre l’intero globo. Questa visualizzazione è generata dalla Japan Meteorological Agency e si basa su anomalie calcolate rispetto alla media del periodo 1991-2020. Le anomalie sono misurate in gradi Celsius e sono rappresentate attraverso una griglia di celle 5°x5°.
Analisi delle Anomalie di Temperatura:
- Le anomalie positive, che indicano temperature superiori alla media storica, sono evidenziate in varie tonalità di rosso. Queste sono prevalenti soprattutto nell’emisfero settentrionale, inclusi ampi tratti dell’Europa, del Nord America e dell’Asia settentrionale. Queste regioni hanno esperito temperature significativamente più elevate rispetto alla norma, spesso superando i 3°C di anomalia.
- Le anomalie negative, rappresentate in blu, indicano temperature inferiori alla media del periodo di riferimento. Sono visibili principalmente nell’emisfero meridionale, con aree concentrate come parte dell’Australia e del Sud America. Queste regioni hanno registrato temperature più fredde, con alcune aree che mostrano anomalie fino a -3°C o più.
Implicazioni Scientifiche e Climatiche:
- La distribuzione delle anomalie termiche mostra un chiaro schema di riscaldamento accentuato nelle latitudini più alte, specialmente nell’emisfero nord, un fenomeno spesso associato all’amplificazione polare. Questo pattern rispecchia l’influenza combinata del riscaldamento globale e di specifiche dinamiche regionali, come la diminuzione della copertura nevosa e del ghiaccio marino, che possono amplificare ulteriormente il riscaldamento tramite il feedback dell’albedo.
- Le regioni con anomalie negative possono essere influenzate da correnti oceaniche fredde o da pattern atmosferici particolari che hanno deviato il calore o hanno favorito condizioni più fredde del normale. Queste condizioni possono avere impatti diretti su ecosistemi e attività umane, modificando stagioni di crescita e disponibilità di risorse idriche.
Significato Globale e Considerazioni Finali:
- La mappa delle anomalie termiche per l’anno 2024 serve come un indicatore critico delle variazioni climatiche in atto e della loro distribuzione irregolare su scala globale. Questo strumento di visualizzazione è essenziale per i climatologi e i decisori politici per comprendere le tendenze in corso e pianificare adeguatamente in risposta ai cambiamenti climatici.
- Osservazioni come queste evidenziano l’urgenza di interventi per la mitigazione del cambiamento climatico e l’adattamento, sottolineando la necessità di politiche informate e basate sulla scienza che possano gestire in modo efficace le sfide poste dal riscaldamento globale.
Dicembre 2024
Analisi dei dati di dicembre 2024
Secondo gli ultimi aggiornamenti preliminari della JMA, la temperatura media superficiale globale di dicembre 2024 (calcolata come combinazione delle temperature dell’aria sulla terraferma e della temperatura superficiale marina, SST) ha registrato un’anomalia di +0,65°C rispetto alla media del periodo di riferimento 1991-2020. Questa deviazione risulta ancor più rilevante se confrontata con la media del XX secolo, attestandosi a +1,20°C sopra il valore di riferimento. Sulla base dei dati disponibili dal 1891, si tratta del secondo dicembre più caldo mai osservato, superato soltanto da dicembre 2023 (+0,73°C rispetto alla media 1991-2020).
Classifica dei cinque anni più caldi (anomalie rispetto al periodo 1991-2020)
- 2023: +0,73°C
- 2024: +0,65°C
- 2015: +0,61°C
- 2019: +0,48°C
- 2021: +0,26°C
L’inclusione di dicembre 2024 in questa lista dei record testimonia la persistenza di condizioni termiche anomale su scala planetaria, in coerenza con altri indicatori di riscaldamento globale osservati negli ultimi decenni.
