Anomalia della temperatura dell’aria superficiale da marzo 2021 a febbraio 2022 rispetto alla media del periodo 1991-2020. Fonte dei dati: ERA5. Credito: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.
Le temperature medie degli ultimi dodici mesi sono state:
- sopra la media sulla maggior parte delle aree terrestri e sulla maggior parte delle superfici oceaniche
- nettamente al di sopra della media 1991-2020 in una regione che si estende dall’Arabia settentrionale alla Siberia, e sull’America settentrionale centrale, sull’Africa nordoccidentale e centrale, sull’America meridionale, sul Mare di Weddell e sull’Antartide orientale
- vicino alla media su gran parte dell’Europa, ma sopra la media ad est, e in misura minore su una fascia ad est dall’Irlanda alla Scandinavia meridionale
- sotto la media su alcune aree terrestri, incluse parti del Canada nord-occidentale e dell’Alaska, la Russia più orientale, il Sud America nord-orientale, l’Africa meridionale, l’India, l’Australia e l’Antartide
- sotto la media sul Pacifico equatoriale orientale, dove l’evento di La Niña che ha raggiunto il picco alla fine del 2020 si è reintensificato nel 2021
- sotto la media sul Mar di Chukchi, parti del Nord Pacifico orientale e diverse aree oceaniche nell’emisfero meridionale.
Medie consecutive di dodici mesi delle anomalie di temperatura dell’aria superficiale media globale e media europea relative al periodo 1991-2020, basate sui valori mensili da gennaio 1979 a febbraio 2022. Le barre colorate più scure sono le medie per ogni anno solare dal 1979 al 2020. Fonte dei dati: ERA5. Credito: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.
La media su periodi di dodici mesi attenua le variazioni a breve termine delle temperature medie regionali e globali. A livello globale, gli ultimi dodici mesi sono stati 0,29°C più caldi della media 1991-2020. Questa anomalia media di dodici mesi è ben al di sotto della media di 0,46°C per i periodi di dodici mesi che terminano a settembre 2016 e maggio e giugno 2020, i tre periodi più caldi presenti in questo database. L’anno solare più caldo è il 2016, con una temperatura di 0,44°C sopra la media 1991-2020. Il 2020 è stato alla pari con il 2016, essendo più freddo di meno di 0,01°C, ben al di sotto dello spread esistente tra più serie di dati. Il terzo e quarto anno solare più caldo sono il 2019 e il 2017, e le loro temperature sono state rispettivamente di 0,40°C e 0,34°C sopra la media. Il 2021 è stato il quinto più caldo in assoluto, ma solo marginalmente più caldo degli anni 2015 e 2018. La temperatura media globale per i dodici mesi fino a febbraio 2022 è stata tra 1,1 e 1,2°C sopra il livello del periodo 1850-1900. Il modo in cui la media per il periodo di riferimento 1991-2020 è collegata a quella del 1850-1900 è illustrato nella barra laterale. Esiste una maggiore variabilità nelle temperature medie europee, ma i valori sono più certi grazie alla copertura osservativa relativamente densa del continente. La media per il periodo di dodici mesi è di 0,40°C al di sopra della media 1991-2020. Il 2020 è l’anno solare più caldo registrato per l’Europa con un netto margine, con una temperatura di 1,2°C sopra la media 1991-2020.
Annotazioni sui valori globali derivanti da ERA5 e altri set di dati sulla temperatura
Gli spread nelle medie globali risultanti da vari set di dati sulla temperatura sono stati precedentemente segnalati come relativamente grandi negli ultimi anni. Una versione aggiornata del set di dati principalmente responsabile di questa diffusione, è stata rilasciata a metà dicembre 2020. Questa versione concorda molto meglio con altri set di dati riguardo agli ultimi anni. Questa versione mostra comunque un riscaldamento maggiore rispetto alla precedente versione tra il 1850 e il 1900, il che ha un’influenza sulla stima “pre-industriale” come menzionato sopra. Leggi di più nell’indicatore di temperatura. https://climate.copernicus.eu/climate-indicators/temperature
In generale c’è accordo tra le serie di dati sul fatto che il periodo compreso tra il 2015 e il 2020 è molto più caldo a livello globale rispetto a qualsiasi altro periodo precedente. C’è anche accordo sul fatto che la temperatura globale è aumentata ad un tasso medio vicino a 0,2°C per decennio dalla fine degli anni 70. Ciononostante esiste ancora una certa differenza tra i set di dati riguardo agli anni più recenti, come il 2020, e le anomalie della temperatura media annuale per questi anni ricavate da ERA5 risultano generalmente più alte di quelle ricavate dagli altri cinque set di dati presi in considerazione. Le differenze vanno da 0,02 a 0,08°C per il 2016-2020. Per ERA5 e per gli altri set di dati per i quali la temperatura della superficie del mare non è stata utilizzata per progetto, l’intervallo è compreso tra 0,00 e 0,07°C se la temperatura dell’aria sul mare è sostituita dalla temperatura della superficie del mare. Le differenze rimanenti dipendono in parte dalla misura in cui i set di dati rappresentano le condizioni relativamente calde che hanno predominato sull’Artico e sull’Antartico durante questi anni. Altrove le differenze nelle stime della temperatura della superficie del mare e della temperatura dell’aria superficiale sulla terraferma hanno rappresentato ulteriori fattori che hanno contribuito a creare le differenze.
La homepage dedicata all’analisi della temperatura media dell’aria superficiale https://climate.copernicus.eu/climate-bulletin-about-data-and-analysis spiega più dettagliatamente la produzione e l’affidabilità dei valori qui presentati, ma deve ancora essere aggiornata per includere le nuove informazioni relative alla diffusione del dataset citate sopra.
https://climate.copernicus.eu/surface-air-temperature-february-2022