Il rapporto fornisce un’analisi delle anomalie di temperatura per l’Italia e le sue sottoregioni dal gennaio al luglio 2023, confrontandole con la media del periodo 1991-2020. Ecco una spiegazione dettagliata:
- ANOMALIA ITALIA (rispetto alla media 1991-2020)
- L’anomalia di temperatura per tutta l’Italia nel 2023 è di +0,67 °C rispetto alla media del periodo 1991-2020.
- Quest’anno si classifica come il terzo più caldo da quando ci sono registrazioni (dal 1800 ad oggi).
- L’anno più caldo mai registrato è stato il 2022 con un’anomalia di +1,15 °C.
- L’anno più freddo mai registrato è stato il 1816 con un’anomalia di -3,44 °C.
- ANOMALIA ITALIA SETTENTRIONALE (rispetto alla media 1991-2020)
- Per il Nord Italia, l’anomalia è di +0,86 °C rispetto alla media del periodo 1991-2020.
- Si tratta del secondo anno più caldo dal 1800 ad oggi.
- Il 2022 detiene il record come l’anno più caldo con +1,37 °C, mentre il 1816 è l’anno più freddo con -3,52 °C.
- ANOMALIA ITALIA CENTRALE (rispetto alla media 1991-2020)
- Per il Centro Italia, l’anomalia è di +0,69 °C rispetto alla media del periodo 1991-2020.
- È il terzo anno più caldo dal 1831 ad oggi.
- L’anno più caldo è stato il 2022 con +1,14 °C, e l’anno più freddo il 1837 con -3,23 °C.
- ANOMALIA ITALIA MERIDIONALE (rispetto alla media 1991-2020)
- Per il Sud Italia, l’anomalia è di +0,55 °C rispetto alla media del periodo 1991-2020.
- Anche in questo caso, il 2023 è il terzo anno più caldo dal 1800 ad oggi.
- L’anno più caldo è stato il 2022 con +1,00 °C, e l’anno più freddo il 1837 con -3,17 °C.
In sintesi, i dati indicano che il 2023, fino a luglio, è tra gli anni più caldi mai registrati in Italia, con il Nord Italia che presenta la maggiore anomalia. Questi dati mettono in evidenza una tendenza al riscaldamento, soprattutto considerando che l’anno precedente, il 2022, detiene il record di anno più caldo per tutte le regioni menzionate.
I dati sotto riguardano l’analisi delle temperature massime per l’anno 2023 fino alla data corrente, confrontate con la media del periodo 1991-2020. Questa è una spiegazione dettagliata dei dati:
- ANOMALIA ITALIA (rispetto alla media 1991-2020)
- L’anomalia della temperatura massima per l’Italia nel 2023 è di +0,60 °C rispetto alla media del periodo 1991-2020.
- Quest’anno si classifica come il quarto più caldo da quando si hanno registrazioni (dal 1800 ad oggi).
- L’anno con la temperatura massima più alta mai registrata è stato il 2022 con un’anomalia di +1,39 °C.
- L’anno con la temperatura massima più bassa mai registrata è stato il 1814 con un’anomalia di -3,87 °C.
- ANOMALIA ITALIA SETTENTRIONALE (rispetto alla media 1991-2020)
- Per il Nord Italia, l’anomalia della temperatura massima è di +0,76 °C rispetto alla media del periodo 1991-2020.
- È il secondo anno più caldo dal 1800 ad oggi.
- L’anno con la temperatura massima più alta è stato il 2022 con +1,64 °C, mentre il 1814 ha avuto la temperatura massima più bassa con -3,87 °C.
- ANOMALIA ITALIA CENTRALE (rispetto alla media 1991-2020)
- Per il Centro Italia, l’anomalia della temperatura massima è di +0,74 °C rispetto alla media del periodo 1991-2020.
- Si classifica come il quinto anno più caldo dal 1831 ad oggi.
- L’anno con la temperatura massima più alta è stato il 2022 con +1,57 °C, mentre l’anno con la temperatura massima più bassa è stato il 1835 con -3,18 °C.
- ANOMALIA ITALIA MERIDIONALE (rispetto alla media 1991-2020)
- Per il Sud Italia, l’anomalia della temperatura massima è di +0,50 °C rispetto alla media del periodo 1991-2020.
- Si tratta del quinto anno più caldo dal 1831 ad oggi.
- L’anno con la temperatura massima più alta è stato il 2022 con +1,23 °C, e l’anno con la temperatura massima più bassa è stato il 1835 con -3,18 °C.
In sintesi: I dati mostrano che, per quanto riguarda le temperature massime, il 2023 è uno degli anni più caldi registrati in Italia e nelle sue sottoregioni, anche se non supera il 2022 che detiene il record di temperature massime. Questi dati sono importanti perché sottolineano una tendenza al riscaldamento nel paese, che può avere implicazioni per l’ambiente, l’agricoltura e la vita quotidiana delle persone.
Per ultimo l analisi delle temperature minime per l’anno 2023 fino alla data corrente, comparate con la media del periodo 1991-2020. Ecco una spiegazione dettagliata dei dati:
- ANOMALIA ITALIA (rispetto alla media 1991-2020)
- L’anomalia della temperatura minima per l’Italia nel 2023 è di +0,74 °C rispetto alla media del periodo 1991-2020.
- Quest’anno si classifica come il quarto più caldo da quando ci sono registrazioni (dal 1800 ad oggi).
- L’anno con la temperatura minima più alta mai registrata è stato il 2018 con un’anomalia di +0,91 °C.
- L’anno con la temperatura minima più bassa mai registrata è stato il 1816 con un’anomalia di -3,51 °C.
- ANOMALIA ITALIA SETTENTRIONALE (rispetto alla media 1991-2020)
- Per il Nord Italia, l’anomalia della temperatura minima è di +0,95 °C rispetto alla media del periodo 1991-2020.
- Si tratta del quarto anno più caldo dal 1800 ad oggi.
- L’anno con la temperatura minima più alta è stato il 2014 con +1,11 °C, mentre l’anno con la temperatura minima più bassa è stato il 1816 con -3,51 °C.
- ANOMALIA ITALIA CENTRALE (rispetto alla media 1991-2020)
- Per il Centro Italia, l’anomalia della temperatura minima è di +0,63 °C rispetto alla media del periodo 1991-2020.
- Si classifica come il quarto anno più caldo dal 1831 ad oggi.
- L’anno con la temperatura minima più alta è stato il 2018 con +0,86 °C, mentre l’anno con la temperatura minima più bassa è stato il 1840 con -3,46 °C.
- ANOMALIA ITALIA MERIDIONALE (rispetto alla media 1991-2020)
- Per il Sud Italia, l’anomalia della temperatura minima è di +0,59 °C rispetto alla media del periodo 1991-2020.
- Si tratta del terzo anno più caldo dal 1831 ad oggi.
- L’anno con la temperatura minima più alta è stato il 2018 con +0,87 °C, e l’anno con la temperatura minima più bassa è stato il 1840 con -3,46 °C.
In sintesi: Questi dati mostrano che, per quanto riguarda le temperature minime, il 2023 è uno degli anni più caldi registrati in Italia e nelle sue sottoregioni. È importante notare che, sebbene le temperature minime stiano mostrando un aumento, non hanno ancora superato i record stabiliti nel 2014 e nel 2018. La tendenza al riscaldamento delle temperature minime è significativa perché può avere un impatto sulla biodiversità, l’agricoltura e altri aspetti dell’ecosistema.