Tendenze di lungo periodo
La JMA riporta che, su un arco temporale più ampio che parte dal 1891 e arriva fino ai nostri giorni, la temperatura superficiale media globale mostra un incremento a un tasso di circa 0,79°C per secolo. Tale valore rappresenta una stima di trend lineare: in altre parole, dal tardo XIX secolo ai primi decenni del XXI secolo, la curva delle anomalie termiche globali tende a salire gradualmente con un ritmo medio di quasi 0,8°C ogni cento anni. Sebbene il valore possa apparire moderato, si tratta di un cambiamento significativo se collocato nel contesto dei fenomeni climatologici a scala planetaria, in cui variazioni di pochi decimi di grado possono risultare determinanti per dinamiche su larga scala, come la circolazione atmosferica e la distribuzione dei ghiacci polari.
Importanza del periodo di riferimento (1991-2020)
Le anomalie sono espresse rispetto al periodo climatologico 1991-2020, così come previsto da linee guida internazionali che puntano a mantenere aggiornati gli standard di riferimento climatologici ogni trent’anni circa. Confrontare le anomalie rispetto a una media più recente permette di valutare più efficacemente i cambiamenti in atto, in quanto l’epoca di riferimento risulta già interessata da livelli più elevati di riscaldamento rispetto ai periodi storici precedenti (ad esempio, la media 1901-2000).
Dinamiche e possibili cause
Il riscaldamento globale osservato è il risultato di diversi fattori, tra cui:
- Incremento dei gas serra: L’immissione in atmosfera di anidride carbonica (CO₂), metano (CH₄) e altri gas serra dovuta alle attività umane (combustione di combustibili fossili, deforestazione, agricoltura intensiva) è considerata il principale fattore che sostiene il trend di crescita delle temperature globali.
- Variabilità naturale: Fenomeni come El Niño e La Niña (che fanno parte dell’ENSO, El Niño-Southern Oscillation) possono accentuare o attenuare temporaneamente il riscaldamento globale, portando fluttuazioni significative su base annuale o decadale. Tuttavia, tali oscillazioni non sono sufficienti a spiegare la tendenza di riscaldamento di lungo periodo.
- Effetti a scala regionale: La distribuzione del riscaldamento non è omogenea: alcune aree, come l’Artico, mostrano velocità di riscaldamento ben maggiori della media globale, a causa di feedback positivi (ad esempio, la riduzione della copertura nevosa e dei ghiacci marini).
Sebbene le anomalie di un singolo mese (in questo caso dicembre) non bastino da sole a definire l’andamento dell’intero anno o l’evoluzione climatica di lungo termine, i dati di dicembre 2024 si inseriscono in un quadro di riscaldamento consolidato da moltissimi indici climatologici e rilevazioni indipendenti, provenienti sia da osservazioni terrestri sia da rilevamenti satellitari.
Conseguenze e prospettive
Le alte temperature globali registrate, in particolare negli ultimi due decenni, hanno un impatto su:
- Cicli idrologici: L’aumento delle temperature influenza il tasso di evaporazione, modificando i pattern pluviometrici, con possibili intensificazioni di eventi estremi (ondate di calore, siccità e alluvioni).
- Ecosistemi terrestri e marini: Le variazioni termiche si ripercuotono sulla biodiversità, dal bleaching dei coralli alla ridistribuzione di specie vegetali e animali.
- Ghiacci e livello del mare: Lo scioglimento dei ghiacci continentali e lo scioglimento accelerato delle calotte polari contribuiscono all’innalzamento del livello del mare, aumentando il rischio di inondazioni nelle aree costiere.
Su scala internazionale, i dati della JMA vengono utilizzati congiuntamente ai report di altre istituzioni (come NOAA, NASA e l’Organizzazione Meteorologica Mondiale) per verificare l’allineamento delle serie climatiche e ridurre l’incertezza associata alle singole metodologie di raccolta dati. La convergenza di più fonti indipendenti contribuisce a consolidare la robustezza delle conclusioni, rafforzando l’evidenza di un trend di riscaldamento globale.
Conclusioni
Il mese di dicembre 2024, con una anomalia di +0,65°C rispetto alla media 1991-2020, ha conquistato il secondo posto fra i mesi di dicembre più caldi dal 1891, secondo i dati preliminari della JMA. Il trend generale, che ammonta a circa 0,79°C di riscaldamento per secolo, conferma la continuità di un fenomeno globale di incremento delle temperature superficiali. Sebbene i fattori naturali esercitino un’influenza a breve e medio termine, la crescita costante delle concentrazioni dei gas serra è ritenuta la principale forza trainante del riscaldamento in atto.
Il monitoraggio costante delle anomalie termiche e degli altri parametri climatici risulta cruciale per comprendere l’evoluzione del sistema Terra e valutare possibili scenari futuri. L’attenzione rimane alta su misure di mitigazione e adattamento, con l’obiettivo di contenere i potenziali impatti negativi del cambiamento climatico a scala locale e globale.
La figura rappresenta le anomalie della temperatura media globale superficiale per il mese di dicembre, registrate annualmente dal 1891 al 2024. Le anomalie sono espresse in gradi Celsius (°C) e calcolate in riferimento alla media del periodo 1991-2020.
- Asse Y (Anomalie di Temperatura): L’asse verticale quantifica le anomalie di temperatura, dove i valori positivi indicano temperature superiori alla norma, mentre i valori negativi indicano temperature inferiori. Questa scala è cruciale per valutare l’entità delle deviazioni termiche rispetto alla media di riferimento.
- Asse X (Anni): L’asse orizzontale elenca gli anni dal 1891 al 2024, fornendo una prospettiva longitudinale sulle variazioni climatiche registrate nel tempo.
- Linea Nera: Questa linea connette i dati annuali delle anomalie di temperatura di dicembre, evidenziando le fluttuazioni termiche annuali relative alla media stabilita.
- Linea Blu (Media Mobile su Cinque Anni): La linea blu rappresenta la media mobile quinquennale delle temperature, una metodologia statistica utilizzata per levigare le oscillazioni annuali e evidenziare le tendenze di fondo nel dataset.
- Linea Rossa (Trend Lineare di Lungo Periodo): Il tracciato rosso mostra il trend di incremento termico a lungo termine, quantificato in circa 0.79°C per secolo. Questa tendenza, calcolata attraverso metodi statistici lineari, sottolinea un significativo riscaldamento globale.
- Indicatori di Punto (Anomalie Annuali): I cerchi grigi marcano le singole anomalie annuali, offrendo una rappresentazione visiva immediata delle variazioni rispetto alla media decennale.
In sintesi, la figura illustra con chiarezza un trend riscaldante nel mese di dicembre a livello globale, articolando non solo le variazioni termiche annuali ma anche l’incremento progressivo e consistente delle temperature nel corso dei decenni. Questo grafico è fondamentale per comprendere l’evoluzione del riscaldamento globale e per informare le politiche climatiche volte a mitigare gli impatti del cambiamento climatico.
Monthly Anomalies of Global Average Surface Temperature (°C)
https://ds.data.jma.go.jp/tcc/tcc/products/gwp/temp/list/mon_wld.html
Il dataset fornisce le anomalie della temperatura media superficiale globale su base mensile, dal 1891 fino al presente. Ogni colonna rappresenta un mese dell’anno, da gennaio a dicembre, e ogni riga rappresenta un anno.
Panoramica del Dataset
Il dataset è strutturato in modo da fornire un’immagine dettagliata della variabilità termica nel corso di ogni anno. Questo dettaglio mensile permette di identificare modelli stagionali, oltre a tendenze a più lungo termine.
Analisi dei Dati Mensili
- Variabilità Stagionale: Esaminiamo le fluttuazioni stagionali delle temperature, identificando i mesi più caldi e più freddi in media durante il periodo di studio.
- Trend di Riscaldamento Mensile: Calcoliamo i trend di riscaldamento per ciascun mese per determinare se alcuni periodi dell’anno stanno riscaldandosi più velocemente di altri.
- Anni e Decadi Eccezionali: Identifichiamo eventuali anni o decadi in cui le anomalie termiche mensili erano particolarmente alte o basse, esaminando come queste estremità si inseriscono nella tendenza di lungo termine.
Implicazioni delle Anomalie Termiche Mensili
Le anomalie mensili forniscono dati cruciali per comprendere come il riscaldamento globale influenzi i diversi periodi dell’anno, che possono avere impatti diretti su fenomeni come:
- Cicli di Crescita delle Piante: Influenzando l’agricoltura e gli ecosistemi naturali.
- Produzione Energetica: Variando il fabbisogno energetico per riscaldamento e raffreddamento.
- Eventi Meteorologici Estremi: Modificando la frequenza e l’intensità di eventi come ondate di calore, siccità e precipitazioni intense.
- Trend di Dicembre: +0.79°C per secolo
Considerazioni sui Dati
Di seguito sono riuscito a calcolare i trend di riscaldamento per ciascun mese. Ecco i trend di riscaldamento per secolo per ciascun mese:
- Gennaio: +0.82°C
- Febbraio: +0.83°C
- Marzo: +0.89°C
- Aprile: +0.79°C
- Maggio: +0.76°C
- Giugno: +0.75°C
- Luglio: +0.73°C
- Agosto: +0.75°C
- Settembre: +0.72°C
- Ottobre: +0.72°C
- Novembre: +0.74°C
- Dicembre: +0.79°C
Interpretazione dei Risultati:
Questi trend indicano che ogni mese sta mostrando un incremento significativo delle temperature, coerente con le aspettative di un riscaldamento globale. Marzo mostra il riscaldamento più rapido, mentre settembre e ottobre mostrano i trend più bassi, sebbene tutti i mesi siano significativamente influenzati.
Implicazioni:
I trend di riscaldamento mensili forniscono informazioni vitali su come le varie stagioni potrebbero essere influenzate dal cambiamento climatico, con potenziali impatti su agricoltura, biodiversità, cicli idrologici e salute umana. Questi dati possono aiutare i decisori politici e i ricercatori a formulare strategie di mitigazione e adattamento più efficaci per affrontare le sfide del riscaldamento globale.
Questo approfondimento nei trend mensili sottolinea l’urgenza di interventi per affrontare le cause e gli effetti del cambiamento climatico.
Distribution of Surface Temperature Anomalies
Il grafico visualizza le anomalie delle temperature medie mensili per dicembre 2024, utilizzando una mappatura globale per mostrare le deviazioni dalle medie del periodo 1991-2020. L’analisi è basata su dati raccolti in celle di griglia 5°x5°, come indicato dalla Japan Meteorological Agency.
Analisi visiva:
- Le anomalie positive (temperature superiori alla media) sono rappresentate in tonalità di rosso, mentre quelle negative (temperature inferiori alla media) sono in blu.
- L’intensità del colore indica la magnitudine dell’anomalia: colori più scuri significano deviazioni maggiori dalla norma.
Distribuzione geografica:
- L’emisfero nord mostra una predominanza di anomalie positive, particolarmente marcate nell’area del nord America, Europa e parte dell’Asia settentrionale. Queste regioni hanno registrato temperature significativamente superiori alle medie storiche.
- Contrariamente, alcune zone dell’Australia, Sud America e Africa meridionale mostrano anomalie negative, indicando temperature più fredde rispetto al solito per il mese di dicembre.
Implicazioni climatiche:
- La distribuzione delle anomalie termiche suggerisce variazioni significative nei pattern climatici. Regioni con marcata anomalia calda possono esperire fenomeni meteorologici estremi come ondate di calore e siccità prolungate, che possono avere impatti critici su agricoltura, risorse idriche e salute pubblica.
- Al contrario, le aree con anomalie negative potrebbero affrontare condizioni più fredde del normale, influenzando la durata della stagione di crescita delle piante e le condizioni di vita degli animali e degli esseri umani.
Considerazioni finali:
- Questo modello di anomalie termiche è indicativo di un cambiamento climatico in atto, con possibili conseguenze a lungo termine sulla biodiversità, gli ecosistemi e le economie globali.
- Le informazioni fornite da grafici come questo sono fondamentali per i ricercatori e i decisori politici per formulare strategie di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico.
- La continua monitorazione e analisi delle temperature globali aiuta a comprendere meglio l’evoluzione del clima terrestre e a prevedere le tendenze future, sottolineando l’importanza di un approccio globale nella gestione delle risorse naturali e nella protezione dell’ambiente.
https://ds.data.jma.go.jp/tcc/tcc/products/gwp/gwp.html